Kurdistan, la guerra che non conosce pietà: assassinato in Siria un soccorritore della Mezzaluna Rossa

Mezzaluna Rossa e Federazione internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa indignate e affrante per una notizia che giunge dalla Siria: un convoglio della Mezzaluna Rossa, sorella nei paesi di lingua araba dell’occidentale Croce Rossa, è stato brutalmente attaccato e un membro del team della Mezzaluna Rossa turca ucciso.

SIRIA, L’ASSASSINIO DEL SOCCORRITORE DELLA MEZZALUNA ROSSA TURCA

La pagina ufficiale della Turkish Red Crescent ha pubblicato la tragica notizia ieri sera.

Un membro del loro team è stato ucciso durante un attacco in Siria.

In un tweet, la rabbia del presidente della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa Internazionale, Francesco Rocca.

Il veicolo della Turkish Red Crescent viaggiava da Çobanbey (più propriamente Al-Rai, nel goverantorato della martoriata Aleppo, Kurdistan) ad al-Bab con un ben visibile emblema della Mezzaluna Rossa, è stato vittima di uno scontro a fuoco.

Nonostante l’emblema, la squadra di volontari è stata attaccata senza che la loro divisa o il loro ruolo facesse la benché minima differenza.

Assassinio di un membro di una squadra della Mezzaluna Rossa turca: l’attacco

Secondo il comunicato stampa ufficiale: “L’attacco è stato messo in atto da persone che indossavano maschere e con abiti mimetici su due veicoli senza targa.

Un membro dello staff della Turkish Red Crescent, il cui nome è Mehmet Arif Kıdıman, che lavorava in un punto di distribuzione di abiti e di aiuti ad al-Bab, ha perso la vita durante l’attacco.

Un secondo membro dello staff della Turkish Red Crescent, che si trovava alla guida dell’auto, è rimasto ferito.

E’ sottoposto a cure mediche a Çobanbey e non è in pericolo di vita.

Sarà trasferito in Turchia dopo il trattamento iniziale”.

Un terzo è riuscito a fuggire illeso.

La dichiarazione del Presidente della Turkish Red Crescent e la rabbia di Francesco Rocca

Il presidente della sezione turca, il dottor Kerem Kinik, ha dichiarato: “Condanno fermamente l’oltraggioso attacco al personale, che durante l’incidente portava un ben visibile emblema della Turkish Red Crescent.

Erano sotto la protezione del diritto umanitario internazionale.

Spero che i colpevoli saranno catturati il prima possibile.

Esprimo le mie condoglianze alla famiglia della Turkish Red Crescent“.

Il dottor Kerem Kinik si è poi recato sul posto, non appena ha saputo dell’attacco.

Parole di cordoglio e dolore sono state espresse da Francesco Rocca, presidente della Federazione internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa, che ha rivolto il proprio pensiero ai famigliari e ai colleghi del soccorritore assassinato.

La violenza che sin dall’inizio caratterizza la guerra nella regione non riconosciuta del Kurdistan, un vasto territorio nelle montagne di confine tra Siria, Turchia, Iran e Iraq, sembra non avere riguardo per nessuno: gli ospedali sono da tempo un target, i soccorritori, ultimo caso quello del compianto Mehmet Arif Kıdıman.

Il volto e lo sguardo di uno qualsiasi di noi, i suoi.

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FONTE DELL’ARTICOLO:

SITO UFFICIALE MEZZALUNA ROSSA TURCHIA

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