Brasile, COVID-19 stermina le popolazioni indigene: l'opera essenziale della nave-ospedale Papa Francesco

COVID-19 in Brasile: lo sterminio degli indios. Della nave ospedale Papa Francesco abbiamo parlato alcuni mesi fa. Porta cure sanitarie risalendo le acque del Rio delle Amazzoni e raggiungendo i villaggi dei nativi della foresta amazzonica.

COVID-19 IN BRASILE, LA NAVE-OSPEDALE PAPA FRANCESCO LUNGO IL RIO DELLE AMAZZONI

Un’opera di soccorso e cura dei pazienti già di per sé lodevole, servendo circa 700mila persone altrimenti private di medici e infermieri.

In questa emergenza-coronavirus, in queste settimane che hanno visto il Brasile balzare al secondo posto della classifica mondiale stilata dal WHO, quel servizio è diventato ancora più importante.

Sono oltre mille le persone uccise dal COVID-19, in Brasile, ogni giorno.

Recentemente Fra’ Joel Sousa, membro del coordinamento della nave-ospedale, ha rilasciato un’intervista al sito del Celam (il Consiglio episcopale latinoamericano).

“Questa nave ha già fatto miracoli, portando salute e speranza nella vita dei popoli fluviali.

Non potevamo esimerci dalla lotta contro il Covid-19 – ha dichiarato –.

Ci siamo quindi riorganizzati appositamente per combattere la pandemia”, insieme a “professionisti della sanità e ad assistenza medica specifica.

Ci stiamo occupando principalmente dei sintomi influenzali e dei casi lievi di Covid-19.

I medici effettuano i consulti, mentre noi ci dedichiamo alla distribuzione dei farmaci”.

GLI INDIOS A RISCHIO: IN BRASILE COVID-19 STA FALCIDIANDO LE POPOLAZIONI INDIGENE

L’opera della Papa Francesco è più importante di quanto si potrebbe sospettare: il coronavirus sta letteralmente sterminando le popolazioni degli indigene che popolano la foresta amazzonica.

Tra esse, secondo lo studio scientifico “Não são números, são vidas!” pubblicato da Coordenação das Organizações Indígenas da Amazônia Brasileira (Coiab) e Instituto de Pesquisa Ambiental da Amazônia (IPAM), la tribù Arara è particolarmente colpita.

Nelle sue pagine si afferma che “il tasso di mortalità del coronavirus tra gli indigeni (il numero di morti per 100 mila abitanti) è del 150% superiore alla media brasiliana e del 19% superiore a quello registrato nella sola regione del Norte: il più alto tra le cinque regioni del Paese.

Altrettanto preoccupante è il tasso di mortalità, ovvero quante persone contagiate dalla malattia sono morte: tra gli indigeni, il tasso è del 6,8%, mentre la media per il Brasile è del 5% e, per il Norte, 4,5%.

Il tasso di infezione della malattia per 100.000 abitanti tra gli indigeni è particolarmente elevato rispetto alla media in Brasile.

Non è superiore all’indice per l’intera regione del Norte ma mostra una pendenza della curva più ripida”.

IL REPORT DI SURVIVAL INTERNATIONAL SUGLI ARARA DI CACHOEIRA SECA

Il mese scorso Survival International ha scritto che “gli Arara del territorio di Cachoeira Seca si sono rivelati essere oggi la tribù con il più alto tasso di infezione da Covid-19 di cui si abbia notizia nell’Amazzonia brasiliana.

Secondo le statistiche ufficiali, il 46% dei 121 Arara che vivono nella riserva hanno contratto il virus, ma secondo gli esperti è molto probabile che ora tutti i membri della tribù di quel territorio siano stati infettati.

La notizia è potenzialmente devastante per la tribù, che è entrata per la prima volta in contatto con gli esterni solo nel 1987 ed è quindi particolarmente vulnerabile alle malattie importate”.

In un quadro tanto drammatico, la navigazione della nave ospedale Papa Francesco, con il proprio carico di medici, infermieri, attrezzature specialistiche e farmaci, diventa essenziale.

PER APPROFONDIRE:

EMERGENCY EXTREME: LE VISITE MEDICO-SANITARIE NEL CUORE DELL’AMAZZONIA DELLA NAVE-OSPEDALE PAPA FRANCESCO

LEGGI DELLA TRIBU DEGLI ARARA DAL SITO TERRAS INDIGENAS

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