Lichen Planus: che cos’è, cause, sintomi, diagnosi e possibili cure

Risultante essere una patologia che causa infiammazioni ed avente la capacità di compromettere lo stato salutare della cute nonché la mucosa è il Lichen Planus

Che cos’è il Lichen Planus?

Quest’ultimo tende a subentrare solitamente come pustole appiattite e rosse che causano prurigine.

Subentra principalmente sulla zona:

  • delle articolazioni superiori ed inferiori;
  • della schiena;
  • della cavità orale;
  • delle unghia;
  • del cuoio capelluto;
  • degli organi genitali;

Superficialmente alla mucosa, invece, comportare internamente alla cavità orale oppure alla vagina, similmente a contratture e pustole di tonalità biancognola, comportanti un fastidievole disturbo.

Tale patologia non risulta essere trasmissibile, neanche tramite i rapporti sessuali, e subentra nel momento in cui le difese immunitarie danno inizio ad aggressioni contrastanti le cellule cutanee e della mucosa.

Il movente di tale fastidio sconosciuto non risulta essere familiare, sebbene si tenda ad analizzare in base ad un’anamnesi ed a dei test specifici per le eruzioni della cute.

I fastidi leggeri tendono ad essere facilmente curati e spesso, non necessitano di trattamenti curativi prolungati, sebbene non vi siano prodotti farmacologici che attestino la sanazione assicurata.

Nel momento in cui le sintomatologie si presentano preponderanti, il trattamento curativo prevede l’utilizzo di prodotti farmacologici che permettono di uccidere istantaneamente il responso delle difese immunitarie.

Cause del Lichen Planus

Il movente legato alla fuoriuscita del lichen planus risulta essere oggi giorno ignoto, sebbene si dice sia connesso allo sconosciuto responso delle difese immunitarie, che tendono ad azionarsi forzatamente a seguito delle stimolazioni da parte di prodotti farmacologici ed ulteriori fattori.

La problematicità risulta essere autoimmune, e dunque connessa all’organismo medesimo, sebbene erroneamente.

Tuttavia, la patologia non risulta essere trasmissibile. Le contratture risultano presenti a seguito di infiammazioni seguite da globuli bianchi, linfociti T, sebbene non sia ancora noto il movente scatenante l’azionamento di codeste cellule all’interno del lichen planus.

Tuttavia, risulta ipotizzabile che, le infiammazioni siano conseguenza di:

  • Prodotti farmacologici;
  • Complessi dentali;
  • Graft-versus-host disease;
  • epatite B, C e colangite biliare primitiva;

Tende a compromettere l’1% dei soggetti, sebbene sia maggiormente frequente nelle donne di età compresa fra i 50 ed i 70 anni.

Alquanto sporadico è il subentro nei bambini.

Vi sono coesioni col virus dell’epatite C, sebbene spesso i soggetti affetti da lichen planus non siano entrati in congiuntura col virus HCV.

Sintomi del Lichen Planus

Le sintomatologie connesse a tale condizione risultano differenti in base all’area affetta, e dunque: cute, cavità orale, genitali, vulva e vagina.

Cute

Nei casi in cui tale problematicità compromette l’area cutanea, le sintomatologie maggiormente percettibili risultano essere:

  • Compresenza di pustole appiattite e rosse che si propagano lungo le aree del corpo, sopratutto nella zona dell’avambraccio interno, nella zona dei polsi e delle caviglie. Ulteriori aree maggiormente affette da lichen planus risultano essere l’area sottostante la schiena, il collo e gli arti inferiori;
  • Spesso subentrano laddove presenti sono piegature cutanee oppure macchie o nelle aree affette da contratture;
  • Vedono solitamente la copertura di striature biancastre ed ispessite;
  • La cute compromessa causa prurigine;
  • Spesso le pustole causano la formazione di crosticine e vesciche;
  • Le contratture non causano cicatrici, eccetto nei casi di eccessivo sfregamento;
  • Successivamente all’eliminazione delle contratture, risulta possibile che la cute si presenti bruna, tonalità che poco dopo va via;

