Medico del 118: ruolo, mansioni e responsabilità di una figura essenziale del soccorso

da Cristiano Antonino il Lug 21, 2021

Il medico 118, vexata quaestio. Anche nel caso del medico 118 è spesso difficile per il comune cittadino comprendere quali mansioni abbia, quando esso sia indispensabile e perché a volte sui giornali compaiano polemiche sulla sua assenza

Il medico 118, una figura essenziale…in talune situazioni

Il soccorso è un sistema complesso, composto di numerose figure molto diverse tra di loro, ciascuna con capacità peculiari.

Sui giornali compare periodicamente qualche polemica relativa a postazioni del 118 cui viene tolto il medico, o a stipendi di medici 118 che non vengono adeguati ai tempi, e via dicendo.

E’ bene scriverlo chiaramente: spesso quelle polemiche sono più che giustificate, ed il medico dell’ambulanza non ottiene in varie aree del Paese il riconoscimento dovuto.

Detto questo, però, è necessario chiarire quali mansioni e quali compiti abbia, perché qualunque soccorritore sa che una squadra di soli attaccanti, di soli portieri, di soli centrocampisti…perde.

E che quindi a volte è preferibile il trasporto sanitario operato da volontari, altre volte l’invio di un’ambulanza infermieristica, e via dicendo.

Percorso, mansioni e responsabilità del medico 118

Così come dice il nome, la medicina d’urgenza è più che un settore: è una disciplina medica altamente evolutiva e che richiede grande impegno e concentrazione.

Ovviamente questo concetto si può estendere anche ad un reparto ad esso spesso associato e nei casi più grandi, un DEA dedicato (dipartimento di emergenza, urgenza ed accettazione).

Aprendo una parentesi, e riferendosi a medici di Emergenza Urgenza, è il caso di operare una distinzione.

Nel caso in cui si parli d’emergenza, si va ad indicare la cura ad un paziente che è in pericolo imminente di vita ed ha bisogno d’un immediato intervento.

Quando si parla invece d’urgenza, s’intende invece la cura ad un paziente che è in bilico, e la cui salute può evolvere in una condizione critica.

Visto il confine molto sottile che divide queste due definizioni, sono comunque applicate nella stessa disciplina.

Il medico di emergenza urgenza è quindi, in soldoni e con parole facilmente comprensibili, un medico-chirurgo capace anche d’intervenire, ove necessario, alla cura del paziente in arrivo o giunto al pronto soccorso.

Lo stesso è capace di dare una solida mano anche durante il triage (la selezione dei pazienti tramite i famosi codici di vario colore).

Le procedure d’emergenza in questo caso coprono le tecniche di rianimazione, la sedazione d’emergenza, sutura ed altro ancora.

118: come ci si può diventare un medico d’emergenza-urgenza, il lungo percorso da seguire

Il primo passo è piuttosto ovvio: si ha la necessità di laurearsi in medicina e chirurgia, un percorso ha una durata di circa sei anni accademici.

Essendo questa una selezione fatta a numero chiuso e tramite un test molto rigoroso, s’inizia già a comprendere il livello d’impegno richiesto.

A seguito di ciò bisogna conseguire l’abilitazione e l’iscrizione all’ordine dei Medici, dove si dovrà passare un esame di stato necessario per cominciare a farsi definire un medico vero e proprio, disponibile ad iniziare la propria professione.

Ma il tutto non deve finire qui: bisogna specializzarsi.

In questo caso sarà necessario specializzarsi in medicina d’urgenza, un corso che richiederà altri quattro anni.

Se voleste fare il medico 118, ricordatevi però che al termine del percorso inizia un cammino fatto di turni di notte, situazioni critiche e grandi responsabilità.

E se non foste intenzionati a calcare queste orme, la speranza è che questo articolo vi porti a guardare con grande rispetto chi ricopre questo ruolo.