Coronavirus in Cina, una situazione grave (ma non in Italia!)

Coronavirus in Cina: qualcuno ha perso una buona occasione per comportarsi seriamente, ed è un peccato.

In Italia da settimane imperversa l’influenza: ad alcuni media non è parso vero di poter creare un po’ di caos per mandare su i contatori seo.

Nella realtà le autorità sanitarie nazionali si sono mosse per tempo e con raziocinio, perciò le possibilità che questo virus piuttosto aggressivo si diffonda nel territorio nazionale paiono ad oggi veramente poche.

La caccia all’untore cinese è davvero, in quest’ottica, risultata indignitosa. Soprattutto in un giorno di festa come il Capodanno lunare, che vede iniziare l’anno del Topo. Un tentativo di stigma da stigmatizzare, che ha avuto come unico principale effetto quello di sovraccaricare di chiamate alcune centrali operative, che avrebbero certamente avuto ben altro da fare.

Coronavirus in Cina: l’allarme di Xi Jinping

In Cina, invece, la situazione seria la è davvero. Persino il compassato e usualmente prudente presidente Xi Jinping ha rivelato la propria preoccupazione, parlando di una situazione grave di fronte ad un’epidemia che, parole sue, “sta accellerando”.

Il cordone sanitario per limitare la diffusione del contagio è ad oggi esteso a circa 56 milioni di persone. Praticamente la nostra penisola.

La triste conta delle vittime, mentre scriviamo queste righe, è arrivata a 41 esseri umani, a fronte di circa 1.400 persone certamente contagiate. La stima è però resa difficile da una tendenza all’asintomaticità di una quota dei malati: è questo quanto si evince da uno studio pubblicato dal prestigioso Lancet.

Come già scritto nell’articolo precedente, “epicentro” dell’epidemia pare essere stato il mercato ittico di Wuhan.

I media cinesi, in queste ore, hanno diffuso immagini proprio provenienti da Wuhan, una città blindata nella quale i cittadini devono affrontare con coraggio un tremendo dramma collettivo. Il personale sanitario deve fare fronte a moli di lavoro che nessun territorio sul pianeta potrebbe sostenere.

Per questo motivo il governo ha fatto pervenire in città 450 medici militari, che si sono ben presto messi all’opera.

Il coronavirus ha determinato l’accelerazione dei lavori di costruzione di un ospedale eretto ad hoc, proprio per avere posti letto sufficienti ad affrontare questo momento di grande crisi.

Possibili contagi in Italia: la posizione del nostro Ministero della Salute

Un aggiornamento da parte del sito del Ministero fornisce, oltre ad una sezione dedicata alle domande più frequenti e alle spiegazioni per punti, anche una dichiarazione ufficiale del titolare del dicastero, il ministro Speranza, che ha chiarito come i sospetti casi “italici” siano in realtà dei normali casi di influenza.

Il Ministero ha riunito in un tavolo di lavoro istituito d’urgenza tutte le figure chiave nel monitoraggio e nella trattazione della situazione: c’è concentrazione, ma alcun allarme.

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