Anemia, tra le cause anche la carenza di vitamine

L’anemia si verifica quando il numero di globuli rossi non è sufficiente a trasportare abbastanza ossigeno da soddisfare i bisogni dei diversi tessuti e organi del corpo

Esistono diverse forme di questo disturbo, ciascuna causata da fattori diversi, e anche la gravità può variare molto, passando da livelli di bassa entità a quelli più preoccupanti e gravi.

In alcuni casi può essere determinata da carenza di vitamina emoattiva, che comporta una riduzione della produzione di globuli rossi.

Le vitamine legate a questo tipo di anemia sono l’acido folico e la vitamina B-12, componenti necessari a produrre un numero adeguato di globuli rossi sani in grado di trasportare l’ossigeno dai polmoni in tutto il corpo.

Anche un deficit di vitamina C potrebbe avere un effetto sulla produzione di globuli rossi, giocando un ruolo nell’assorbimento del ferro.

Anemia da carenza di vitamine: quali sono e come rimediare

Folati e vitamina B-12 sono le vitamine che se carenti per ridotta assunzione o per difficoltà nell’assorbimento possono causare l’anemia.

Dopo aver chiarito che l’apporto vitaminico è la causa della nostra anemia, si può intervenire con supplementi vitaminici o anche semplici cambiamenti nella dieta.

Fra le cause di anemie da carenza di vitamine, note anche come anemie megaloblastiche, la più comune è l’anemia da carenza di folato (o vitamina B-9), una sostanza nutritiva che si trova principalmente nei frutti e nelle verdure a foglia verde.

La maggior parte dei nutrienti derivati dal cibo vengono assorbiti nell’intestino tenue: chi soffre di malattie dell’intestino tenue, come la celiachia, o coloro che hanno subito l’asportazione di questa zona dell’intestino possono avere difficoltà ad assorbire il folato o la sua forma sintetica, l’acido folico.

Anche l’alcol diminuisce l’assorbimento di questa vitamina, così come alcuni farmaci possono interferire con l’assorbimento di questo nutriente.

Come capire se ne soffriamo: i sintomi dell’anemia

Astenia, fiato corto, vertigini, incarnato spento o giallastro, battiti cardiaci irregolari, perdita di peso, intorpidimento o formicolio alle mani e ai piedi, debolezza muscolare, possibili mutamenti della personalità, instabilità motoria e confusione mentale con tendenza a dimenticare ciò che succede.

Sono tutti sintomi che possono essere causati da anemia.

Le carenze vitaminiche di solito si sviluppano lentamente nell’arco di diversi mesi o anni e i sintomi, che iniziano in sordina, aumentano man mano che la carenza peggiora.

Fattori di rischio dell’anemia

In generale, il rischio di carenza vitaminica aumenta quando la dieta contiene poche o nessuna fonte di vitamine naturali, come carne, latticini, frutta e verdura.

I vegetariani e i vegani, che non mangiano neppure i derivati da animali, possono rientrare in questa categoria.

Anche la cottura eccessiva del cibo può causare carenza di vitamine.

Esistono poi alcuni farmaci o terapie che come effetti indesiderati hanno proprio un malassorbimento  delle vitamine: ad esempio i medicinali contro l’acidità e alcuni farmaci usati per il trattamento del diabete di tipo 2, che possono interferire con l’assorbimento del B-12. I trattamenti utilizzati per la cura del cancro possono interferire con il metabolismo del folato.

I fattori di rischio di anemia da carenza di vitamina B-12 includono poi i disturbi autoimmuni endocrini, come il diabete o la malattia della tiroide.

In questo caso i pazienti che ne soffrono sono più propensi a sviluppare uno specifico tipo di anemia da carenza di vitamina B-12, chiamata anemia perniciosa.

Anemia, la prevenzione parte da una dieta sana

Come per gran parte delle patologie e dei disturbi del nostro organismo, anche per l’anemia da carenza di vitamine una delle prime forme di prevenzione è una dieta sana che includa una grande varietà di alimenti.

I cibi ricchi di folati sono le verdure a foglia verde, i prodotti a base di grano arricchiti, come pane, cereali, pasta e riso, la frutta e i succhi di frutta.

I cibi ricchi di vitamina B-12 sono invece le uova, il latte, i formaggi e lo yogurt, le carni rosse e bianche, e i crostacei.

Fra i cibi ricchi di vitamina C troviamo infine broccoli, le fragole e i peperoni.

Per approfondire:

Anemia falciforme

Anemia perniciosa

Anemia falciforme in Uganda: il Ministero della Salute ha lanciato una campagna per la sensibilizzazione e il miglioramento dell’assistenza sanitaria

Fonte dell’articolo:

Humanitas

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