Robotica in sala chirurgica, un Bari il primo intervento su epatocarcinoma
Sala chirurgica e robotica, eseguito nell'ospedale Miulli di Acquaviva delle Fonti (Bari) il primo intervento su epatocarcinoma: il paziente è rientrato a domicilio in perfette condizioni generali a 72 ore dall'operazione
Salle chirurgicale : d'abord dans le monde, un épatocarcinome, une tumeur épithéliale maligne, est transporté par l'intermédiaire d'un patient suédois par l'intermédiaire d'un robot.
L'intervento est un stato effettuato nell'ospedale Miulli di Acquaviva delle Fonti (Bari).
Il paziente non poteva essere operato in anestesia totale per dei gravissimi problemi respiratori ed è stato così sottoposto ad anestesia periferica che ha permesso il controllo del dolore e del movimento durante tutto intervento in respiro spontaneo.
«La scelta di svolgere l'intervento chirurgico per via robotica è stata fatta per poter utilizzare la tecnologia plus all'avanguardia e ridurre al minimo i rischi di complicanze pendant l'intervento chirurgico.
Abbiamo infatti utilizzato la visione tridimensionale, la fluorescenza e le ricostruzioni tridimensionali per guidare la resezione chirurgica », spiega Riccardo Memeo, direttore della Uoc di Chirurgia epatobiliopancreatica che ha condotto intervento con Valentina Ferraro e Carlo Schena.
Il paziente, sveglio durante tutta l'operazione durata circa tre ore, ha potuto assistere alle varie fasi dell'intervento, permettendo una regolazione continua dell'anestesia per ottimizzare la sua collaborazione durante tutte le fasi della procedura.
Grazie a protocolli di riabilitazione postoperatoria messi in atto dagli infermieri del reparto di chirurgia, il paziente est rientrato a domicilio in perfette condizioni generali a 72 ore dall'intervento chirurgico.
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