Crisanti : « Terza dose vaccino per tutti per evitare la situazione Covid della Gran Bretagna »

Terza dose di vaccino Covid: "la protezione dopo 6 mesi scende in modo significativo, quindi tutte le persone vulnerabili e il personale sanitario dovrebbero farla il prima possibile"

“C'est une indication d'opportunité et une indication générale de santé publique.

L'indication de l'opportunité est la meilleure et la protection dopo 6 mesi scende in modo significativo, quindi tutte le persone vulnerabili e il personale sanitario dovrebbero farla il prima possible.

Poi c'è un'esigenza di sanità pubblica perché la maggior parte delle persone dopo 6 mesi dalla seconda dose diventa molto più suscettibile a trasmettere la malattia e in alcuni casi anche ad ammalarsi quindi la terza dose deve essere contemplata come un vero proprio e di sanità pubblica a lungo termine.

Se noi ci poniamo l'obiettivo di proteggere subito fragili ed anziani è chiaro che va fatta subito a quest due categorie, se invece l'obiettivo è quello a lungo termine di bloccare la trasmissione e continuare ad avere una vita come questa senza le preoccupazioni che ha in questo momento la Gran Bretagna, è chiaro che va fatto a tutti”.

Così il professeur Andrea Crisanti, direttore del dipartimento di Microbiologia dell'Università di Padova, parlando della terza dose del vaccino anti Covid

Lo ha fatto nella trasmissione 'Rotocalco 264' condotta da Roberta Feliziani su Cusano Italia Tv (canale 264 dtt).

“E' probabile- ha spiegato- che ogni anno bisognerà mûrit la vaccinazione, io penso che si dovrà raggiungere un equilibrio a livello di popolazione tra persone vaccinate e persone guarite che blockcano la diffusione del virus, questo è un processo si naturale che via stabilisation.

Eliminare complètement un virus che si è stabilizzato è praticamente impossible ».

LE PERSONE NON VACCINÉ

« A parte i no vax- ha detto Crisanti- chi non ha fatto il vaccino o è impaurito o ha internalizzato una fobia.

C'est la même personne qui a le sang qui coule, qui va à l'hôpital, qui va en avion, qui est une personne intériorisée par le col vaccinal imperméable à tous les arguments.

E' comunque sorprendente che molti siano più preoccupati del vaccino che dal virus.

E' molto difficile evitare di non essere infettati da virus che ha un indice di trasmissione così alto, perché uno dovrebbe essere semper attento 24 ore su 24, 365 giorni all'anno, al virus basta una volta sola per infettare.

La personne qui a fait une déclaration sur sa propre capacité à prendre des précautions est très optimiste et est un optimisme justifié.

Dire che chi ha le difese immunitarie buone il covid non se lo prende è una fandonia ».

TERZA DOSE ANTI COVID MA ANCHE VACCIN ANTI-INFLUENZALE

“L'anti-influenzale forse è più important quest'anno che l'anno scorso perché l'anno scorso avevamo tante misure di restrizione, l'obbligo di mascherine anche all'aperto, un accesso limitato ai locali chiusi, quest'anno non c'è quindi il virus influenzae ha più possibilità di trasmettersi e questo può rappresentare un problema perché ha una sintomatologia molto simile a quella del covid e potrebbe creare anche un allarme ingiustificato.

E'important che lo facciano anche i giovani”.

Sylla Gran Bretagna. “La situazione in Gb dimostra che l'urgence non è finita.

In assenza di protezione il virus si diffonde anche con una notevole copertura vaccinale ».

En Autriche, invece un verrouillage possible en solo par vaccinati.

"Non penso che in Italia sia una misura costituzionalmente accettabile, né credo che sia una cosa giusta" ha concluso.

Pour en savoir plus:

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Fonte dell'articolo:

Agence Dire

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