Marina Militare: una Gru bianca (White Crane) para portare solidarietà, aiuti e cooperazione ad Haiti

da Cristiano antonino il Gen 13, 2022

Marina Militare e a solidariedade ao Haiti: era 12 gennaio del 2010, 12 anni fa, quando um trágico terremoto de magnitude 7.0 sconvolse la piccola comunità dell'isola di Haiti

A comunidade internacional se organizou rapidamente e a Itália fez sua parte instituindo uma missão humana interforze com o nome de “White Crane” que vide o comando della Marina Militare, a parte da portaerei Cavour da La Spezia alla volta dell'isola

L'indomani mattina tutto il mondo apprese del terrível desastre.

Migliaia di persone – oltre 200 mila fu il bilancio finale – avevano perso la vita in uno degli eventi sismici più devastador della storia che spazzò via città e villaggi, strade e vie di comunicazione, facendo affiorare solo fango, macerie e desolazione.

La Marina Militare em aiuto ad Haiti

La portaerei Cavour salpò esattamente 6 giorni dopo il terribile evento a prova della volontà italiana di aiutare la popolazione locale già segnata da un'atavica povertà, che si ritrovò dopo quella tremenda scossa, emotivamente ed economicamente in ginocchio: tra affetti da seppellire e strutture da ricostruire.

Com le sue caratteristiche strutturali che le permettono di embarcare até 1200 uomini e 20 aeromobili, nave Cavour può allloggiare nel suo hangar veicoli, mezzi anfibi e materiali; a porta está disponível para 2 ambulatori medici, 2 sale operatorie, una di rianimazione, una di radiologia, una per trattare le ustioni, 8 posti letto per la terapia intensiva, un laboratorio analisi ed un odontoiatrico, structture che si son rivelate indispensabili.

A operação “White Crane” representa o battesimo operativo de nave Cavour que levou a âncora para a primeira volta em sua história durante a volta de uma operação de assistência sanitária e de proteção civil, função resa possível grazie alla sua indiscutível polivalenza di utilizzo.

Com i suoi 245 metri di lunghezza e 27 mila tonnellate di peso, imbarco un dispositivo nazionale interforze di oltre 800 persone, camion, attrezzature sanitarie e 6 elicotteri medi, procedendo ad una velocità di navigazione superiore ai 27 nodi, per attraversare l'Atlantico e giungere a Port-au-Prince, la capitale haitiana, nel minor tempo possibile.

A força-tarefa “White Crane” era costituita de personale proveniente de todos os Forze Armate com il supporto della Croce Rossa italiana, personale del dipartimento della Protezione Civile e dei Bombeiros, un pool di medici volontari dell'Ares Marche e del GCU Pisa, Funzionari regionalie personal locale di supporto.

Alla missione italiana partecipò anche personale della fondazione Francesca Rava NPH Italia Onlus e un'equipe di chirurghi e infermieri di Operation Smile Italia, iniciando assim uma colaboração importante e duradora com a Marina Militare.

Il personale a bordo del Cavour della Marina Militare em soccorso ad Haiti

A bordo del Cavour era no presente ano de um contingente brasiliano composto por 76 pessoas: 45 unidades da Marina carioca e 31 unidades da equipe médica integrada, nonché 2 elicotteri. Un contingente interforze ed internacionale, quindi, espressione di solida volontà condivisa di supportare un paese gravemente provato e sofferente.

Dopo quase tres mesi di missione e 14.824 miglia percorse (por um total de 1900 minério di moto) Il 14 abril del 2010 nave Cavour rientrò in Italia, nel porto di Civitavecchia accolta dal plauso e dalla presenza delle autorità politiche e militari italiane.

A 12 anos de distância da quel tragico evento la chiave di lettura per il successo sul campo è stata la straordinaria capacità di proiezione a grande distância dalla madre Patria di pregiate capacità, in sintesi la natura “expeditionary” caratteristica della Marina Militare, che ha permesso di agir rapidamente ed in autonomia, arrivare tra i primi sul posto e poter operare imediatamente.

Oltre alla lucidità, professionalità e umanità, le donne e gli uomini che hanno composto quello storico equipaggio hanno tratto ispirazione dal motto “In arduis servare mentem” per operare con animo imperturbato anche nelle difficoltà ed agir rapidamente per savee ed aiutare più vite umane possibili.