Ucraina, la Croce Rossa sulla linea del fronte : "Salvate i civili"

da Cristiano-Antonino il Janvier 13, 2023

Achille Despres, portavoce a Kiev del Comitato internazionale della Croce Rossa (Cicr) sui civili in Ucraina: "Obbligo di rispettare il diritto umanitario"

Achille Depres (CICR) sui diritti dei civili en Ukraine

« In questo conflitto armato i civili stanno soffrendo tantissimo ; per questo a tutte le parti in conflitto, alla Russia e all'Ucraina, diciamo: 'Rispettate il diritto umanitario'“: a parlare è Achille Despres, portavoce a Kiev del Comitato internazionale della Croce Rossa (Cicr).

La premessa è che l'organizzazione, con uffici e programmi in diverse regioni del Paese, da Odessa a Poltava a Dnipro, da dove raggiunge le zone in prossimità della linea del fronte che taglia il Donbass, opera sulla base di un principio di neutralità in situation de qualité.

« È fondamentale per potere assistere chi ha bisogno, persone ridotte allo stremo da dieci mesi di conflitto e anzi spesso da otto anni, in particulier nelle nelle aree di Donetsk e Lugansk » dice Despres.

Il riferimento è all'offensiva militare della Russia al via nel febbraio scorso e poi al 2014, l'anno di inizio di scontri e bombardamenti nell'est del Paese e in particular nel Donbass.

In tutte queste regioni, da una parte e dall'altra del fronte, con presidi anche nelle città di Donetsk e Lugansk sotto controllo russo, il Comitato internazionale della Croce Rossa porta aiuti umanitari, a cominciare da cibo o medicine.

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Civili in Ucraina: "Il nostro impegno è essere il più vicini possibili alle comunità colpite" evidenzia Despres

"Dall'ufficio di Poltava abbiamo raggiunto la città di Kupyansk, ripresa solo pochi mesi fa dalle forze ucraine, e la sicurezza è spesso una sfida per gli attori umanitari".

La conferma si è avuta poche settimane fa, quando una volontaria della Croce Rossa dell'Ucraina, organizzazione locale di riferimento per il Cicr, è rimasta uccisa in un bombardamento.

« È accaduto nell'area di Kherson, ripresa dalle forze ucraine alcune settimane fa » riferisce Despres : « Stava aiutando in un centro sanitario ».

Les derniers raids et combats d'aujourd'hui sont concentrés dans la région de Bakhmut et Soledar, dans le Donbass.

Il presidente russo Vladimir Poutine a annoncé un tregua per il giorno del Natale ortodosso, tra il 6 e il 7 gennaio.

Sa proposition est cependant la réponse du chef de l'État ukrainien, Volodymyr Zelensky, qui a posté la condition du rituel de toutes les forces de Mosca au-delà et confine la reconnaissance du pays au niveau international.

LA TREGUA THÈME POLITIQUE

La tregua est un thème politique confirmé.

Quel que soit le Despres, cependant, il s'agit d'un appel pour répondre au droit humanitaire international.

“Un obbligo legale e moral“, sottolinea il responsabile, citando le Convenzioni di Ginevra e un principio di umanità verso chi è indifeso.

Secondo Despres, dall'inizio dell'offensiva russa del 24 febbraio il Cicr ha fornito cibo a oltre un milione di persone, assistendone circa dieci milioni per garantire acqua pulita.

Un autre numéro, 170, est le numéro dei centri sanitari e degli ospedali ai quali sono stati fornite attrezzature mediche, farmaci o generatori, fondamentali per i blackout conseguenza dei bombardamenti.

"Solo così", sottolinea Despres, "nella sale chirurgiche si può continuare a operare".

Secondo stime dell'Onu, in Ucraina le vittime civili di bombardamenti ed esplosioni sono state almeno 17.994, delle quali 6.919 uccise e 11.075 ferite.

Le persone costrette a lasciare il proprio Paese, al dicembre scorso, semper stando alle Nazioni Unite, sono state sette milioni e 800mila.