Covid, neurologo del San Raffaele: depressione nel 30% dei guariti dopo 6 mesi

Pazienti Covid e depressione, il neurologo:”A sei mesi dalla guarigione dal Covid, un 30% di pazienti ha ancora forme di depressione che necessitano di cure”

Covid e depressione: nel 35% dei pazienti dopo 3 mesi, nel 30% dopo 6 mesi

“A tre mesi la percentuale era del 35%.

A un mese dalla guarigione oltre la meta’, il 55% dei pazienti tornati per dei controlli aveva dimensioni ansiose o depressive di tipo patologico”.

A snocciolare i dati dei disturbi di ansia e depressione nei pazienti post-Covid e’ Roberto Furlan, neurologo dell’Unita’ di Neurologia IRCCS Ospedale San Raffaele, intervenuto alla presentazione virtuale della quarta edizione dell’Indice regionale sul maltrattamento all’infanzia in Italia, curato dalla Fondazione Cesvi.

Il neurologo spiega che, presso l’IRCCS San Raffaele, e’ stato istituito un “ambulatorio di sorveglianza post Covid, per studiare cosa succedeva a chi era sopravvissuto al Covid, dove piu’ di 400 pazienti sono stati rivisti a 1-3-6 mesi dalla guarigione.

Oltre al controllo della salute fisica- chiarisce- sono stati somministrati test per le scale di ansia e depressione”.

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Furlan tiene a chiarire che “una cinquantina di questi pazienti erano entrati nel Covid con un pregresso di ansia e depressione (malattie molto comuni nella popolazione generale)” e che “l’insorgenza e la frequenza di ansia e depressione sono state del tutto indipendenti rispetto alla gravita’ dei sintomi del Covid.

Se pensiamo che in Italia 4 milioni di persone si sono ammalate di Covid, possiamo ipotizzare- sottolinea lo specialista- che ci sia una epidemia di sindrome ansioso-depressiva in corso”.

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Nell’ottica della prevenzione del rischio di maltrattamenti sui minori, Furlan constata che un’epidemia di sindrome ansioso-depressiva potrebbe avere una ricaduta “sui maltrattamenti sui minori, perche’ bisogna sfatare il mito secondo cui la depressione sia caratterizzata da un punto di vista sintomatico con passivita’ e melanconia, spesso anzi si manifesta con aggressivita’ soprattutto sui congiunti e i bambini- conclude- sono quindi le vittime predestinate di un genitore depresso”.

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Agenzia Dire

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