Ventilatori, tutto quello che devi sapere: differenza tra ventilatori a turbina e a compressore
I ventilatori sono i dispositivi sanitari utilizzati per assistere la respirazione dei pazienti in soccorso extra-ospedaliero, nelle unità di terapia intensiva (UTI) e nelle sale operatorie (OR) ospedaliere
I diversi tipi di ventilatori
Sulla base dei dispositivi utilizzati nell’applicazione della pressione del flusso d’aria, i ventilatori sono classificati in due tipi:
- Ventilatori a compressore
- Ventilatori a turbina
Ventilatore basato su compressore
Questo è il ventilatore che utilizza un compressore per la fornitura di aria ad alta pressione durante il processo di ventilazione sono chiamati ventilatori basati su compressore.
I ventilatori basati su compressore forniscono l’aria ad alta pressione con l’ausilio di due unità; un ventilatore/turbina e una camera di compressione dell’aria.
Il ventilatore/turbina aspira l’aria e la spinge nella camera di compressione.
La camera di compressione è un solido serbatoio realizzato con un materiale resistente per trattenere l’aria compressa per un lungo periodo.
L’uscita dell’aria dalla camera di compressione dell’aria all’ingresso del circuito dell’aria paziente passa attraverso valvole comandate da attuatori elettrici.
Un attuatore elettrico, tecnicamente, è un dispositivo dotato di motore in grado di trasformare un movimento rotatorio in uno lineare: in altre parole trasforma l’energia in movimento in molte macchine.
Questi attuatori elettrici sono controllati dalle impostazioni dei parametri fornite all’operatore del ventilatore sul pannello di controllo.
I parametri per controllare gli attuatori elettrici
- Pressione
- Volume
- Tempo
A volte le bombole di aria compressa saranno collegate al ventilatore per soddisfare le esigenze di pressione dell’aria più elevate.
Ventilatori a base di turbina
Il ventilatore a turbina estrae l’aria dalla stanza e la spinge in una piccola camera d’aria dove l’uscita dell’aria è collegata al circuito dell’aria del paziente attraverso valvole controllate da attuatori elettrici.
Gli attuatori elettrici sono controllati dalle impostazioni dei parametri effettuate dall’operatore del ventilatore.
Anche qui la pressione dell’aria, il volume e il tempo sono i parametri principali.
I ventilatori a turbina sono di ultima tecnologia: robusti e con alcune caratteristiche di fabbricazione di facile utilizzo.
Sono meno soggetti a problemi di manutenzione e assistenza.
Quale è meglio tra i ventilatori a turbina e quelli a compressore?
Secondo la ricerca condotta da medici e tecnici dei ventilatori presso un ospedale universitario, le prestazioni dei ventilatori a turbina sono migliori di quelle a compressore in circostanze convenzionali, ma quelle a compressore funzionano meglio nei momenti di maggiore pressione dell’aria e maggiori esigenze di volume .
Perché i ventilatori a turbina sono preferiti in alcune situazioni e quelli a compressore in altre?
Diamo un’occhiata ai motivi alla base della scelta di uno a turbina.
La ventilazione stimolata dalla pressione richiede una risposta più rapida da parte del sistema di ventilazione durante le condizioni critiche del paziente in terapia intensiva e sala operatoria.
Il ventilatore a turbina raggiunge gli obiettivi di pressione impostati più velocemente rispetto a quelli a compressore.
Il fabbisogno di componenti energetici del ventilatore a compressore è superiore a quelli a turbina, ad eccezione della situazione dell’impiego di bombole di aria compressa nel ventilatore a compressore.
Ciò significa che il consumo di energia di un ventilatore a compressore è superiore rispetto a quello a turbina.
Le prestazioni di attivazione del flusso d’aria e i criteri del prodotto tempo di pressione (PTP) sono raggiunti meglio dai ventilatori basati su turbina rispetto a quelli basati su compressore.
La produzione di ventilatori a turbina comporta un minore utilizzo di ricambi e una minore complessità IOT (Internet of Things) rispetto a quella dei ventilatori a compressore.
Il ventilatore a compressore rimane però preferito “quando il gioco si fa duro”, per così dire.
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