40 anni dal terremoto dell'Irpinia, tutte le crepe di una ricostruzione ancora ใน atto

Terremoto dell'Irpinia, oggi sono 40 anni. Il 23 Novembre del 1980 sono le 19:34 quando per 90 interminabili secondi la terra trema. Il terribile bilancio: quasi tremila morti e interi paesi rasi al suolo

Dal terremoto dell'Irpinia sono passati 40 ปี Pochi per dimenticare ma troppi per un piano di ricostruzione non ancora terminato.

È 23 พฤศจิกายน ค.ศ. 1980, le 19:34 น. ต่อ 90 วินาที i la terra trema, la scossa Principale segna 6,9 gradi di magnitudo sulla scala Richter, con un'intensità tra i 10 gradi (completeamente distruttiva) ei 7 gradi (molto forte) della scala Mercalli

L'ipocentro è a soli 10 กม. di profondità; l'epicentro è tra i comuni di Teora, Castelnuovo di Conza e Conza della Campania.

Tanto è bastato a scuotere un'area che si estende lungo 17mila chilometri quadrati dall'Irpinia al Vulture จังหวัด Cavallo tra le di Avellino, Salerno e Potenza

Una scarpata di faglia visibile ต่อประมาณ 38 chilometri

40 ANNI FA, IL TERRIBILE BILANCIO DEL TERREMOTO DELL'IRPINIA: QUASI 3000 MORTI, CIRCA 9000 FERITI E 280MILA SFOLLATI

Il bilancio èpiù Critico di un bollettino di guerra: le stime riferiscono di 2.914 morti, 8.848 feriti e ประมาณ 280mila sfollati

I Comuni vicino al cratere - Sant'Angelo dei Lombardi, Lioni, Conza della Campania, Castelnuovo di Conza, Santomenna, Laviano, Muro Lucano - sono stati quasi rasi al suolo, altri gravemente danneggiati

Ma in totale sono 679 i Comuni raggiunti dal sisma, 8 le province coinvolte: Avellino, Benevento, Caserta, Matera, Napoli, Potenza, Salerno e Foggia

Tra questi Comuni sono 506, 74%, ad aver subito gravi danni.

Nel dettaglio: 20mila alloggi distrutti หรือ irrecuperabili nei 36 Comuni della fascia epicentrale.

Mentre ใน 244 Comuni (non epicentrali) altri 50mila edifici hanno register danni da gravissimi a medio-gravi

E ci sono poi altri 30mila alloggi danneggiati ใน maniera lieve

ใน un primo momento ชมเชย l'interruzione totale delle telecomunicazioni, l'entità del danno non è condivisa né compresa

Il 24 novembre il sopralluogo di un elicottero lascia i piloti เหลือเชื่อ, la catastrofe non ha precedenti.

Nel corso della Settimana i media cominciano a (non) realizzare l'accaduto, le stringhe di notizia sono una lotteria di morti, dissi, feriti e sfollati.

A sei giorni dal sisma, il quadro della situazione comincia a farsi più nitido, il giornalista de Il Mattino, Carlo Franco, firma un articolo il cui titolo è un monito per le istituzioni:“ FATE PRESTO, per salvare chi è ancora vivo aiutare chi non ha più nulla”.

IL PAESOLOGO FRANCO ARMINIO:“ VIDI MACERIE E CADAVERI, ABBRACCIAI FORTE MIO NONNO”

Nella mente del poeta, scrittore e paesologo Franco Arminio il ricordo di quei 90 secondi appare ancora vivido, fatica a sbiadirsi

Arminio, allora ventenne, ricorda le sensazioni e gli istanti che gli ฮันโน แคมเบียโต ลา วีตา

“ La terra che ti trema sotto i piedi è qualcosa d'impressionante.

Io ero a Bisaccia, vicinissimo all'epicentro, dunque l'ho sentito forte.

