Ecodoppler: che cos'è e quando eseguirlo

L’ecodoppler è un esame diagnostico che utilizza ultrasuoni per controllare lo stato di salute di vene e arterie e identificare alcune patologie vascolari, come aneurismi e trombosi

L’indagine è consigliata alle persone particolarmente predisposte e/o che presentano determinati fattori di rischio.

Che cos’è l’ecocolordoppler

L’ecografia Doppler, chiamata semplicemente ecodoppler, è un esame non invasivo, indolore, esente da rischi e ripetibile, attraverso il quale è possibile visualizzare i principali vasi sanguigni e studiare il flusso ematico al loro interno.

Attraverso una sonda applicata esternamente sulla cute, al pari di una ecografia, si ottengono informazioni morfologiche (struttura, parete, decorso) e funzionali (flusso, velocità, direzione) sui vasi esaminabili, consentendo in questo modo di evidenziare eventuali patologie vascolari e cardiache.

Gli ultrasuoni emessi dalla sonda riflettono su di un monitor il sangue in movimento che attraversa in tempo reale le varie strutture anatomiche.

Con questo esame è possibile studiare tutti i vasi del collo, dell’addome, degli arti inferiori e superiori.

Per i vasi intracranici e quelli toracici l’esame è invece tecnicamente più limitato.

L’ecodoppler viene normalmente effettuato in ambulatorio da un ecografo, dove la parte del corpo da esaminare viene cosparsa di un gel specifico su cui poi appoggiare la sonda, ed ha una durata variabile dai 15 ai 30 minuti.

Differenza tra ecodoppler e ecocolordoppler

L’effetto doppler è il principio su cui si basano molte tecniche ecografiche dove si esplorano tessuti biologici in movimento.

In particolare, l’ecodoppler utilizza due modi differenti di acquisizione immagini:

  • a onda continua, in cui l’emissione e la ricezione degli ultrasuoni sono continuate e consentono di misurare con precisione la flussimetria anche ad alta velocità;
  • pulsato, dove gli ultrasuoni vengono ricevuti ed emessi in momenti alternati. Tale tecnica consente di misurare la velocità dei flussi a una profondità stabilita e anche di localizzare la struttura anatomica che li genera.

L’ecocolordoppler, invece, è una evoluzione del doppler pulsato in quanto integra l’informazione sul flusso sanguigno, grazie alla produzione di immagini a colori.

Infatti, oltre all’immagine classica in bianco e nero vengono riprodotti con il colore rosso i flussi in avvicinamento alla sonda e in blu quelli in allontanamento, aggiungendo affidabilità e valore diagnostico ad una tecnica ormai già di comune uso clinico.

Quando eseguire l’ecodoppler

L’ecodoppler (così come l’ecocolordoppler) è un esame indicato per la diagnosi di malattie arteriose e venose e per il controllo in soggetti particolarmente a rischio per malattie circolatorie.

Attraverso questo esame si può evidenziare la presenza di patologie vascolari e valutare l’entità delle lesioni, come per esempio:

  • aneurismi;
  • insufficienza venosa;
  • trombosi;
  • lesioni aterosclerotiche (placche che ostruiscono il flusso del sangue).

Inoltre, le persone che presentano fattori di rischio che predispongono alla comparsa delle malattie cardiovascolari tipo fumo, diabete, ipertensione arteriosa, ipercolesterolemia, sovrappeso, familiarità accertata, è consigliabile effettuare un ecodoppler, per la prima volta, intorno ai 50 anni di età. In base al risultato ottenuto, il medico specialista stabilirà se e quando effettuare il successivo controllo.

Hai bisogno di prenotare un ecodoppler?

La prevenzione cardiovascolare è molto importante.

Educare le persone ad un corretto stile di vita, tenere sotto controllo i principali fattori di rischio e favorire la diagnosi precoce sono le basi per evitare un danno vascolare.

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