Coronavirus in Israele: possibile lockdown di due settimane per fermare i contagi COVID

Israele probabilmente imporrà un nuovo lockdown di due settimane dato che i casi di coronavirus giornalieri sono aumentati drasticamente.

Poiché il numero di nuovi casi di coronavirus in Israele ha superato per la prima volta i 4.000 al giorno, il governo ha presentato un piano in tre fasi per fermare la diffusione del COVID-19, che inizierebbe con un lockdown nazionale di due settimane.

Coronavirus in Israele: raggiunto un nuovo picco. Il gabinetto chiede un nuovo blocco

Probabilmente inizierà il prossimo venerdì, alla vigilia del Capodanno ebraico (Rosh Hashana). Il piano deve essere approvato dal gabinetto completo domenica, che deciderà anche esattamente quando inizierà l’isolamento, e altri dettagli controversi come le limitazioni sulle congregazioni della sinagoga.

Il piano di questo nuovo lockdown per il coronavirus includerà la restrizione del movimento entro 500 metri dalla propria casa. I negozi chiuderanno, ad eccezione di quelli di alimentari e di farmacie, e solo le persone che svolgono lavori essenziali potranno lavorare fuori casa. Le scuole chiuderanno, così come tutti i servizi turistici e per il tempo libero, e i ristoranti potranno offrire solo consegne a domicilio.

In secondo luogo, in ottobre, se la situazione non migliorerà, saranno vietati i viaggi tra le città all’interno di Israele e fuori dal paese. Le scuole, i negozi, i servizi turistici e per il tempo libero rimarranno chiusi e i posti di lavoro del settore privato saranno limitati al 30-50% della capacità regolare.

Poi, in una terza fase, Israele potrà tornare alla normalità. In caso contrario, la chiusura potrebbe continuare.

Lockdown per fermare il coronavirus in Israele: gli scontri all’interno del gabinetto

Come riportato dai Globes, il ministro dell’Interno israeliano ha sostenuto l’isolamento nazionale. Tuttavia, il ministro dell’Edilizia e dell’edilizia abitativa ha votato contro il piano e ha lanciato un attacco personale al coordinatore del progetto nazionale del Coronavirus, il Prof. Ronni Gamzu, che si è occupato delle questioni.

Le severe restrizioni del blocco del coronavirus in Israele sono dovute al fatto che il numero di nuovi casi giornalieri di coronavirus ha superato per la prima volta le 4.000 soglie, con un numero di nuovi casi giornalieri quasi raddoppiato dall’inizio di settembre. Secondo il Ministero della Salute, 23 persone sono morte nelle ultime 24 ore, portando a 1.077 il numero di morti in Israele dall’inizio della pandemia.

Attualmente ci sono 486 persone gravemente malate in ospedale con COVID-19, rispetto alle 474 di ieri, di cui 144 con i ventilatori, rispetto alle 133 di ieri. La ragione principale dell’isolamento è che gli ospedali in tutto Israele dicono di essere vicini alla capacità e che se il numero continua a crescere, il sistema sanitario sarà probabilmente sopraffatto.

 

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Globes

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