Cavità orale

Nei casi in cui il lichen planus compromette lo stato salutare della cavità orale, le sintomatologie presentano:

  • Macchie biancastre oppure punti biancastri che subentrano nell’area interna delle guance, nella zona gengivale, sulle labbra e sulla lingua;
  • Sporadica è la presenza di macchie rosse;
  • All’interno della cavità orale risulta possibile la formazione di ulcere che comportanto bruciore;
  • Solitamente i soggetti manifestano disturbo nei momenti di abbeveraggio e deglutizione di alimenti;
  • Nei casi leggeri, non comporta alcuna sintomatologia e tende ad essere noto nel corso di visite presso dentisti.

Genitali

Tale patologia subentra nella zona dei genitali causando:

  • Contratture biancastre e rosse che compromettono specialmente la parte superficiale dei genitali;
  • Papule appiattite;
  • Rash cutanei;
  • Nei casi di maggiore problematicità, causa il subentro del lichen scleroatrofico.

Vulva e vagina

Il lichen planus subentra nelle parti intime femminili causando:

  • Contratture rosse e biancastre con conseguente prurigine;
  • Contratture che causano dolenza e bruciore superficialmente all’interno delle mucose vaginali, specialmente nei momenti sessuali;
  • Nei fattori maggiormente problematici causa il subentro di cicatrici con conseguenti ulcere e fuoriuscita di fluido giallo-verdognolo dall’area vaginale.

Cuoio capelluto

Tale condizione tende a compromettere lo stato salutare del cuoio capelluto sporadicamente.

Nei casi in cui subentra, risulta connessa al lichen piano.

Tende a subentrare soprattutto nelle donne di età compresa fra i 40 ed i 60 anni.

Causa la caduta dei capelli, con infiammazione del follicolo e conseguente prurigine e dolenza fastidievole.

Unghia

Il lichen planus risulta alquanto sporadico, sebbene tenda a comportare problematicità alle unghia, con conseguente:

  • Formazione di solchiature;
  • Fragilità alle unghia, ispessimento e dunque perdita;
  • Modificazione della tonalità;

Per tale motivazione, risulta consigliabile chiedere consulto specialistico laddove subentrino contratture ovviando il movente e laddove le sintomatologie risultino connesse al lichen.

Sintomi del Lichen Planus

Susseguentemente alla fuoriuscita delle contratture cutanee risulta possibile evidenziare la presenza di macchie di tonalità differenti dal comune, con colore tendente al grigiastro ed al bruno, con tempistiche prolungate.

Le contratture del lichen planus subentranti superficialmente alla vulva ed alla vagina, non hanno risultati benevoli dal trattamento e risultano difficoltosi da curare.

Il fastidio causa la produzione di contratture e modificazione prolungata all’interno dei tessuti vulvovaginali, con conseguente formazione di cicatrici.

La prurigine, la dolenza ed il bruciore risultano contigui. Il fastidio comporta dolenza nel corso del sesso e dunque conseguenti problematicità sessuali.

Ulteriori studi attestano che tale condizione accresce il subentro del tumore.

Possibili cure

Codesta patologia che compromette lo stato salutare della cute persiste per differenti mesi.

Solitamente scompare da sola, sebbene spesso risulti opportuno il ricorso a trattamenti curativi che permettono di rimuovere la prurigine e dunque incentivare la cura cutanea.

Tale condizione compromette lo stato salutare delle mucose, i genitali, il cuoio capelluto e le unghia con conseguente insicurezza e sintomatologie alquanto difficoltose da tenere a basa.

Le contratture, soprattutto, hanno un trattamento curativo cronico e progresso e dunque spesso tendono a persistere a vita.

Il ricorso a corticosteroidi permette di ridurre l’infiammazione legata al lichen planus e dunque le sintomatologie, soprattutto la prurigine.

Gli effetti collaterali risultano differenti in base all’uso di pomate da porre sulla cute oppure sulle mucose o contrariamente a seguito dell’uso di capsule a seconda delle tempistiche e delle problematicità ad esso connesse.

