Coronavirus, il covid non se n'è mai andato, ma ora l'Italia è più preparata

«Il Coronavirus non è mai andato via dall'Italia, finirà quando nel mondo saranno disponibili miliardi di vaccini». Così afferma Domenico Arcuri.

Il commissario straordinario del governance per l 'urgence Covid-19 e amministratore delegato di Invitalia (Agenzia nazionale per lo sviluppo) Arcuri, intervenendo all'incontro dal titolo 'Peggio di questa crisi c'è solo il dramma di sprecarla afferma che il coronavirus non se n'è mai andato dall'Italia . Dialogo sulla ripartenza 'che si è svolto oggi nell'ambito del 41esimo Meeting di Rimini, in programma al Palacongressi della Fiera fino al 23 agosto. «Conserviamo la libertà che abbiamo ritrovato- ha proseguito- accompagnandola ad un forte senso di responsabilità».

CORONAVIRUS EN ITALIE: AVREMO 3.700 NUOVI POSTI DI TERAPIA INTENSIVA

«Avremo 3.700 posti nuovi in ​​più di terapia intensiva, che significano il 70% in più di quanto avevamo a marzo. En più, 4.200 posti en più di sub intensiva ». «Tutto questo- ha concluso Arcuri- deve servire a scongiurare il collasso delle strutture sanitarie ea non rivivere più quei giorni di tregenda».

ITALIE PIÙ PREPARATA RISPETTO ALL 'INIZIO

«L'Italia est plus préparée de quello che eravamo quando ci è capitata questa tragédie». “Forse- ha proseguito Arcuri- ci siamo preoccupati negli anni troppo del nostro stato patrimoniale e poco del nostro conto economico e del nostro Pil. Dobbiamo avere cura di investimenti in settori strategici per la vita dei cittadini ».

PRODUCIAMO OLTRE 30 MLN MASCHERINE AL GIORNO

«Oggi productiamo oltre 30 milioni di mascherine al giorno, più di quello che ci serve, e siamo pronti anche a restituire gli aiuti che abbiamo ricevuto da altri Paesi».

ITALIE ET ​​CORONAVIRUS: RIAPERTURA DELLE SCUOLE PER RITORNARE ALLA NORMALITÀ

«Penso che la riapertura delle scuole sia necessaria non solo per il fine altissimo dell'istruzione, ma perché è un primo ritorno collettivo alla normalità». «Certamente- ha proseguito Arcuri- est nécessaire pour la riapertura delle scuole sia accompagnata da une serie di strumenti che ne consentano un accettabile livello di sicurezza. E su questo farei un richiamo: cerchiamo di lavorare tutti insieme, come comunità, per far sì che questo accada, perché l'obiettivo è troppo important ”. Secondo il commissario Arcuri riaprire le scuole il 14 settembre “sarebbe un risultato important- ha infine concluso- e sono certo che questo obiettivo sarà conseguito”.

ITALIE MERITEVOLE NELL'AFFRONTARE LA PANDEMIA DA CORONAVIRUS

«Il nostro Paese è stato particolarmente meritevole nell'affrontare questa tragedia. Abbiamo imparato a conoscere questo virus - ha proseguito Arcuri- all'inizio per tutti, anche per la scienza, sconosciuto; abbiamo imparato a rincorrere questi eventi ormai, in grande misura, ad anche ad anticiparli ». Il commissario ha infine ricordato che "all'inizio del mese di marzo eravamo il secondo Paese al mondo per numero di contagi, un numero drammatico, mentre oggi siamoil 16esimo".

 

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AGENCE DIRE

 

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