เซ็นติ อู แกรนด์ รูเมีย, อู โบอา สกาเตนาโต ดาล เทรมอร์ เดลเล เคส, เวเดโว อิ ลัมปิโอนี ออสซิลลา

Ma casa mia ha retto, non è caduta. Dopo quei 90 secondi sono subito sceso, mi misi a correre verso casa di mio nonno per accertarmi che stesse Below e ricordo di averlo abbracciato forte.

Poi sono andato in strada senza rendermi conto di cosa fosse successo nei paesi vicini, ma andando da casa mia alla piazza sentì la sensazione che quel giorno avrebbe cambiato per semper la mia vita.

Ed è stato così. Quella stessa sera, con un amico, andammo a Sant'Angelo dei Lombardi, uno dei b ข้าวฟ่าง quasi completeamente rasi al suolo

ใน quel momento - ต่อเนื่อง Arminio - vidi macerie e cadaveri, mi resi conto che mi trovavo di fronte a qualcosa che non ero nemmeno stato in grado d'immaginare.

C'era bisogno d'aiuto, bisognava fare qualcosa

Sono rimasto lì tutta la notte provando a rendermi il più utile potentialibile.

Nei mesi successivi sono stato in giro tra i paesi del cratere e più che mettermi a scavare - nel frattempo erano sopraggiunti i soccorsi - compagnavo giornalisti e scrittori nei var luoghi ".

“ DALLA TRAGEDIA DEL TERREMOTO ALLO SCONVOLGIMENTO DELLA RICOSTRUZIONE DEMOCRISTIANA”

“ Divenni una sorta di ufficio stampa del terremoto - สารภาพ Arminio - dal momento ใน cui i giornali iniziarono a far affidamento sulle mie conoscenze del posto

Era un incarico che mi ero assegnato e creato da โซโล

Ho Assistito in Diretta a come è stata concepita la ricostruzione e già in quei momenti mi accorsi che c'era qualcosa che non andava.

Con un amico cercammo di contrastare la situazione.everso un giornale che si chiamava 'Controra'.

Avevamo un'altra idea di ricostruzione e alcune battaglie le abbiamo vinte.

โฆษณา esempio abbiamo impedito al sindaco di Bisaccia di abbattere la torre del castello

Mi sono legato particolarmente a questi paesi perché - สรุป - prima ne ho visto la tragedia con il terremoto, poi lo stravolgimento con la ricostruzione democristiana”.

D'AMELIO: 40 ANNI DAL TERREMOTO,“ C'È ANCORA CHI ASPETTA UNA CASA”

A 40 anni dalla scossa di magnitudo 6.9 che colpì la Campania centrale e la Basilicata sono ancora visibili le crepe di un processo di ricostruzione mai ultimato. เพิ่มเติม

La prima stima dei danni, fatta nel 1981 dall'ufficio dello Stato, parlava di ประมาณ 8.000 miliardi di lire

Cifra cresciuta col passare degli anni, fino a superare quota 60.000 miliardi di lire nel 2000, e 32 miliardi di euro nel 2008

Attualizzandola al 2010, la stima supererebbe และ 66 miliardi di euro.

Ma come hanno testimoniato una serie di inchieste (Irpiniagate, Terremotopoli, Terremoto infinito) il processo di ricostruzione è stato spesso simbolo di speculazioni, tornaconti personali e Criminalità organizzata.

LA CORSA DEI COMUNI AI FONDI, DA 36 A 687 AVENTI DIRITTO ต่อ DECRETO

Negli anni si sono inseriti interessi che hanno dirottato i fondi verso aree che non ne avevano diritto, moltiplicando il numero dei Comuni colpiti.

Inizialmente erano solo 36, poi 280 in seguito a un decreto dell'allora presidente del Consiglio Arnaldo Forlani, nel maggio 1981, fino a raggiungere la cifra, น่าสนใจverso una serie di decreti successivi, di 687

Uno dei postumi più evidenti del processo di ricostruzione riguarda และสำเร็จรูป

Post-terremoto furono predisposti 36.332 alloggi provvisori, tra prefabbricati leggeri e container

40 anni dal sisma la ricostruzione del patrimonio edilizio ha superato il 90% ma ใน alcuni Comuni le persone vivono ancora ใน "case temporanee"

il il caso di Montella, dove solo venerdì sono stati assegnati 17 alloggi temporanei.