Le proprietà benefiche dei corticosteroidi prevedono uno studio accurato congiuntamente agli effetti collaterali, come:

Uso topico

in quanto l’utilizzo di corticosteroidi comporta:

  • Rossori e bruciore;
  • Eritemi e dermatiti;
  • Ispessimento cutaneo;
  • Ipertricosi;
  • Mutamento della tonalità;

Uso orale ed iniezioni

poichè l’utilizzo di corticosteroidi causa:

  • Accrescimento dell’appetenza e del peso corporeo;
  • L’insonnia;
  • La ritenzione idrica;
  • La modificazione umorale;
  • Ospeoporosi, diabete, ipertensionecolesterolo elevato;

Inoltre ulteriori prodotti farmacologici aventi la capacità di affievolire la prurigine e la dolenza risultano essere gli antistaminici.

Ottimale al fine di rimuovere il lichen planus cutaneo risulta essere la fototerapia, la quale si presenta di una duplice tipologia, sebbene quella comunitaria prevede l’utilizzo di raggi ultravioletti che permettono di oltrepassare la superficie primaria della cute.

Ulteriore terapia prevede l’utilizzo di raggi UVA che permettono di scendere in profondità e tendono ad essere prediletti al fine di combattere contratture maggiormente prepondernati e propagate.

Vi sono poi trattamenti terapici avversi utilizzati nelle condizioni di lichen planus maggiormente gravose, con l’utilizzo di retinoidi, adoperati al fine di svolgere trattamenti curativi topici essenziali al fine di ovviare il subentro di gravidenze nel corpo della terapia e dunque con conseguente formazione di malformazioni fetali.

Alfine, i prodotti farmacologici immunosoppressori, risultano essere ottimali al fine di abbassare il responso delle difese immunitarie.

Favorevoli risultano essere il tacrolimus ed il pimecrolimus.

Laddove invece le forme di lichen planus risultino essere leggere, non bisogna ricorrere a terapie curative, contrariamente ai momenti in cui le sintomatologie si presentano maggiormente preponderanti, laddove risulta vantaggioso utilizzare collutori operanti funzione anestetizzante ed antisettica oppure impacchi cortisonici con azione antinfiammatoria.

L’utilizzo di capsule a base cortisonica risultano consigliati ai soggetti affetti da lichen planus acuto

Al fine di ridurre la prurigine e l’infiammazione causa del lichen planus risulta opportuno fare ricorso a differenti trattamenti, tra cui:

  • Bagni a base di farina d’avena colloidale, al fine di ovviare l’utilizzo di saponi e detergenti schiumogeni e forti;
  • Impacci roventi al fine di ammolire la cute oppure impacchi raffreddati al fine di abbassare la prurigine e le infiammazioni;
  • Ovviare l’utilizzo di vestiario striminzito sulle aree affette;
  • Utilizzare unguenti emollienti;

Laddove invece il problema è orale, risultano opportuno:

  • Abolire il consumo di nicotina;
  • Abbassare oppure ridurre l’abbeveraggio di bevande alcoliche;
  • Ovviare la somministrazione di cibi acidognoli e piccanti, causa dell’irritazione della mucosa orale;
  • Trattare la pulizia della cavità orale, ovviando l’utilizzo di dentifrici schiumogeni;
  • Ovviare l’utilizzo di collutori a base di alcol;

Diagnosi

Lo specialista solitamente intercetta la problematicità a seguito della visione del problema ed in base alle sintomatologie che il soggetto espelle nel corso della visita.

Tuttavia, spesso risulta opportuno svolgere una biopsia con incisione al fine di attestare la prognosi ed ovviare il movente differente.

Nel corso di tale trattamento, lo specialista della dermatologia utilizza un apparecchio tondo al fine di eliminare un ridotto quantitativo cutaneo di all’incirca 6 mm.

L’operazione prevede un’anestesia localizzata con conseguente chiusura mediante punti.

Tuttavia, spesso si richiedono ulteriori test al fine di percepire le problematicità connesse al lichen planus.

Successivamente alla prognosi, si ricorre al test per l’epatite C.

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