Alfabeto Fonetico Universale: e tatau ona e faʻaaogaina le NATO? Un piccolo ripasso è semper utile!

La vita di un soccorritore è semper allʻinsegna dell 'faalavelave faafuasei. Quando se ne presenta una, è necessario lanciare allarmi, avvisare i colleghi e, spesso e volentieri, anche le popolazioni che sono o che rischiano di essere coinvolte. Ma tra il dire e il fare, c'è di messo il mare, soprattutto quando si tratta di catastrofi o di disastri naturali, come unʻalluvione oppure un terremoto. La difficoltà più grande con cui i soccorritori devono confrontarsi è la corretta comunicazione.

Ma o lea e tatau ai ona sailia se fesoasoani mai le aufaipisinisi i totonu o le atunuu, ma o le a avea ma sui o le aiga o loʻo i totonu o le maota o tagata matutua.

Se la trasmissione usasse un alfabeto radiofonico, facendo corrispondere ad ogni lettera dellʻalfabeto una parola codice, allora i messaggi più importanti verrebbero compresi più correttamente.

È così che nacque lʻalfabeto fonetico della NATO, o le mea e manaʻomia ai le fesoasoani i le saoasaoa ma le feʻaveaʻiga o fesoʻotaʻiga.

Lʻalfabeto entrò in vigore nel 1956 e solo qualche anno dopo fu decretato alfabeto fonetico universale. Tuttavia, o soʻo se mea e mafai ona fai i le amataga o le sauniga mulimuli o le sauniga.

Nel 1920 lʻUnione Internazionale delle Telecomunicazioni (ITU) o loʻo faia se faʻamatalaga e uiga i le fesoʻotaʻiga. Esso menzionava i nomi delle città di tutto il mondo:

Amsterdam, Baltimore, Casablanca, Denmark, Edison, Florida, Gallipoli, Havana, Italia, Ierusalema, Kilogram, Liverpool, Madagascar, Niu Ioka, Oslo, Paris, Quebec, Roma, Santiago, Tripoli, Uppsala, Valencia, Uosigitone, Xanthippe, Yokohama , Zurich.

Faʻaaoga le Stati Uniti adottarono, i le 1941, ma le Alfabeto Fonetico per Esercito e Marina Militare chiamato "Able Baker Alphabet" i le ala i le delle prime due parole che lo caratterizzavano:

Afi, Baker, Charlie, Togi, Easy, Fox, Siaosi, Faʻafefea, Faʻataʻoto, Fog, George, Talofa, Mike, Nan, Oboe, Peter, Queen, Roger, Sugar, Tare, Uncle, Victor, William, X-ray, Yoke, Seeʻe

Ona o lenei, o le British Royal Air Force filifili i le faʻaaogaina o le Abab Baker.
Una critica comune a questi alfabeti si basava sul fatto che sfoggiassero poche parole inglesi. Una nuova versione che comprava suoni comuni sia allʻinglese che al francese e allo spagnolo fu proposta dallʻAssociazione di Trasporto Aereo Internazionale (IATA) e ma le in 1 ive 1951re solo per lʻaviazione civile ed era il seguente:

E le gata i lea, ae o le mea lea, o le mea lea, Zulu

Una proposta di cambiamento delle parole per le lettere C, M, N, U e X fu sottoposta allʻOrganizzazione Internazionale dellʻAviazione Civile (IACO), ma il dibattito teruso per quanto riguarda la lettera N, poiché si era indecisi se mantenere Nexus oppure sostituirlo con Novema. L'8 aprile 1955, North Atlantic Military Committee Standing Group affermò che non sarebbe importato se la proposta fosse stata approvata oppure no dalla IACO, lʻalfabeto “sarebbe stato adottato e reso effettivo per la NATO dal 1 gennaio 1956”.

Il 21 febbraio 1956, gli Stati Membri furono avvisati “che il nuovo Alfabeto Fonetico della NATO devʻessere valido dal 1 marzo 1956”. La ITU lo adottò formalmente alcuni anni dopo facendone lʻalfabeto fonetico universale utilizzato da ogni corpo militare, civile ma delle comunicazioni radio. E le gata i lea, ae o le a toe iloiloina le faaiuga o le tausaga, ma e le gata i lea, “Alfabeto Universale NATO”:

O le mea lea, o le mea lea, o le mea lea, o le mea lea, o le mea lea, YANKEE, ZULU

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puna

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