44enne con dissecazione aortica, Suem sugli scudi: ecografia toracica e Ecg in strada per super medico 118

Suem 118 sugli scudi grazie ad un grande intervento di un suo medico, in grado di diagnosticare una dissecazione aortica direttamente in loco. La dissecazione dell’aorta, per chi non lo sapesse, è davvero ostica e lascia pochissimi margini di errore, determinando spesso la morte del paziente

Non così per un 44enne di Cassola, in provincia di Vicenza: si è sentito male la sera del 1 Aprile (un Pesce niente male, dalla vita, non c’è che dire), e in poco tempo ha avvertito un dolore ai denti che si è presto diffuso a torace e braccio sinistro.

Dopo mezz’ora ha quindi deciso di avvertire il 118: la Centrale Operativa, intuito il pericolo, ha fatto partire un’ambulanza dall’ospedale di San Bassiano.

Ambulanza che il 44enne ha atteso direttamente in strada.

I soccorritori, conclusa l’anamnesi, hanno eseguito ecografia toracica e Ecg direttamente sul posto.

Suem 118 al lavoro, la diagnosi: dissecazione aortica

Il medico Suem 118 è stato messo quindi in collegamento dalla Centrale Operativa con il cardiochirurgo e il paziente è stato trasportato con l’ambulanza all’ospedale San Bortolo.

Lì un intervento di 4 ore, con esito positivo e paziente rimesso a nuovo.

«La capacità di effettuare una diagnosti tempestiva, direttamente sul posto, è fondamentale in un’ottica di sistema – ha spiegato alla stampa locale il dott. Federico Politi, direttore della Centrale provinciale del Suem 118 -, perché ci consente di indirizzare i soccorritori direttamente verso la struttura più idonea, evitando di dover poi trasferire il paziente da un ospedale all’altro.

Tutto questo naturalmente con l’obiettivo di guadagnare tempo prezioso, soprattutto quando l’esito dell’intervento dipende anche dalla tempestività, come in questo caso».

Diagnosticare la dissecazione dell’aorta già sull’ambulanza è una performance eccezionale del Suem 118

«Avere diagnosticato sul posto, durante l’uscita con l’ambulanza, la probabile dissecazione dell’aorta è qualcosa di eccezionale – ha sottolineato il dott. Paolo Magagna, responsabile dell’U.O.S. Chirurgia dell’Aorta Toracica del San Bortolo -, anche perché si tratta di una patologia relativamente rara e poco conosciuta, ma proprio l’intuizione dell’operatore del 118 ha probabilmente salvato la vita del paziente, perché in questi casi più tempo passa, più si riduce il tasso di sopravvivenza.

La dissecazione dell’aorta viene spesso definita dagli specialisti un “killer silenzioso” perché nella maggior parte dei casi non presenta alcun sintomo: la diagnosi avviene in modo del tutto fortuito, oppure quando il paziente è già in una situazione di criticità, e in questo caso la mortalità può arrivare fino al 30%.

Nelle sue varie forme, ha un’incidenza di circa 16 casi ogni 100 mila abitanti e solo in Italia, ogni anno, è responsabile di oltre 6 mila decessi».

Per approfondire:

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Fonte dell’articolo: 

GDV

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