I più importanti interventi d'emergenza del 2016 - Fotogallery

Il 2016 è stato un anno terribile dal punto di vista della cronaca e degli interventi in emergenza.

Crolli, incidenti aerei e attentati hanno dimostrato che i servizi di emergenza e soccorso sono sempre più importanti e devono svilupparsi sempre di più e sempre meglio, e che ci sono migliaia di professionisti che si applicano affinché organizzazione, gestione e trasporto durante un’emergenza siano sinonimi di efficienza, efficacia e sicurezza per tutti: Dai Vigili del Fuoco che hanno operato sui luoghi del Sisma in Centro Italia ai soccorritori che hanno effettuato i primi interventi in ?Puglia, sul luogo dell’incidente ferroviario a Corato, dagli operatori della Civil Defense di Taiwan che hanno cercato di estrarre vive le persone di un palazzo di 28 piani crollato fino agli uomini della Marina che intervengono ogni giorno – con i volontari – per salvare le vite dei migranti in mezzo al Mediterraneo: sono migliaia gli uomini e le donne che devono essere ricordate. Ma alcuni interventi sono stati più critici di altri e ora vediamo quali sono stati, di mese in mese.

 

DICEMBRE – La notte di Natale, in Turchia, un killer dell’ISIS fa strage nel locale “Reina” di Instanbul. Muoiono 39 persone, di cui 24 stranieri. E’ ancora poco chiaro il modo con cui il kille abbia operato, ma è certo invece che per i soccorritori l’operazione sia stata complessa e a rischio, dato che tutta l’area dell’attentato è stata messa sotto il controllo delle forze speciali. Non era infatti chiaro se ci fosse un attentatore o più attentatori in circolazione, in grado di offendere anche i soccorritori. Una metodologia di attacco vigliacca e terribile già messa in atto da altri terroristi, come quelli di Parigi o di Bruxelles.

 

DICEMBRE – Un soccorritore russo trascina una barella toboga con il corpo di uno dei militari morti per l’incidente aereo di Sochi, sulle rive del Mar Nero, il giorno di Natale. L’aereo militare russo caduto era sulla rotta per raggiungere la Siria (si trattava della Banda e del Coro dell’Armata Rossa). Nessuno dei 92 militari a bordo è sopravvissuto.

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