Protezione civile, Croce Rossa Italiana rilancia l'utilizzo del drone: nuovo centro di addestramento a Bologna

Il drone è uno strumento a supporto dell’attività del sistema 118 e di quello di Protezione civile ormai piuttosto consolidato, ed è certamente così in Croce Rossa, dove ha ormai ruolo da almeno cinque anni.

CROCE ROSSA ITALIANA, RILANCIO DEL RUOLO DEL DRONE

Tra alti e bassi (e d’altronde, trattandosi di droni…), il mezzo ha ritagliato un proprio ruolo in svariate situazioni.

Da drone come “prolungamento” di ambulanza ed automedica con il trasporto di DAE, sangue e medicinali, a drone “occhio esterno” nelle operazioni rescue di Protezione civile, sono tanti i metodi di impiego che si sono creati.

Croce Rossa ha aperto il proprio centro nella sede limitrofa all’Ospedale Maggiore di Bologna (e alla pista di atterraggio dell’elisoccorso 118) anni fa, iniziando contestualmente anche i corsi di formazione dei primi volontari dedicati al pilotaggio del mezzo SAPR.

In questi giorni, un passo in avanti che merita certamente menzione: l’apertura di un Centro di Addestramento ad hoc.

Non più con formazione affidata all’esterno, ma con un vero e proprio Centro di Addestramento nazionale per i SAPR (Sistemi Aeromobili a Pilotaggio destinato a volontari o dipendenti CRI).

L’obiettivo è palese: la formazione di personale specializzato nelle operazioni di emergenza in Search and Rescue.

La formazione sarà svolta nella sede del Comitato di Bologna, che prevede anche una sala con simulazioni di volo, mentre le lezioni pratiche e le simulazioni di ricerca verranno svolte a Monzuno, nell’appennino emiliano.

DRONE E RICERCA E SOCCORSO, LA NOTA DI CROCE ROSSA

“L’Area di Volo in fondo erboso (105 mt di lunghezza e 60 mt di larghezza) – si legge nella nota – è collocata in spazio aereo di classe “G” e risulta particolarmente idonea all’attività di addestramento SAPR essendo lontana da centri abitati e da traffico aereo commerciale.

Le zone attigue all’Area di Volo, infatti, sono principalmente terreni ad uso agricolo totalmente disabitati e privi di infrastrutture di terzi.”

Da poco Enac ha recepito le indicazioni Easa (l’Ente europeo del volo), dando vita ad un nuovo regolamento riguardante i droni, e per alcuni aspetti l’introduzione di tutta una serie di protocolli che hanno normato l’utilizzo dei droni, prima fortemente limitato.

Ecco che quindi la spinta in avanti di Croce Rossa Italiana diventa, in quest’ottica, ancora più significativa.

USO DEL DRONE IN PROTEZIONE CIVILE, IL VIDEO DI CROCE ROSSA

PER APPROFONDIRE:

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FONTE DELL’ARTICOLO:

SITO UFFICIALE DELLA CROCE ROSSA ITALIANA

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