Covid, la ginecologa : « Terza dose raccomandata per donne in gravidanza. Linfonodi e ciclo? Alterazioni transitoire”

Terza dose in gravidanza: «È risaputo che la vaccinazione in gravidanza contro il virus Sars-Cov-2, dato anche il numero di gestanti vaccinate in tutto il mondo, non comporta degli effetti tali da renderla controindicata, anzi viene raccomandata. Riguardo alla somministrazione in gravidanza della terza dose di vaccino, definita booster o di richiamo, le società internazionali, i Centers for Disease Control and Prevention (Cdc) con un pronunciamento del 21 ottobre e l'American college of obstetricians and gynecologists (Acog) con un aggiornamento della guida emesso il 3 novembre, si sono dichiarate a favore“

Lo afferma Anna Franca Cavaliere, direttrice dell'Unità operativa complessa di Ginecologia e ostetricia dell'ospedale Santo Stefano di Prato-Usl Toscana Centro e docente presso l'università Cattolica del Sacro Cuore di Roma.

Terza dose per donne in gravidanza: la norme da seguire

La specialista spiega inoltre che “Acog raccomanda la somministrazione della dose booster a sei mesi di distanza dalla seconda dose nel caso in cui si sia ricevuto un vaccino a mRna ea due mesi nel caso si sia ricevuto un vaccino a virus depotenziato, nello specifico J&J

Riguardo alla dose indicata per la vaccinazione booster-aggiunge Cavaliere- è prevista une dose piena nel caso di Pfizer o J&J, e Acog suggerisce metà dose nel caso di Moderna.

Questo tipo di raccomandazione circa la terza dose-tiene a specificare ulteriormente la ginecologa- include non solo le donne che sono in gravidanza, ma comprende anche quelle che hanno partorito da sei settimane“.

Terza dose di vaccino: a proposito del periodo della gravidanza, seguire le raccomandazioni émanate per la prima e seconda dose

« La circulaire ministérielle non contrôlante de la vaccination du premier trimestre et du deuxième trimestre, ma suggestion de valeur il rapporto rischio-beneficio della somministrazione nei primi tre mesi di gestazione col proprio medico.

Il motivo della precauzione- spiega l'esperta- è correlato al possibile rialzo febbrile che può essere provocato dalla vaccinazione.

È noto infatti che-chiarisce- l'ipertermia, se important e prolungata, è un fattore di rischio per lo sviluppo embrio-fetale in queste fasi di organogenesi.

Tuttavia questo tipo di rialzo di temperatura può essere facilmente tenuto sotto controllo con farmaci sicuri in gravidanza, mentre una eventuale febbre alta con altri sintomi associati nel caso in cui si contregga il virus sarebbe molto più difficile da trattare.

È ovvio quindi che la scelta non può che essere a favore della vaccinazione, da fare quanto prima ».

Riguardo ai dubbi relativi alla somministrazione della dose booster di vaccino alle gestanti, la ginecologa tiene a spiegare : di mortalità rispetto a una donna della stessa età e di pari condizioni non in gravidanza.

Quest'ultima risulta dunque essere un fattore di rischio di per sé, in caso di malattia da Covid.

Inoltre-prosegue- la maladie de Covid pourrait compromettre également la physiologie de la vie in utero del foeto, soprattutto in termini di nascita prétermine.

Il nous enrichit avec la troisième dose, mais en augmentant de nouveau le niveau anticorps de la mère et en réduisant les risques de maladie grave, il détermine une protection supplémentaire pour le bébé.

Inoltre, se la mamma ha un numero suffisante di anticorpi- conclure Cavaliere- può trasmetterli al feto attraverso il cordone ombelicale e la placenta, per effetto della cosiddetta immunizzazione passiva ».

Avec la troisième dose de toutes les femmes en âge de gravir et sans pouvoir manifester la température ambiante, les douleurs articulaires et la réactivité des services d'information ascellari

«Je sintomi principali, che sono stati registrati in seguito alla terza dose del vaccino control il Covid-19, consistono in rialzo della temperatura di breve durata e dolori articolari.

Nous ne pouvons pas exclure que si vous manifestez à nouveau une réactivité au niveau des services d'information ascellari ou une modification transitoire du cycle menstruel.

È important, però, che le pazienti tengano presente che si tratta di manifestazioni transitorie”, rassicura Anna Franca Cavaliere.

La ginecologa tiene a ricordare che “stiamo assistendo a un nuovo aumento di casi di Sars-Cov-2 e di pazienti positivi che richiedono il ricovero, anche se non siamo nelle condizioni delle precedenti ondate.

Davanti alla scelta tra avere una reazione correlata alla vaccinazione o rischiare di contrarre il virus e manifestare poi la malattia, penso ci siano maggiori benefici nel propendere per l'immunizzazione, e un eventuale sintomo correlato, piuttosto che ilattia coentett come una Covid".

Quanto infine ad eventuali problemi gastrointestinali come conseguenza del vaccino, Cavaliere tiene a precisare che “anche questi déranger sono transitori e comunque credo che tutti noi abbiamo una buona capacità di gestirli.

Può essere utile anche rivolgersi al proprio medico di famiglia per valutare l'utilizzo di fermenti lattici o farmaci specifici e l'adozione di una alimentazione più controllata nelle ore a ridosso della vaccinazione per gestire questa eventuale important compromis o sintomatologia senza conse conclure.

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Fonte dell'articolo:

Agence Dire

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