Visita nella centrale operativa di Parma, che ha già tutto ciò che serve per agire come NUE112 e sta sperimentando (e testando) variety innovazioni tecnologiche.

A due anni dalla partenza del 118 Emilia Ovest, che serve un millione e 200 mila abitanti su un'area di 8.500 chilometri quadrati, e gestisce più di 128 postazioni contemporaneamente, che bilancio si può fare?

PARMA - Centrale Unica. Una parola che diventerà presto normalità per tutte le forze dell'ordine e di sicurezza in Italia, ma che sta ancora trovando rozmanité vzdorovat nell'applicazione totale. Quel NUE112 che dovrebbe essere il futuro, ad oggi è applicationto in poche aree e il 2017 è già indicato come l'anno della svolta, con l'obiettivo di coprire 30 millioni di Italiani con il cosiddetto „Numero Unico“.

Bisogna però fare qualche piccola premessa, perché questa storia parte da molto lontano. Era 1992 118 quando sono state conferenceite alle Regioni italiane le responsabilità di organizzare le reti di comunicazione per il soccorso XNUMX. Una rete fondamentale in ogni paese, ma che in Italia è stata messa in piedi concedendo grandi spazi di autonomia alle Regioni, che si sono mosse rispetto a ciò che avevano a disposizione sul Territorio, in relazione all'emergenza sanitaria.

Emergency Live dentro il 118 parte da chi, fra i primi, ha interprato il numero unico di soccorso: la Region Emilia Romagna. Un po' perché giochiamo in casa, un po' perché abbiamo visto cosa è stato fatto in situazioni limite (ricordiamo bene le fasi drammatiche dell'alluvione di Parma, con metà Emilia senza linea telefonica per l'allagamente della centrale solnosegoni aplikuj dal 118 e dalla Civilní ochrana per operare e “sentire” il territorio), la nostra scelta è stata quella di partire dal servizio guidato dal dottor Adriano Furlan a dal dottor Antonio Pastori, odpovědný infermieristico. Quindi ci siamo trovati in una atipica, temperata, mattina dicembre a visitare la CO di Via del Taglio, Parma: 8 professionalists a turno che gestiscono un millione e 200 mila abitanti, quasi 9.000 chilometr quadrati di area geografica, quasi quasi all'anno di cui 115 23.500 codici rossi.

Una centrale che vive su un'organizzazione capillare dei compiti, divisi in quattro aree tematiche: pre-filtro, primo contatto (příjemce hovoru), gestione ordinaria e gestione elisoccorso (hovor odeslání). Quattro centri nevralgici seguiti in un open space dove tutti possono vedersi e capire – nei momenti più complessi e concitati – quali sono i carichi dei rispettivi colleghi, come proseguire nella telefonata e quali sono i servizi più perzial vicini servi attivare perzial vicini da attivare Richiedono l'aiuto del 118.

Dal 118 al 112:25 anni di innovazioni e miglioramenti che non si possono dimenticare

Ma dato che il nostro viaggio - come abbiamo detto - parte da lontano, abbiamo affrontato il tema 118 con Antonio Pastori, responsabile Infermieristico del 118 di Parma, partendo dall'inizio: „Quando il progetto 118 è partito c'era una grande diferenza fra nord, centro e sud Italia “spiega Pastori. "Mentre in Lombardia, Emilia e Piemonte la grande presenza di Croce Rossa Italiana e Associazioni di Volontariato ha permesso una capillarità sanitaria molto forte, dando alla rete dell'emergenza una sicurezza di sviluppo molto avanzata, in altre regioni il sistema era V Basilicata per esempio, è stato nevyhnutario un grande lavoro per rendere capillare il servizio “.

Da questo dato parte per forza un'analisi più accfondita della funzionalità del 118 e delle esigenze che l'operatore di emergenza sanitaria sente in maniera più pressante: la needità della localizzazione e della valutazione della criticità della situazione.

„La richiesta Europea di attivazione del NUE112 - spiega Pastori - ha fatto partire alcune sperimentazioni. Sledování regionu Lombardia v roce 2011 v call centru laico NUE112 di Varese, replicato poi Brescia, Milano ed usato in seguito come modello anche dalla regione Lazio sul distretto telefonico 06 di Roma.

Ad oggi la funzione indirizzo per l'attivazione del NUE 112 è assegnata al Ministero dell'Interno che ha il compito di coordinare, sulla base dell'esperienze pilota di Lombardia e Lazio, i vari attori per l'attivazione delle CUR (centrali uniche di risposta) di primo livello su tutte le Regioni italiane “.

Emilia, unica a dividere il passaggio di riforma delle centrali dall'introduzione del 112

L'Emilia Romagna però non è stata con le mani in mano. Avendo attivato per prima il 118 nel 1992, è stata anche tra le prime regioni che si è dotata di centrali operative 118 d'area vasta in tutto il suo Territorio, costruendo così le basi tecnologiche ed organizzative per il konsolidamento del sistema, anche in vista dell'introduzione del NUE 112. Nel 2014 viene definito dal Ministero dell 'Interno il calendario per l'introduzione del Integrace NUE (si tratta in pratica di una infrastruttura tecnologica che pur non prevedendo l'istituzione di una CUR di primo livello permette alle centrali esistenti Emergenza Sanitaria, Polizia, Carabinieri e Hasiči di accedere alla posizione del chiamante e di scambia efficacemente la scheda contatto tra le varie forze coinvolte nella gestione dell'emergenza). Attualmente in Regione Emilia Romagna questo servizio è attivo sulle provincie di Ravenna, Forlì, Cesena, Rimini a Modena.

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