I Vigili del Fuoco italiani vicini alla certificazione mondiale per interventi USAR

Per il Search and Rescue Urbano, le competenze dei Vigili del Fuoco potranno essere a disposizione del mondo in caso di catastrofe.

Una lunga e complessa esercitazione si sta tenendo in questi giorni a Pisa, dove il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco sostiene l’esame ONU per abilitare i propri specialisti USAR ad intervenire in ogni luogo secondo le linee guida internazionali INSARAG.

La simulazione riguarda due disastri urbani con dispersi sotto le macerie, con complessità di approccio alla scena molteplici e di grado massimo, e un traguardo importante da raggiungere nel giro di 36 ore. Si può semplificare così l’enorme macchina organizzativa che a Pisa coinvolge il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. Le prove di certificazione internazionale per il team USAR prevede l’azione di 75 membri scelti del Corpo che  effettuano una complessa esercitazione per ottenere dall’ONU la qualifica di TEAM USAR a livello mondiale.

Dopo aver già dato prova di incredibili qualità nel corso degli anni (Amatrice, Rigopiano e il Ponte Morandi sono solo le ultime prove di un percorso costellato da azioni estreme per salvare la vita degli italiani) i Pompieri italiani avranno la possibilità di intervenire in maniera integrata e coordinata anche nei grandi disastri a livello internazionale, dove fino a ieri era difficile trovare coinvolti equipe internazionali con strumentazioni pianificate e regole di ingaggo precise.

L’ONU sta effettuando queste certificazioni con i comandi nazionali che decidono di mettere a disposizione di tutti le proprie competenze, e questo servirà per avere realtà capaci di intervenire e salvare vite in tempi brevissimi in ogni angolo del pianeta. Una scelta mirata e precisa, e un appello alla condivisione dei principi umanitari e di umanità che i Vigili del Fuoco italiani non potevano mancare di accettare. I nostri Pompieri infatti hanno caratteristiche e metodologie di ingaggio sugli scenari complessi che hanno spesso impressionato i colleghi delle altri parti del mondo. Inoltre la possibilità di vivere in simbiosi con le brigate aerotrasportate (nel caso di Pisa la 46ma aviotrasportata) permette di avvicinare qualsiasi luogo del pianeta e garantire interventi specifici con personale di alta qualità.

Non saranno però soltanto 75 i Vigili del Fuoco certificati, perché l’Italia con questa prova ha validato un sistema di formazione e di organizzazione, affinché ogni team oggi presente in Italia riceva l’abilitazione e possa quindi essere dislocato secondo precise linee guida dove serve in caso di bisogno. A spiegarci meglio quali sono le attività di questa esercitazione è stato l’ing. Ruggero Putoto, responsabile della comunicazione in emergenza del Comando di Pisa.

Oggi  i team Usar dei Vigili del fuoco, sono particolarmente apprezzati dagli esperti di tutto il mondo. Il Corpo nazionale, già appartenente al Voluntary Pool del sistema Europeo di Protezione civile, proprio per ottenere dalle Nazioni Unite la certificazione internazionale INSARAG (International Search and Rescue Advisory Group) ha previsto questo training con la presenza di commissari dell’ONU. La certificazione INSARAG, che definisce una serie di linee guida d’intervento durante le operazioni di ricerca e salvataggio di dispersi sotto le macerie, consentirà alle squadre USAR dei Vigili del fuoco in configurazione heavy, ovvero con una struttura organizzativa di mezzi, logistica, personale e attrezzature tale da operare 24 ore su 24 su due diversi siti per 10 giorni, di far parte del dispositivo di soccorso internazionale e di intervenire anche al di fuori dell’Italia negli scenari di disastri più complessi.

L’esercitazione, che sarà valutata da commissari dell’ONU e che si svolgerà di fronte a osservatori nazionali e internazionali, simulerà il vero e proprio sistema di attivazione di una squadra USAR Heavy. Per garantire il soccorso in un paese estero colpito da un evento sismico di magnitudo 7.2, saranno coinvolte squadre Dipartimento dei vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile composte da 84 Vigili del fuoco provenienti da Lombardia, Veneto, Toscana e Lazio, attivate nell’ambito del Meccanismo europeo di Protezione Civile. I Vigili del fuoco stanno lavorando contemporaneamente alla ricerca dei dispersi tra le macerie, con servizi da 36 ore consecutive in due scenari distinti, il crollo di un ospedale e il collasso di un parcheggio con 25 automezzi.

 

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