Guidare un mezzo di soccorso: suggerimenti per aspiranti autisti soccorritori (ed esperti)

a cura di Maurizio Cassigoli, Associazione di volontariato Alba

Condurre un mezzo di soccorso in emergenza non vuol dire assolutamente pilotare una macchina da corsa o da rally ma semplicemente guidare un mezzo speciale a destinazione in maniera sollecita e soprattutto in sicurezza, per gli occupanti e per gli altri utenti della strada.

 

Autisti soccorritori, i fattori di una consapevolezza:

L’autista dovrà avere la consapevolezza che molti sono i fattori che incidono nella buona riuscita del compito assegnatogli: un’adeguata conoscenza del territorio, anche in considerazione della fascia oraria della chiamata, (tutti sappiamo che molte strade risultano di veloce percorrenza ad alcune ore ed in intransitabili ad altre), pratica di ricerca sull’eventuale stradario in dotazione, familiarità con l’automezzo al fine di sfruttarne al meglio le caratteristiche funzionali.

La guida solerte

Possiamo quindi immediatamente comprendere come una guida solerte sia parte integrante del rapporto azione-risultato, ma non l’unico fattore che determini il successo. Purtroppo si tende spesso a sottovalutare un’intera serie di variabili che giocano a favore o a sfavore: ad esempio la celerità con la quale l’équipe di soccorritori prende posto rendendo l’ambulanza pronta a partire, oppure un indirizzo chiaro con tutti i riferimenti del caso ecc., nell’obbiettivo di ottimizzare tutte quelle componenti utili alla diminuzione del tempo d’intervento nel rispetto della maggiore sicurezza possibile, ribadendo il concetto che è la somma di più fattori che consente un ottimo risultato.

Autisti soccorritori: fonti

http://www.albavolontariato.it/download/Guidare_Un_Mezzo_Di_Soccorso.pdf

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