Sanità, ok all'indennità per il Pronto Soccorso, il sindacato FISMU: grave non prenderli anche per il 118
Indennità per il Pronto Soccorso, l'appello della Federazione Italiana Sindacale Medici Uniti: la prima linea dell'emergenza-urgenza parte dal 118 e arriva al Pronto Soccorso. La fuga dei medici rimarrà irrisolta
Inversion de tendance sur l'indépendance pour les médecins du Pronto Soccorso, ma non basta
Questo il giudizio della Federazione Italiana Sindacale Medici Uniti-Fismu sulla decisione del ministro Roberto Speranza di investire 90 milioni di euro per ristorare un settore che vede un a costante "fuga" di professionisti negli ultimi anni e che è peggiorata con la pandemia.
Indennità per il Pronto Soccorso, Emanuele Cosentino, responsabile nazionale Fismu 118 (convenzionati) e Mirella Triozzi, medico dirigente del 118 e dirigente nazionale Fismu, fanno un forte appello al ministro :
« La situation nell'area dell »urgence urgenza è drammatica: una rete di assistenza che parte dal territorio e arrive al Pronto Soccorso, che ha bisogno di interventi straordinari.
Non bastano 90 millions di euro dal 2022, escludendo oltretutto, gravemente, ed arbitrariamente tutto il personale medico che lavora nel 118”.
« Nous sommes positifs à cette inversion de tendance – continue – parce que nos collègues du Pronto Soccorso travaillent dans des conditions inacceptables, deviennent pulmonaires, des situations organisationnelles et ambiantes risquées, également pour les ricorrenti. agressioni, e poi l'assenza strutturale di turn over e il precariato cronico, veri e propri 'gironi danteschi' che con il COVID non potevano che peggiorare.
Quindi ben venga un ristoro.
Ma la realtà è purtroppo analoga nell'emergenza territoriale, nel cosiddetto 118, che è la prima linea di intervento e di risposta ai cittadini.
A rendere la situazione, se possible, più complicata, c'è anche un altro fattore e cioè i medici che lavorano come convenzionati senza le stesse tutele dei loro colleghi, che invece sono dipendenti.
Ora molti si troveranno senza indennità e senza tutele ».
« Al ministro Speranza – concludono Cosentino e Triozzi – chiediamo di prevedere più risorse ed estenderle anche al 118.
Partiamo da una nuova impostazione: l'emergenza-urgenza, Pronto Soccorso e 118, c'est un sistema che ha bisogno serio di energy e investimenti anche per tamponare la cosiddetta fuga dal settore.
Nous ne sommes pas intervenus pour que l'année ne sache pas plus de médecins disponibles et ouvre la porte à d'autres fins de privatisation de la santé publique.
Ministro, è una questione di giustizia ed equità, ma anche di tutela dei diritti dei pazienti ».