Cisti cutanee: cosa sono, tipologie e trattamento

Le cisti cutanee sono formazioni di natura benigna palpabili sotto la pelle. Generalmente sono di forma tondeggiante e sono dovute alla occlusione del condotto escretore di una ghiandola sebacea, che di conseguenza non elimina il proprio secreto; da qui la formazione della cisti. Il contenuto è generalmente un liquido maleodorante, composto da detriti epiteliali e materiale grasso

Sebbene lentamente, le cisti possono crescere nel corso del tempo, raggiungendo dimensioni anche di 6 cm e presentandosi al tatto come masse semi-solide.

Le cisti cutanee sono generalmente asintomatiche, a meno che non siano sovrainfette o localizzate in regioni sensibili, come ad esempio sulla schiena.  La diagnosi è molto semplice e si basa su un semplice esame obiettivo.

Vista la assenza di sintomi invalidanti, le cisti cutanee sono spesso sottovalutate, tuttavia è bene informarsi ed informare il proprio medico se ne si osserva la comparsa, in modo tale da poter impostare un trattamento adeguato.

Tipologie di cisti

Ci sono varie tipologie di cisti, diverse tra loro a seconda delle caratteristiche istologiche delle loro pareti e della loro localizzazione sul corpo.

Raramente le dimensioni sono un fattore discriminante tra le varie tipologie, in quanto quasi tutte possono raggiunge i 6 cm; così come tutte sono generalmente non dolenti, di consistenza solida al tatto e globose,

Le cisti cutanee si distinguono in:

  • le cisti da inclusione epidermica, chiamate anche cisti epidermoidi, caratterizzate solitamente dalla presenza di un punto o un poro visibile ad occhio nudo. Generalmente sono sintomatiche, a meno che non vadano incontro a rottura e quindi possano complicarsi con la formazione di ascesso. Il loro contenuto è maleodorante, caseoso e biancastro;
  • le cisti milia sono un tipo di ciste da inclusione epidermica, presenti su volto o cuoio capelluto, di piccole dimensioni (1-4 mm)
  • le cisti pilari, chiamate anche trichilemmali, simili a quelle da inclusione epidermica ma presenti nel 90% dei casi sul cuoio capelluto

Sintomi e segni

Solitamente le cisti sono indolori e non sono invalidanti, fatta eccezione per quelle di grosse dimensioni localizzate in punti sensibili, ad esempio la schiena o la regione glutea; o in regioni ben visibili, come il volto.

Nel caso di rottura, può comparire dolore.

La cisti si manifesta con la formazione di un rigonfiamento tondeggiante, visibile ad occhio nudo, con l’aspetto di un bozzo, contenente del liquido.

Si tratta quindi di lesioni di consistenza semi-solida e mobili nella maggior parte dei casi.

Generalmente le cisti cutanee si formano a causa dell’accumulo di sostanze cheratinche, sebacee o follicolari sotto la cute

Come anticipato in precedenza, l’occlusione del dotto escretore di una ghiandola sebacea impedisce lo smaltimento di sostanze di scarto come cellule morte, sebo o cheratina.

Ferite o patologie della pelle che aumentano la produzione del sebo possono favorire la formazione di cisti cutanee, così come cattive abitudini come consumo di tabacco, abuso di sostanze alcoliche e utilizzo di cosmetici non adatti alla propria pelle.

Alcune malattie genetiche come la sindrome di Gardner o la sindrome del nevo basocellulare si associano alla formazione di cisti cutanee.

Diagnosi

Per effettuare la diagnosi delle cisti cutanee solitamente è sufficiente un esame obiettivo.

Attraverso una rapida ispezione e una leggera palpazione il medico dermatologo è in grado di fare diagnosi e consigliare un trattamento adeguato.

Nei casi più complessi il medico potrebbe richiedere ulteriori accertamenti al fine di escludere patologie più complesse:

  • ecografia
  • TAC
  • biopsia

Trattamenti e asportazione

I trattamenti per le cisti cutanee si differenziano a seconda della tipologia, delle dimensioni e da quanto siano invalidanti.

In primis il medico potrebbe prescrivere farmaci somministrati per via orale o topica, come ad esempio creme antibiotiche o cortisoniche.

Nei casi di cisti di dimensioni notevoli, in considerazione anche dell’estetica, potrebbe essere necessario il drenaggio o in alternativa l’escissione della massa, che prevede la rimozione della parete cistica in modo da prevenire successive recidive.

L’escissione viene effettuata in anestesia locale, tramite l’utilizzo di un bisturi, con una piccola incisione e l’evacuazione del contenuto.

Complicanze

Tra le complicanze figura, come già visto, la rottura spontanea che si associa a dolore e a predisposizione ad infezioni di tipo batterico e quindi ascessualizzazione.

Gli ascessi si caratterizzano per la presenza di materiale purulento, giallastro o verdastro, maleodorante; sono generalmente dolorosi e associati ad arrossamento cutaneo.

Per questo, nei casi di rottura spontanea della cisti l’intervento deve essere svolto immediatamente, e può prevedere il posizionamento di una garza da drenaggio da rimuovere successivamente, in associazione ad una terapia antibiotica.

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