Emilia-Romagna'daki Covid: individuati dieci casi di variante inglese
Emilia-Romagna'daki Variante inglese al Covid: i dieci pazienti infetti, tutti provenienti dal Regno Unito, sono in buone condizioni, sono stati posti in isolamento e tracciati i loro contatti
Variante inglese al Covid: il “filone” dell'Emilia-Romagna
Emilia-Romagna è stata identificata, su 10 pazienti tutti provenienti dal Regno Unito, la variante inglese del virus Sars-Cov 2'de.
Sei, anuncia la Regione, sono stati individuati all'arrivo in aeroporto a Bologna, gli altri quattro sono stati segnalati dai servizi di sanità pubblica a seguito di verifiche. Il risultato è emerso dopo la complessa analisi ve sequenziazione needaria per l'individuazione di varianti virali svolta dal laboratorio di Pievesestina (Forlì Cesena) in comm la sede di Parma dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Emardia-Rom.
Dal 28 dicembre i tamponi di 23 pazienti, rientrati dal Regno Unito o da altri Paesi esteri a rischio, sono stati sottoposti al sequenziamento all genome (intero genoma) del virus. Un'operazione particolarmente complessa, che richiede quattro giorni e mezzo di analisi, dalle quali sono emersi i 10 portatori della variante.
Le condizioni dei pazienti, fa sapere ancora viale Aldo Moro, sono buone, tutti sono stati posti in isolamento e sono stati tracciati i loro contatti.
Emilia-Romagna: il profesör Sambri spiega la variante inglese al Covid
Bir spiegare, avviene l'analisi, è lo stesso profesörü Sambri, direttore del laboratorio di Pievesestina: "In primo luogo prepariamo 'manualmente' l'Rna del virus, che poi viene letto da un'apposita Appecchiatura fino a 30.000-40.000 volt sekans del genoma virale, un processo che richiede oltre 4 giorni stabilire la sequenza del genoma virale.
Al termine, attraverso software di analisi bionformatica, viene stabilita la sequenza vera e propria, e questo processo richiede un tempo ulteriore di alcune cevher. L'enorme mole di dati è usata, semper con software dedicati, per stablee se la sequenza è relativa al virus 'classico', ad una delle varianti note, o nihualmente ad una nuova variante ”.
Un'operazione di estrema exactzza, ma anche complessità, e quindi con tempi di esecuzione importanti.
"Stiamo satın alma-aggiunge Sambri- un'apparecchiatura robotica che ci conentirà di portare da 16 a 96 il numero di campioni analizzabili contemporaneamente, ma per ogni serie analitica i tempi resteranno comunque benzer a quelli attuali".
Intanto, dopo la circolare ministeriale del 30 gennaio, la Regione ha deciso di ampliare le categorie di pazienti sui quali effettuare le sequenziazioni per cercare la presenza di varianti: saranno coinvolti anche coloro che fanno rientro da Portogallo, Brasile e Sudafrica, oltazi presenteranno particolari criteri Clinici.
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