Volkswagen T6, perché l’ambulanza compatta va così bene?

Ha sempre avuto successo l’ambulanza compatta per le difficili condizioni orografiche di gran parte dell’Italia, ma nell’ultimo anno il Volkswagen T6 ha davvero fatto faville e si sta imponendo come mezzo di riferimento per le aree di montagna. Vediamo i pregi di questo mezzo sanitario e scopriamo alcuni allestimenti di riferimento

Il nuovo T6 per la Croce Verde di Sestri Ponente
Il nuovo T6 per la Croce Verde di Sestri Ponente

E’ arrivato alla sesta generazione e ad ogni passaggio ha rosicchiato mercato ai concorrenti nel settore delle ambulanze medio-compatte. Il Volkswagen T6 (una serie – la Transporter – che ha raggiunto la veneranda età di 65 anni) è un concentrato di tecnologia, manovrabilità e resistenza che pochi concorrenti possono vantare. E’ forse questo il motivo principale che fa di questo mezzo una apprezzatissima base per la costruzione delle ambulanze MSB. La leggerezza in termini di peso e il numero di cavalli (204) del motore 2.0 BiTDI nella versione Kombi sono dati che garantiscono certezza ai soccorritori anche su pendenze complesse e in situazioni difficili.

Se un mezzo più grande solitamente è sinonimo di maggiore spazio, bisogna rivedere tutte le proprie aspettative quando si approccia un Volkswagen T6. Questa nuova versione ha infatti una plancia ridefinita e una seduta ampia ed elevata, che mette in posizione preponderante l’autista rispetto alla strada, garantendo un’ottima visuale e quindi un buon controllo visivo degli eventuali ostacoli e degli spazi di ingombro. Per l’autista il T6 è un piccolo gioiello, per tanti motivi. Il primo è la possibilità di memorizzare diverse posizioni ergonomiche a seconda del guidatore. Con un click si può ottenere la variante adeguata alla propria postura.

LA GALLERY: GUARDA IL VOLKSWAGEN T6 NELLE CONFIGURAZIONI REALIZZATE DA EDM

Motore potente e compattezza: un’equazione vincente negli spazi angusti dell’Appennino o delle Alpi

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Il T6 realizzato da EDM per la Croce Rossa Italiana di Verbania

Se l’autista trova la sua postazione in poco tempo e la può personalizzare e memorizzare, è ancora meglio il discorso che riguarda il motore del nuovo T6. Le versioni con cambio a 6 rapporti e trazione integrale 4MOTION (che è nativa su questo mezzo) danno massima economia d’esercizio, con una certificazione di risparmio di 1 libro ogni 100 chilometri, rispetto alla precedente versione di motori euro 5. Tutti i mezzi sono poi dotati di serie del sistema START/STOP ed ottimizzati per cicli H24, con bassa manutenzione e alta redditività in esercizio. Ma non ci sono solo i cavalli: in montagna spesso la differenza la fa la coppia e i 350Nm disponibili a partire da 1.500 giri tolgono d’impaccio il mezzo su qualunque terreno. E’ questo uno dei motivi che rendono il T6 l’ambulanza preferita per gli interventi nei versanti alpini, siano questi italiani, svizzeri o tedeschi.

Il tetto, un dettaglio non da poco che trasforma il vano sanitario

Se per l’autista il T6 ha tanti pregi, non va dimenticato che è il vano sanitario dell’ambulanza ad essere sempre protagonista di un servizio in emergenza. Per questo motivo l’attenzione di molti allestitori si è concentrata sulle qualità dimensionali del Volkswagen, a partire dalla possibilità di installare un tetto rialzato. I 4.3 metri cubi di spazio utile possono essere ampliati fino a 9.3 grazie a tetti rialzati che eliminano il senso di “ingobbimento” che mezzi compatti possono dare ai soccorritori. 2.5 metri di altezza e 5,3 metri di lunghezza “fuori tutto” fanno del Volkswagen T6 un’ottima soluzione, davvero personalizzabile sugli spazi interni. Menzione speciale va fatta per il tetto di EDM ambulanze, una struttura integrata monopezzo che non ha spoiler, lampeggianti o rilievi particolari: un accorgimento che riduce drasticamente la possibilità di sbagliare una “misura” e che regala al T6 un’abitabilità che può far invidia a mezzi dimensionalmente più importanti. Con un tetto alto integrato si possono collocare nel vano sanitario tutte le attrezzature necessarie, e durante il trasporto e il soccorso ci saranno comunque gli spazi adeguati per un servizio al paziente che non sia inficiato da poca ergonomia. Inoltre con la tecnologia di EDM (l’unica in Italia ad avere un tetto integrato certificato dal costruttore Volkswagen) è possibile gestire il mezzo con una centralina di ultima generazione che mette a disposizione dell’equipaggio e della centrale diagnosi collegate fra centrale e mezzo, sistemi di localizzazione integrati, black box per registrare e archiviare eventi, una serie di documenti di servizio per l’emergenza, il collegamento con il PS o con la CO per eventuali informazioni da visualizzare direttamente in vano sanitario, una telecamera interna per le registrazioni di sicurezza ed una serie di servizi – dal controllo del livello di ossigeno alla diagnostica del mezzo – che fanno del T6 un mezzo di soccorso avanzato di primissimo livello.

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