Bangladesh, quale impatto di COVID-19 sui neonati nei paesi a medio e basso reddito? Uno studio sui neonati ricoverati al Dhaka Shishu Hospital

Dhaka, Bangladesh. L’impatto di COVID-19 sui neonati, un argomento di grande dibattito, tra i pediatri di tutto il mondo. In Bangladesh un’interessante studio sull’impatto del coronavirus nei paesi a medio e basso reddito: pubblicato su The Pediatric Infectious Disease Journal e redatto dai ricercatori di Child Health Research Foundation (Dhaka, Bangladesh), International Health (Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health) e altre istituzioni, ci racconta quanto grave sia la situazione.

Impatto di COVID-19 sui neonati nei paesi a medio e basso reddito, lo studio su The Pediatric Infectious Disease Journal

“I neonati nati nati ricoverati al Dhaka Shishu Hospital – raccontano Senjuti Saha, ASM Nawshad Uddin Ahmed ed altri -, un ospedale di riferimento per l’assistenza terziaria, tra il 29 marzo e il 1° luglio sono stati sottoposti a screening per la SARS-CoV-2.

Abbiamo esaminato i dati clinici, tra cui la radiografia toracica e i rapporti di laboratorio, e abbiamo condotto il sequenziamento del genoma della SARS-CoV-2.

I pazienti sono stati seguiti per 27-75 giorni.

È stato anche testato un sottoinsieme di caregiver”.

I risultati dello studio su COVID-19 e neonati in paesi LMICs

“Su 83 neonati testati – prosegue la pubblicazione sulla prestigiosa rivista pediatrica -, 26 sono risultati positivi (età media 8 giorni).

La maggior parte dei neonati sono stati ammessi con diagnosi non correlate alla SARS-CoV-2: 11 si sono presentati con gravi malattie non trasmissibili, 7 con sepsi ad esordio precoce, 5 con sepsi ad esordio tardivo e 2 con polmonite.

In 3 di 5 radiografie al torace, sono state riscontrate infiltrazioni e opacizzazioni a chiazze o vetro smerigliato.

Due neonati hanno sviluppato acidosi metabolica, uno ha sviluppato coagulazione intravascolare disseminata.

La maggior parte dei neonati positivi alla SARS-CoV-2 sono stati riferiti agli ospedali COVID-19 progettati dal governo, evidenziando lacune nel trattamento.

Ventitré neonati potrebbero essere seguiti: 12 erano sani, 8 sono morti e 3 erano ancora in cerca di cure mediche.

Di 9 caregiver testati, 8 erano positivi.

La SARS-CoV-2 può avere, perciò, gravi effetti negativi sui bambini nati in LMIC.

Il virus probabilmente ha contribuito direttamente a due morti, ma i restanti 6 neonati morti avevano gravi comorbilità.

I risultati positivi del test SARS-CoV-2 hanno portato a lacune nelle cure cliniche immediate per altre morbilità, che probabilmente hanno contribuito ad esiti avversi.

Questa serie di casi sottolinea la necessità di comprendere il COVID-19 nei neonati nelle LMIC e i suoi impatti indiretti”.

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Per approfondire:

Sudafrica, Università di Stellenbosch protagonista di uno studio su HIV: il progetto PETITE e la protezione di neonati e bambini

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Fonte dell’articolo:

The Pediatric Infectious Disease Journal

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