Do you CURVES? Un questionario fondamentale in emergenza

A Joseph Carrese (MD. Direttore del programma per l’etica nella pratica clinica presso l’Istituto di Bioetica dell’ università Johns Hopkins di Baltimora) l’idea è venuta durante un convegno sull’etica clinica con i giovani medici dell’ateneo. È stato ascoltando le loro storie che Carrese ha pensato a una “checklist da pronto soccorso”, un mini-questionario da sottoporre ai pazienti per capire quanto e se sono in grado di decidere della loro salute. Normalmente si informa il malato delle possibilità di cura, si dà un proprio parere, si prende atto della libera volontà del paziente nella scelta dell’opzione terapeutica. Ma tutto cambia in emergenza, quando il tempo può fare la differenza fra la vita e la morte e il malato, se è cosciente, è in preda a paura e sofferenze: per capire se può dare un consenso davvero informato occorre uno strumento rapido e facile. Carrese co-autore del documento, ritiene che Curves, acronimo in inglese delle parole-chiave del questionario: scegliere-comunicare, comprendere, ragioni, valutazione, emergenza, surrogato, sia facile da imparare. Pubblicato questo mese sulla rivista Chest, il questionario comprende solo sei domande:

C . (Chose- communicate) SI/NO
Il paziente può scegliere fra diverse opzioni ed è in grado di comunicare la propria preferenza, sia verbalmente cheper iscritto o tramite l’utilizzo di segnali?

U. (Understand) SI/NO
Il paziente comprende rischi, benefici, alternative e conseguenze delle diverse possibilità?

R. (Reason) SI/NO
Il paziente può fornire una spiegazione adeguata o meno in merito alla decisione?
V. (Value) SI/NO
La decisione è in linea con le sue convinzioni? 

Se la risposta a queste prime quattro domande è NO, o è poco chiara, si ritiene che il malato non abbia in quel momento, un’adeguata capacità decisionale; il medico deve allora fare a se stesso le ultime due domande:

E. (Emergency)
E’ una reale emergenza con pericolo di vita per il paziente?

Se è così le decisioni devono essere prese rapidamente.

S. (Surrogate)
E’ immediatamente disponibile un documento legale o un tutore del paziente che riferisca i suoi desideri?

A questo punto ci sono gli elementi per decidere, altrimenti in mancanza di questi spetta al medico decidere.

Carrese ha raccontato due casi realmente accaduti: una donna di 84 anni con broncopneumopatia cronica, arrivata in pronto soccorso in condizioni disperate che voleva morire a casa senza essere intubata; un 53enne obeso, rianimato dopo un episodio di apnea, che rifiutava l’intubazione necessaria per stabilizzargli il respiro. «Applicando il metodo Curves la donna è stata lasciata andare; l’uomo è stato intubato». Quando è il malato stesso che preferisce non scegliere, è il medico che si deve assumere la responsabilità della decisione.

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