Coronavirus in Nigeria, la preoccupazione di Save the Children per l’impatto dell’epidemia

La pandemia da coronavirus Covid-19 in Nigeria rischia di trasformarsi in una grave crisi dei diritti dei bambini, dal momento che centinaia di migliaia di minori vulnerabili potrebbero essere esposti a una pericolosa combinazione di estrema povertà, malnutrizione e fame a causa del virus.

 

NIGERIA, CORONAVIRUS E POVERTÀ

“L’impatto socioeconomico della pandemia – fanno sapere i volontari di Save The Children -spingerà molte famiglie povere a fare di tutto per sopravvivere, distruggendo le speranze di una generazione di bambini, che potrebbero essere maggiormente a rischio di lavoro minorile, sfruttamento sessuale o matrimoni precoci per aiutare a sfamare le proprie famiglie”.

I CASI DI CORONAVIRUS IN NIGERIA

In Nigeria si sono già registrati 1.273 casi di covid-19, con 40 decessi.

“Il nostro staff sul campo sta lavorando duramente per ridurre gli effetti negativi che tutto questo avrà sui bambini più vulnerabili, specialmente nelle comunità più fragili.

I minori sono gravemente colpiti e senza la protezione che necessitano qualora i genitori e gli operatori sanitari siano infettati dal virus e portati via per le cure.

Stiamo lavorando a stretto contatto con il governo per sostenere gli sforzi per contenere il virus e mantenere i bambini al sicuro e protetti durante la pandemia”.

“IL NOSTRO INTERVENTO IN NIGERIA”

“In Nigeria – prosegue Save the Children – stiamo acquistando materiali per dispositivi di protezione individuale (DPI) e prevenzione e controllo delle infezioni (IPC) che verranno donati alle agenzie governative competenti che coordinano la risposta COVID nel Paese.

Stiamo adattando tutti inostri programmi per rispondere all’epidemia di coronavirus attraverso la sensibilizzazione delle comunità e l’offerta dei dispositivi di protezione e di prevenzione per il controllo delle infezioni.

I bambini e gli altri gruppi più vulnerabili del Paese devono essere inclusi nelle attività di risposta al Covid-19.

Dovrebbero essere tenuti al sicuro ma anche consultati in merito alle adeguate misure relative all’istruzione e alla protezione da mettere in atto”.

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FONTE DELL’ARTICOLO

SITO DI SAVE THE CHILDREN

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