“ La cosa bella è che Montella non fa nemmeno parte dei Comuni del cratere, cioè non è tra quelli che vennero rasi al suolo come Lioni”.

Così Rosetta D'Amelio อดีตประธานาธิบดี del Consiglio regionale della Campania ed ex sindaca di Lioni

“ Io smantellai i prefabbricati a 15 anni dal sisma - ha aggiunto - perché era assurdo che la gente vivesse ancora nelle baracche.

Ottenni dalla Regione 11 พันล้านยูโร e feci costruire case per quelli che non avevano diritto ai fondi per la ricostruzione

La legge 219 สิทธิพิเศษเดี่ยว i เจ้าของกรณี, con la odossibilità di ricostruire 110 metri della propria abitazione con il 100% dei finanziamenti statali.

Gli altri erano ในบาเลียเดลโคมูเน

Oggi - ha sottolineato D'Amelio - non sono tantissimi i casi di chi vive ancora nei prefabbricati ma anche un solo caso sarebbe comunque inaccettabile.

Molti Comuni ไม่ใช่ hanno agito มา il mio e si ritrovano ancora con famiglie ใน attesa”

กระบวนการ DAL DI INDUSTRIALIZZAZIONE ALLE CATTEDRALI NEL DESERTO

Tra le crepe più buie di quella tragedia si scorge il progetto di sviluppo Industriale dell'Irpinia.

Ancora non si sono attenuate le polemiche attorno all'industrializzazione delle aree del“ cratere”, già all'epoca finite nel mirino della Commissione parlamentare d'inchiesta, allora presieduta da Oscar Luigi Scalfaro.

I Governi avvicendatisi negli anni hanno poi ribadito la volontà di risollevare un teritorio dalla crisi economica e dal pericolo di spopolamento dovuto all'emigrazione elargendo finanziamenti per l'insediamento e la ricostruzione delle Industrie.

“ L'idea - sottolinea D'Amelio - ยุค quella di far ripartire lavoro ed economia ma c'è stato un eccesso di aree industriali, di cementificazione e aziende, soprattutto dal Nord, che hanno approfittato dei finanziamenti per poi abbandonare ilitorio litoredasci Nel Deserto.

แรงจูงใจต่อ il quale nel raggio di 10 chilometri ci ritroviamo con addirittura 4 aree industriali, su 20mila abitanti

Questo è stato uno spreco di risorse senza precedenti”

Convinto delle falle di quel processo d'industrializzazione è anche Nicola Parisi, sindaco di Buccino (Salerno) e componente dell'Anci nel Comitato 'Terremoto Irpinia' istituito nel 2016 dalla Regione Campania.

“ Nelle zone industriali non c'è rapporto tra quello che è stato speso ei risultati che avrebbero dovuto offrire - ha sottolineato -.

Si pensi alla zona industriale di Buccino: solo l'infrastruttura è costata 1.000 miliardi di lire.

ฉันมีส่วนสนับสนุน sono stati dati a falsi o presunti imprenditori che hanno ottenuto il finanziamento e se ne sono andati lasciando la desertificazione assoluta.

È stata un'operazione economy per pochi eletti - ha aggiunto -, persone nella maggioranza pro convenienti dal Nord che hanno preso il Contributo e hanno aperto e chiuso Industrie

A volte hanno preso ฉันขาย senza mai aprire”

TERREMOTO DELL'IRPINIA, RICOSTRUZIONE ANCORA ใน CORSO 40 ANNI DOPO

“ Una buona parte della ricostruzione privata - aggiunge Parisi - è stata realizzata, ma ci sono ancora elementi di Critità in qualche paese.

