Formazione del volontario di Protezione Civile, intervista con Roberto Giarola

Ecco Dott. Giarola da questo punto di vista per dare anche una stabilità alla formazione immaginiamo ci sia un lato di training pratico molto molto importante e che ci pare a livello europeo si stia sviluppando sempre di più, ci sono già dei progetti da parte del Dipartimento su questo tema?

20140608_101831L’attività di training è l’attività chiave nel senso che la formazione si sviluppa su 2 filoni classici:

  • una formazione di tipo teorico ma soprattutto poi
  • una pratica addestrativa

Queste attività non sono svolte solo a livello europeo ma sono soprattutto un’attività che viene svolta, come dire, in casa dalle associazioni di volontariato attive sul territorio nazionale.

Noi da sempre sosteniamo le associazioni nell’organizzazione di corsi di formazione su vari temi che possono avere attinenza di ordine generale, piuttosto che la sicurezza o quant’altro, ma possono avere anche tematiche molto specifiche cioè l’utilizzo di una specifica attrezzatura che viene acquistata dall’associazione per fare un intervento di tipo particolare.

Così come sosteniamo le associazioni nella realizzazione di esercitazioni. Le esercitazioni, o le prove di soccorso, le prove addestrative sono il punto chiave perché solo in quel contesto viene consentito all’associazione di mettere veramente alla prova le proprie capacità e le competenze acquisite dai volontari. Di queste ce ne sono a centinaia tutto l’anno, tutte le associazioni le fanno e in molti casi le associazioni le gestiscono anche in un contesto integrato con il sistema di Protezione Civile; vale a dire che l’esercitazione non coinvolge solo i volontari ma coinvolge tutta la filiera della Protezione Civile del territorio, quindi anche le autorità locali e le componenti professionali che su quel territorio operano. Le esercitazioni sono proprio queste, una mobilitazione di sistema, non solamente di una singola componente. In questo, sui temi della sicurezza in particolare poi dopo l’adozione del D.L. 81/2008 abbiamo fatto dei passi specifici; vale a dire che i temi della tutela sicurezza, della salute dei volontari hanno disciplina speciale. Non si applica al volontariato di Protezione Civile il D.L. 81 in quanto tale, ma si applicano dei provvedimenti speciali che la legge ha previsto, e che sono stati puntualmente adottati, che creano un percorso specifico per la gestione della salute e della sicurezza dei volontari di protezione civile. Il punto chiave di questi provvedimenti è proprio la formazione.

Addirittura noi abbiamo stabilito che, l’aver svolto attività formative, oltre che interventi operativi in emergenza, è un requisito fondamentale per poter rimanere iscritti negli elenchi che abilitano le associazioni ad operare sia in emergenze locali che nazionali.

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