CAR-T: un’innovativa terapia per i linfomi

Le CAR-T sono un trattamento onco-ematologico innovativo, basato sui linfociti T e rivolto ai pazienti interessati da linfomi diffusi a grandi cellule B e linfomi primitivi del mediastino che non rispondono ai trattamenti convenzionali o ai pazienti con leucemie linfoblastiche acute

La terapia ha migliorato l’aspettativa di vita di questi pazienti e, grazie all’attività di ricerca, rappresenterà presto  una nuova via di cura anche per pazienti affetti da altre tipologie di tumore.

Come funziona la terapia CAR-T?

La terapia CAR-T funziona grazie alle cellule del sistema immunitario del paziente affetto da linfoma.

Al paziente viene infatti prelevato il sangue e, dunque, attraverso un separatore cellulare  vengono raccolti i suoi linfociti.

Questi vengono poi inviati ad appositi laboratori che vi inseriscono all’interno il recettore CAR (Chimeric Antigen Receptor) in grado di riconoscere le cellule del linfoma.

Dopo circa 3-4 settimane i linfociti CAR-T ritornano presso il centro che li ha richiesti e possono essere somministrati al paziente tramite infusione.

In questo modo  è possibile sfruttare la capacità acquisita dai linfociti T di riconoscere e uccidere selettivamente le cellule del linfoma ed evitare gli effetti collaterali della chemioterapia, che oltre al tumore va a colpire anche le cellule sane del paziente.

La terapia CAR-T ha una percentuale di successo molto alta e ha aumentato sensibilmente l’aspettativa di vita dei pazienti che possono accedervi.

Terapie del futuro: possibili grazie alla Ricerca CAR-T

La Ricerca sulla terapia CAR-T ha inoltre aperto la strada a nuove possibilità di intervento su altre tipologie di tumore.

Si parla infatti di utilizzare la stessa tecnologia anche per il trattamenti dei linfomi di Hodgkin, dei tumori solidi e dei sarcomi.

È dunque attivo un programma sperimentale, che va ad affiancare il programma tradizionale di utilizzo delle cellule CAR-T.

Per approfondire:

Linfoma non Hodgkin: sintomi, diagnosi e trattamento di un eterogeneo gruppo di tumori

CAR-T con linfoma non Hodgkin e leucemie linfoblastiche, a Pisa trattato con successo il primo paziente

Linfoma: i 10 campanelli d’allarme da non sottovalutare

Fonte dell’articolo:

Humanitas

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