La corretta manutenzione del defibrillatore per garantirne la massima efficienza

La manutenzione, un momento essenziale: non è sufficiente acquistare un defibrillatore e posizionarlo per essere certi che sia correttamente funzionante al momento dell’eventuale necessità di impiego, magari a distanza di anni

Ad oggi, sono 2 le normative che descrivono l’obbligo della manutenzione del defibrillatore da parte degli acquirenti:

  1. Norma europea CEI EN 62353 (CEI 62-148): “Verifiche periodiche e prove da effettuare dopo interventi di riparazione degli apparecchi elettromedicali”.
  2. Legge 8 novembre 2012, n. 189 (conosciuta anche come ex Decreto Balduzzi), che ne impone per le società e associazioni sportive l’obbligo della manutenzione e dei controlli necessari per rendere il dispositivo pienamente funzionante in caso di necessità di impiego

Manutenzione del defibrillatore, quali sono i controlli da eseguire?

Vediamo quindi quali sono i controlli che dovremmo effettuare sui defibrillatori per mantenerne nel tempo lo stato di efficacia, adempiendo così anche agli obblighi di legge:

– Autotest

I defibrillatori moderni eseguono auto-test, che valutano lo stato di efficienza dei componenti, valutando quindi anche elettrodi e batteria. La frequenza degli auto-test variano da dispositivo a dispositivo, da più volte al giorno a 1 volta al mese.

I DAE possono emettere segnali audio o visivi per rendere segnalare eventuali malfunzionamenti.

– Controllo visivo da parte di un operatore

  • Il controllo visivo del defibrillatore da parte di un operatore addetto
  • La presenza del defibrillatore nella propria teca o sede
  • Assenza di segnali audio/visivi di malfunzionamento
  • Assenza di condizioni esterne che possano influire sul corretto funzionamento
  • Batteria e elettrodi nel loro ciclo di vita (non scaduti)

– Controllo elettronico da parte di un operatore come parte essenziale della manutenzione del defibrillatore

Il controllo elettronico, svolto da un operatore, consente di effettuare test specifici e dettagliati sul DAE, tra i quali:

– Sostituzione dei consumabili

E’ opportuno verificare e tenere traccia delle scadenze di batteria e elettrodi, e prevedere tempestivamente la loro sostituzione.

Alcuni operatori offrono il servizio di segnalazione di prossima scadenza, semplificando e agevolando da parte degli utilizzatori il processo di riordino.

– Controllo remoto mediante connessione Wireless dei DAE

Alcuni defibrillatori, particolarmente evoluti, sono dotati di connessione Wireless e connessione Wireless +3G, che consentono di poter verificare da remoto lo stato di funzionamento del DAE, la scadenza di batteria e elettrodi, ed infine, con la possibilità da parte degli operatori del 118 di verificarne lo stato di utilizzo, giungendo così sul target già preparati per la specifica situazione, accorciando molto i tempi di intervento, estremamente preziosi in caso di arresto cardiaco improvviso.

Ad esempio, il servizio Emd112xTe di Echoes Srl, solleva il proprietario/gestore de defibrillatore, da qualsiasi responsabilità contro malfunzionamenti dei propri dispositivi connessi coperti dal servizio, con un costo di circa 4 pizze all’anno.

Defibrillatore, la manutenzione straordinaria

Oltre alla manutenzione ordinaria dei defibrillatori, può essere necessaria una manutenzione straordinaria: il DAE può cadere, si può bagnare, può essere stato rubato e recuperato a distanza di mesi, etc..

In questi casi, è opportuno prendere contatto con l’azienda fornitrice, e definire assieme come procedere per effettuare tutti i controlli necessari per verificarne il corretto funzionamento.

E’ importante sapere, che alcuni operatori offrono il servizio “muletto”, che consiste nel fornire un DAE sostitutivo provvisorio, nel caso in cui sia necessario effettuare il controllo del dispositivo presso la propria sede oppure presso l’azienda produttrice.

E’ quindi bene verificare che il nostro DAE sia coperto da questo importante servizio.

Per approfondire:

Procedure sul paziente: che cosa si intende per cardioversione elettrica esterna?

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Malattie della valvola mitrale, cause e sintomi

Fonte dell’articolo:

EMD112

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