L'uso corretto della radio per comunicare durante una missione

Il telefono cellulare e la vulnerabilità delle reti telefoniche

hytera_radio_advantec3Le reti cellulari sono una componente critica delle infrastrutture di telecomunicazioni. Nel caso di un blackout totale della rete cellulare, anche le strutture di primo soccorso e le forze dell’ordine, che ormai troppo spesso si affidano alla telefonia mobile, avrebbero non poche difficoltà.  Eppure non si tratta di una possibilità tanto remota. Basti pensare all’alluvione del Baganza a Parma, nel 2014, che ha messo in block-out la comunicazione di Vigili del Fuoco e 118 su reti Telecom per più di 24 ore, e che ha visto le persone – in difficoltà – non potersi rivolgere ai servizi di emergenza se non andando per strada, chiamando aiuto. Alcune calamità naturali, il blackout del 28 settembre 2003 in Italia ed i recenti episodi di attacchi terroristici, hanno dimostrato una vulnerabilità nella rete telefonica cellulare che potrebbe ripetersi e causarne la completa indisponibilità, isolando completamente un elevato numero di utenti. Con tutte le conseguenze del caso, se si pensa ai servizi ed alle persone che basano le loro attività quotidiane sull’utilizzo della telefonia mobile.

Non è un caso, infatti, che il Dipartimento della Protezione Civile abbia stabilito che nelle reti di emergenza e di monitoraggio meteo la rete radio debba essere il vettore primario mentre la rete cellulare possa rimanere ma solo come vettore secondario.

Oltre al numero limitato di canali radio che non consente la telefonata garantita a tutti, uno dei punti identificati come vulnerabili è quello relativo al database che contiene le credenziali di tutti gli utenti della rete mobile. La struttura non è centralizzata per tutto il mondo, o per un solo gestore di servizi, e ciò per aumentarne l’affidabilità e le prestazioni.

Un utente malintenzionato potrebbe decidere di attaccarne uno e rendere in questo modo la rete inaccessibile a tutti gli utenti che hanno le loro credenziali su quel server. Il numero di utenti coinvolti sarebbe molto facilmente dell’ordine di centinaia di migliaia, ma anche di più, poiché dipende fisicamente da come il singolo gestore ha realizzato il database che in questo modo può risultare più o meno vulnerabile.

Tabella riassuntiva funzionalità radio vs. telefono

FUNZIONE TELEFONO RADIO
Chiamata 1 a tutti NO SI
Priorità chiamata NO SI
Autonomia batteria SCARSA ALTA
Vulnerabilità rete elettrica SI NO
IP67 e MILSTD 810 NO SI
Lone Worker NO SI
Man Down NO SI
Utilizzo con guanti NO SI

 

 

Central_112_madrid_dispatcherIl navigatore satellitare

Ormai quasi ciascuno possiede un semplice navigatore satellitare, vuoi di quelli “fissi” su auto, del tipo mobilizzabile o, addirittura, sul cellulare multi-funzione.

Per questo dispositivo, un unico, banale suggerimento che sembra scontato ma… che tante volte non lo è…

Lasciatelo sempre acceso, connesso all’automedica o al mezzo di soccorso… non sarà probabilmente quello a mandarvi in malora la batteria. Sarebbe, invece, davvero imbarazzante averne necessità e dover attendere i molti minuti necessari all’accensione, al “settaggio” ed alla programmazione, qualora se ne dovesse necessitare in fretta!

 

Gli errori più frequenti

Più che parlare di “errori” frequenti, sarebbe più opportuno focalizzare l’attenzione in merito alle problematiche che possono inficiare una comunicazione efficiente ed efficace.

Nello specifico, sarà utile suggerire alcuni percorsi di “auto-diagnosi”, sui quali intervenire qualora si riscontrassero problemi:

  • Definire, nello specifico, i differenti compiti nei vari livelli del soccorso;
  • Utilizzare un livello adeguato, moderno e relativamente semplice di tecnologie;
  • Condurre adeguati percorsi formativi per gli utilizzatori ed i fruitori della tecnologia di trasmissione;
  • Realizzare un’adeguata integrazione fra le varie realtà esistenti
  • Definire uno standard omogeneo nella tipologia degli interventi e dei livelli di comunicazione
  • Garantire una formazione adeguata ed uniforme per coloro che operano nel soccorso sanitario

 

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Questo articolo è stato redatto utilizzando diverse fonti. Si ringrazia il dott. Angelo GIUSTO, Medico dell’Emergenza, Croce Rossa Italiana, Advantec Italia, la sezione Protezione Civile di ANCI e il Dipartimento Nazionale di Protezione Civile

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