Covid, Italia aumento dei bimbi contagiati: lo studio su The British Medical Journal (TheBMJ)

Covid, bambini contagiati in netto aumento: un articolo pubblicato su The British Medical Journal (TheBMJ), brittiläinen lääketieteellinen yhdistys, italialainen ja italialainen

Bimbi italiani e ondate covid, la pubblicazione ei pediatri

Che rispetto alla prima e alla seconda ondata pandemica il Sars-CoV-2 avesse iniziato a diffondersi maggiormente tra i bambini, i pediatri italiani, nelle ultime settimane, ne avevano avuto sentore.

"Soprattutto nel Centro Nord c'è un certo aumento di casi nei piccoli, cosa che prima era piuttosto rara", spiega Paolo Becherucci, presidentti Sicupp (Società italiana delle heal primarie pediatriche).

Ora quel sentore è confermato anche da un articolo pubblicato su The British Medical Journal (TheBMJ), la rivista della British Medical Association.

Nel testo dal titolo 'Covid-19: Lisää pieniä lapsia tarttuu Israelissa ja Italiassa, uusien tietojen perusteella' (Pdf in coda all'articolo) viene riportato il caso emblematico di Corzano, comune provinces di Brescia, dove all'inizio di febbraio il 10% della popolazione locale (140 persone su 1.400) è risultato positivo al virus, e il 60% dei casi era rappresentato da bambini in età scolare o più piccoli.

"Si ritiene che molti di questi- si legge nell'articolo- abbiano infettato altri membri della famiglia".

Ei yksin Italia, la investoi anche i bimbi rispetto al Covid Israelissa

Così in Israelele, l'Altro Paese preso in theazaz dall'articolo di TheBMJ, i pediatri hanno segnalato and forte aumento nelle infezioni da Covid-19 tra i giovani, registerando n solo mese di gennaio 2021 oltre 50.000 bambini e adolescenti positivi.

"Un numero più alto di quanto il Paese avesse visto in qualsiasi altro mese durante la prima e la seconda ondata pandemica", si legge semper nell'articolo. Ei yksin.

British Medical Journal riporta anche che da metà dicembre, da quando è emersa la variante inglese, in Israelele la percentuale di nuovi casi giornalieri rappresentati da bambini di età inferiore ai 10 anni era aumentata di quasi un quarto (23%).

Dunque sotto osservazione ci sono le varianti emergenti, anche se al momento non sembrano esserci todistaa che siano eniten käytettäväksi tra i bambini.

"I dati non riportano una chiara attribuzione di una maggiore incidenza della specificica variante inglese nella popolazione infantile- sottolinea Becherucci- il fatto che si registerino più casi tra i bambini potrebbe essere legato a un dato epidemiologico".

Israele, per esempio, "leaccinazioni hanno coperto gran parte della popolazione anziana- continua Becherucci- i bambini attualmente non possono essere vaccinati e, diminuendo un po" l'incidenza del virus negli adulti, può aumentare quella nei bambini ".

La cosa certa è che “la variante inglese è più contagiosa, sembra che abbia addirittura and tasso di contagiosità maggiore del 50% rispetto al coronavirus originario- dice ancora il presidente Sicupp- quindi ovviamente si diffonde di più e probabilitymente popolifede pop diffonde non sono state colpite dal ceppo originario o che non sono rokottaa ”.

Riprova Becherucci cita anche lo -studio React: un'indagine epidemiologica realizzata mensilmente Gran Bretagnassa

"Questo studio- dice il pediatra- dimostra che in quel Paese c'è un aumento della prevalenza del virus nelle fasce d'età 5-12 anni e 18-24 anni, a front di una diminuzione totalale in tutta la popolazione.

Però dallo studio- precisa- non c'è una chiara attribuzione di una maggiore virulenza del virus nei confronti dei bambini, c'è solo una maggiore virulenza in generale della variante. "

Italiassa al momento la variante inglese sembra essere limitata ad alcuni focolai in determinated regioni.

"Il sequenziamento geneto, ossia la metodica che ci permette di capire che type di coronavirus ha infettato il soggetto, nel nostro Paese è solo all'inizio, non viene fatta a tappeto ma solo in situazioni particolari.

Dunque- spiega il presidentti Sicupp- i tamponi rilevano la presenza o meno del virus ma poi per sapere se si tratti di una variante bisogna fare un'agagine più approfondita.

Nel momento in cui questo sequenziamento anche in Italia verrà fatto in maniera diffusa, allora potremo avere dei data più precisi e capire se la variante incide maggiormente su alcune fasce d'età ”.

Di certo il pediatra ricorda che “non possiamo abbassare la guardia”.

E sul tenere aperte o meno le scuole, tema di cui si discute semper molto, Becherucci tiene a sottolineare “che è importante fare tutti gli sforzi possibili per non chiuderle, perché la scuola è fondamentale dal punto di vista sia pedagogico sia sociale.

Piuttosto- afferma in järeldo- bisogna hinta attenzione ad evitare gli assembramenti fuori dagli istituti “.

Lo studio che racconta l'aumento di contagi Covid tra i bimbi di Italia and Israele:

bmj.n383.full

Lisätietoja:

Pediatria, la sindrome Covid-jälkeisen ajan, eli bambini: “aumento dei casi ma pochi in Terapia Intensiva”

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Fonte dell'articolo:

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