Inde, baluardo contro il Covid-19 ma sottopagate: scioperano le asha, operatrici sanitarie

Inde, operatrici sanitarie in sciopero. Salari dignitosi, riconoscimento del proprio lavoro e necessità di guanti e mascherine. Queste le ragioni che, en Inde, hanno spinto le lavoratrici della sanità che operano nelle aree rurali del paese a scioperare il mese scorso.

 

INDE, SCIOPERO DELLE OPERATRICI SANITARIE ASHA: ECCO I PERCHE '

Le Activistes accrédités en santé sociale, meglio note con la sigla 'Asha', sono una figura professionale introduit nel 2005 dal ministero della Salute con l'obiettivo di portare capillarmente i servizi di sanità pubblica anche nelle zone plus remote dell'India.

Le Asha hanno anche il compito di promuovere la prevenzione ea sensibilizzare le comunità su comportamenti positivi per la salute come le vaccinazioni, le abitudini alimentari e le pratiche igienico-sanitarie.

Da allora, le Asha sono diventate il primo punto di contatto con la sanità pubblica per le persone che vivono in questi territori e ora rappresentano anche un baluardo contro la diffusione del Covid-19: proprio questa settimana l'India ha superato i 3,2 milioni di casi di coronavirus, confermandosi il terzo paese al mondo per numero di contagi, dopo Stati Uniti e Brasile.

Proprio nelle aree rurali secondo gli esperti si sta verificando un'impennata nel conteggio dei positivi.

INDE, RUOLO DELLE ASHA FONDAMENTALE NELL'EMERGENZA CORONAVIRUS

dans ce urgence, le operatrici sanitarie, oltre ai loro normali compiti, svolgono un ruolo important nel tracciare i contagi e prestare assistenza casa per casa ai pazienti positivi al coronavirus, lavorando sette giorni su sette.

En Inde, le Asha sono più di un milione e lavorano per un salario medio di 4.000 rupie (l'equivalente di 45 euro), giudicato dalle associazioni del settore una cifra inammissibile.

Deuxièmement, le seul sindacali, ces opérateurs sont en train de traiter la force du volontariat et leur travail n'est pas reconnu par la jambe indienne sur le salaire minimum.

Secondo economici e attivisti locali, le loro mansioni sono fortemente sottopagate, guadagnando quasi la metà di quanto percepisce un contadino.

Come ha detto alla testata internazionale 'Al Jazeera' Ranjana Nirula, coordinatrice del sindacato nazionale delle Asha, questo impiego è ancora “visto come un'estensione del lavoro che le donne fanno a casa”.

Ora le Asha chiedono al Governor un aumento fino a 10.000 rupie al mese (114 euros).

Le Asha chiedono inoltre dispositivi di portezione individuale come gants, mascherine e camici, per proteggersi un virus loro volta dal.

Le ministre de la Santé indien n'a pas encore répondu à cette richesse.

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