Compreso Buccino ใน cui la ricostruzione è finita ma circa 5 famiglie ancora non hanno ottenuto una casa”.

Il sindaco di Buccino fa sapere inoltre che“ con il Comitato stiamo facendo un lavoro di raccolta e monitoraggio della spesa fatta dai Comuni ei residui ancora non spesi.

Abbiamo fatto una Cassa unica, nel senso che parte dei fondi per la ricostruzione, erogati tra il 2007 e il 2009, verranno messi assieme ea Disposizione dei Comuni ใน grado di giustificare eventuali prelievi, utilizzabili per la ricostruzione prella

ใน Cassa, cioè di fondi ancora non spesi ma disponibili, secondo quanto dichiara Parisi ci sarebbero più di 200 milioni.

Cifra destinata ad aumentare dato che un'altra parte dei fondi devono ancora essere trasferiti dallo Stato Al Regioni.

“ Questi soldi - ha sottolineato -, devono essere poi assegnati dai Comuni ในฐาน Alle richieste per le spese di ricostruzione della prima casa

Alcune amministrazioni questi soldi non li hanno mai spesi, li avevano in Deposito e il compito del Comitato è quello di monitorare proprio situazioni come queste”.

Su quando verranno assegnati questi fondi per completeare un processo di ricostruzione che va avanti da 40 anni Parisi non ha fornito una data certa:“ Mi auguro entro il prossimo anno, molto dipende dal Covid, a causa del quale la Commissione si èunita pochissimo nell 'ultimo periodo”

LO STORICO:“ สโปลาเมนโตไม่ใช่เลโก้อัลเทอร์เรโมโต”

“ Tutte le aree interne d'Europa sono soggette allo spopolamento.

Non c'è un vero e proprio nesso tra migrazione e conseguenze post-terremoto“.

Così lo storico Toni Racciardi, tra gli autori del libro 'Il terremoto dell'Irpinia' (edizioni Donzelli; 23,00 ยูโร)

Dal terremoto, quando superava i 430mila abitanti, la provincia di Avellino mantiene un andamento demografico stabile per l'intero decennio successivo.

Nel 2020, però, register 413mila abitanti, la cifra più bassa del '900: per ritrovare una cifra simile bisogna guardare al 1921 quando gli abitanti erano 416mila

Nel volume Ricciardi mette ใน risalto, น่าสนใจ un lavoro inedito, i dati riguardanti i cambiamenti demografici che hanno caratterizzato la provincia di Avellino.

Dallo studio โผล่ขึ้นมา anche che le conseguenze del terremoto non sembrano aver inciso particolarmente sui flussi migratori

“ Il terremoto, o meglio la ricostruzione, ha solo ritardato ciò che sarebbe comunque successo e che ha cambiato il volto di quei paesi.

Si parla di paesi distrutti dalla รุสปา selvaggia che sicuramente ci sono.

Ma un conto è l'aspetto estetico e un conto è l'aspetto della comunità.

Già nel dicembre dell'80 - ha aggiunto lo storico - Leonardo Sciascia su Il Mattino spiegava l'inutilità di parlare di paesi distrutti perchè in quei paesi quel modo di essere comunità era stato spazzato via dall'emigrazione ".

Da chiedersi ต่อ Ricciardi è se le 3mila vittime potevano essere evitate o no.

“ Il grosso delle vittime - ha ricostruito - si è register ใน costruzioni nuove, non in casette dei contadini.

Quindi si costruiva ชายเดี่ยวใน Irpinia o la stagione dei palazzinari e 'qualcosa che e' iniziata negli anni 50 in Italia?”.

ต่อแนวทาง:

Terremoto Irpinia Rocca:“ un ricordo indelebile nella mente e nel cuore dei nostri soccorritori”

La Protezione Civile si chiamava Giuseppe Zamberletti . ลา โปรเตซิโอเน Civile si chiamava Giuseppe Zamberletti

FONTE DELL'ARTICOLO:

อาเจนเซียไดร์

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