Radiocomunicazioni, come cambiano le infrastrutture? Il modello Croce Rossa e l’aggiornamento continuo

La comunicazione in emergenza è da sempre basata su un insieme di tecnologie diverse. A tenere in piedi il sistema sono le centrali uniche, ma è sempre più importante che le reti delle associazioni diventino capaci di resistere sempre e in qualunque condizione. Con Claudio Stefanoni andiamo a fondo in questo tema che deve essere affrontato con grande impegno da ogni associazione sul territorio

UMR_5ROMA – Comunicare in emergenza è uno dei pilastri vitali delle operazioni di soccorso. La Croce Rossa Italiana ha un patrimonio rilevante nel settore delle radiocomunicazioni. Da molto tempo l’infrastruttura dell’ente si sviluppa e si aggiorna sul territorio nazionale con reti radio che costruiscono maglie stabili e affidabili non solo per i servizi di emergenza, ma anche per la Protezione Civile. La Croce Rossa Italiana da tempo ha intrapreso un percorso importante di riorganizzazione delle radiocomunicazioni, perché queste sono ormai da intendersi come tele-comunicazioni. Una differenza lessicale semplice, ma tecnicamente molto importante da portare avanti.

Croce Rossa si é prefissata degli obiettivi tecnologici ed ha ritenuto necessario, come nel DNA dell’Associazione, sviluppare un percorso formativo parallelo quale parte integrante dello sviluppo generale. Questo perché la formazione è sempre stata un cardine importantissimo e necessario, per qualificare l’operatore volontario.

 

SU COSA BASARE I SISTEMI DI COMUNICAZIONE IN EMERGENZA?

La tecnologia, con la sua grande e rapida evoluzione, ha fatto convergere i sistemi di comunicazione su tre cardini: i sistemi radio, la telefonia e i servizi correlati alla trasmissione dati con internet. Oggi si è potuti arrivare a ulteriori sviluppi con i social network che risultano utili nei momenti ordinari e in emergenza e vanno sempre più pensati e usati come una integrazione collaborativa.

Appare chiaro che questo settore è strategico nello svolgimento delle attività di soccorso, non é un vezzo o una marginale attività ed é sotto gli occhi di tutti quotidianamente quale ruolo svolgono le comunicazioni.

Per una Associazione che fa soccorso ed aiuto in ogni condizione e con ogni tempo quindi la comunicazione è una risorsa insostituibile chiamata a rispondere anche alle fasi di rinnovamento ed evoluzione.

Il percorso di formazione della Croce Rossa vede e vedrà in futuro lo sviluppo  operativo di una completa e piena autonomia dei vari comitati, a garanzia del risultato ed a garanzia di supporto verso le sale operative di qualunque livello (SON, SOR, SOL).

Lo studio di questo percorso evolutivo non è stato fatto per compartimenti stagni, ma in modo complessivo: a fianco dell’investimento tecnologico sullo sviluppo di nuovi strumenti, è stato parallelamente creato un sistema che da una formazione adeguata e correlata affinché i volontari sappiano usare correttamente gli strumenti di comunicazione in ambiti differenti.

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COME E’ NATO IL PRIMO MANUALE DI TLC DELLA CROCE ROSSA ITALIANA?

hytera_radio_advantec2Questo processo è iniziato nel 2014, quando l’Ufficio Tecnico Nazionale  istituì il primo albo dei formatori in telecomunicazioni che vede ora attivi 97 volontari di Croce Rossa Italiana, distribuiti su tutto il territorio nazionale e coordinati da Ing. Francesco Cormaggi, volontario ed insegnante.

E’ stato questo gruppo di formatori che ha ricevuto il compito nel 2015 di stilare il primo Testo Unico per la formazione con il preciso intento di utilizzare un solo testo su tutto il territorio nazionale a vantaggio di una formazione omogenea e tarata sulle necessità che stavano evolvendo proprio in quel periodo, con i nuovi sistemi di tele-comunicazione integrati tra loro.

Il testo redatto dai formatori, che vede la prefazione del Presidente Nazionale Avv. Francesco Rocca e dell’allora Vice Presidente Nazionale Prof.ssa Maria Teresa Letta a cui devo il mio ringraziamento per aver creduto nel progetto di sviluppo generale,  ha visto la sua pubblicazione in occasione del primo corso specialisti in telecomunicazioni dell’Associazione tenutosi presso il Centro di Formazione Nazionale di Bresso da cui sono usciti i primi specialisti in TLC della Croce Rossa Italiana, specialisti che ora sono in corso di impiego nelle strutture territoriali ed a supporto della SON.

Il Testo Unico per la formazione ha già un percorso evolutivo definito e sarà adeguato parallelamente con l’introduzione dei vari nuovi aspetti tecnici.

Per l’ufficio TLC è necessario che la formazione vada continuamente aggiornata. Anche se la cosa può sembrare ovvia, la formazione deve procedere parallelamente con l’evoluzione tecnica; questo è il metodo che può garantire sulla base di tante energie spese una alta qualità dei servizi erogati.

DTN TLC Croce Rossa Italiana

Stefanoni Claudio

 

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