Tumori della testa e del collo: uno sguardo d’insieme

Tumori della testa e del collo: che cosa si conosce? Più della metà della popolazione non sa quali siano i ‘tumori della testa e del collo’ e solo pochi sanno che anche i virus, nello specifico il Papilloma Virus Umano – HPV, possono causarne l’insorgenza

La scarsa informazione è spesso responsabile del frequente ritardo nella diagnosi e conseguentemente nel trattamento di questo importante gruppo di patologie tumorali.

I tumori della testa e del collo sono difficili da curare quando diagnosticati in uno stadio avanzato o quando la malattia si è diffusa ad altri organi.

Che cosa sono i tumori della testa e del collo?

Con il termine ‘tumori della testa e del collo’ si intende il cancro che colpisce la bocca, la lingua, le gengive, la faringe, la laringe, il naso, i seni paranasali e le ghiandole salivari.

L’organo che viene colpito più frequentemente è la laringe, seguito da cavo orale e faringe.

All’interno di ogni singolo organo è importante conoscere accuratamente la localizzazione precisa del tumore (ad esempio: la faringe si divide in rinofaringe, orofaringe o ipofaringe) per capire la gravità della malattia.

La definizione della terapia più corretta viene decisa da un gruppo di medici esperti in diverse specialità, che includono il chirurgo otorinolaringoiatra, il radioterapista e l’oncologo.

Tumori della testa e del collo, dati epidemiologici

Si stima che in Europa i casi di tumore della testa e del collo siano circa 140.000 e oltre 65.000 decessi ogni anno sono legati a questa patologia 1;

In Italia ogni anno si registrano circa 10.432 nuovi casi tra gli uomini e 1.980 tra le donne 2;

I tumori della testa e del collo rappresentano la quinta neoplasia più diffusa in Italia e la stima dei pazienti colpiti da questa neoplasia è di circa 106.727 3;

Il Nord Italia è la zona in cui i tumori della testa e del collo sono maggiormente diffusi, con una prevalenza nell’area del Nord Est 4;

Nel periodo 1998-2002 i tumori della testa e del collo hanno rappresentato il 4,1% di tutte le neoplasie tra gli uomini e l’1,1% tra le donne 2;

Nelle donne l’incidenza è in crescita, legata ad un aumento dei tumori della cavità orale e della faringe.

Quali sono i principali fattori di rischio?

  • Uso del tabacco (sigarette, sigari, pipa, tabacco da masticare, tabacco da fiuto) – rappresenta il maggiore e più importante fattore di rischio.

Si calcola che l’85% dei casi di tumori di questo tipo siano correlati al tabacco;

  • Assunzione frequente di elevate quantità d’alcool – segue il fumo, per importanza.

Da solo sembra aumentare di 5-11 volte il rischio.

  • L’associazione tra fumo ed alcool aumenta ulteriormente il rischio;
  • Marijuana;
  • Fumo passivo, polveri di asbesto, sostanze chimiche di vario genere;
  • Dieta povera in vitamine del gruppo A e B;
  • Scarsa e non corretta igiene orale specie in soggetti portatori di protesi dentarie;
  • Esposizione papilloma virus umano (HPV) – questa infezione è attualmente considerata molto importante nella genesi di alcune di queste malattie (specie quelle dell’orofaringe e della bocca). Lo stesso virus è responsabile dei tumori al collo dell’utero e si ritiene che l’infezione si diffonda tramite rapporti sessuali;
  • Virus di Epstein Barr è associato ai tumori del rinofaringe.

L’importanza della diagnosi precoce

Riconoscere i sintomi e diagnosticare i tumori della testa e del collo in fase precoce offre ai pazienti una speranza di guarigione che supera il 90%.

Ove possibile, questi tumori vengono trattati con la chirurgia ma spesso vi è il pericolo di interventi demolitivi e invasivi, poiché la malattia è diagnosticata in fase avanzata in 9 casi su 10.

L’intervento precoce, che offre maggiori possibilità di ricorso alla chirurgia meno invasiva, consente di preservare la funzionalità della parte colpita dal tumore.

Quali sono le principali tecniche diagnostiche per i tumori della testa e del collo?

La diagnosi precoce di queste malattie si basa sul riconoscimento dei sintomi iniziali e su un’approfondita visita medica, come ad esempio l’esplorazione del cavo orale.

Successivamente, per poter eseguire una diagnosi esatta è necessario effettuare una biopsia e utilizzare indagini strumentali come la fibroscopia, esame endoscopico nel corso del quale è spesso possibile visualizzare il tumore e la sua estensione.

Come si riconoscono i sintomi?

I tumori della testa e del collo sono di lento accrescimento nelle fasi iniziali e ciò vuol dire che i sintomi iniziali possono essere lievi e aspecifici.

Questo può causare ritardo nella diagnosi.

Sintomi comuni della malattia, ma che non devono allarmare in quanto riscontrabili anche in patologie più frequenti e meno gravi, sono ad esempio:

  • ulcera in bocca;
  • debolezza, anoressia e dimagrimento da malnutrizione dovuta alla difficoltà a deglutire;
  • emissione di sangue dalla bocca o dalle vie respiratorie;
  • mal d’orecchie;
  • deglutizione dolorosa;
  • comparsa di gonfiore nella regione del collo.

La sintomatologia può anche assumere caratteristiche dipendenti dalla sede di origine della malattia:

  • nei tumori della laringe inizialmente si possono verificare alterazioni della voce; in seguito, la deglutizione diventa difficile e/o dolorosa;
  • nei tumori della faringe si può avere una sensazione di corpo estraneo o dolore alla gola, difficoltà di deglutire, alitosi, voce nasale ed eccessiva produzione di saliva. Molti possono sentire dei noduli sul collo (linfonodi ingranditi). Se il tumore è localizzato alla base del naso, altri sintomi possono essere disturbi uditivi come calo dell’udito, ronzii, fischi, sensazione di orecchio tappato, episodi ripetuti e recidivanti di otite, abbondanti secrezioni nasali, emorragia dal naso. Nelle forme avanzate, si possono presentare mal di testa, perdita dell’olfatto, ridotta visione e visione sdoppiata;
  • nei tumori della bocca i sintomi iniziali sono lievi come piccole vesciche dolorose, ulcere o ferite che non guariscono, difficoltà nei movimenti della lingua fino all’impossibilità ad aprire la bocca nelle forme più avanzate;
  • nei tumori dei seni paranasali compare spesso l’ostruzione nasale, abbondanti secrezioni nasali ed emorragia dal naso. Dolore, alterazioni della sensibilità del volto, disturbi visivi e deviazione della lingua sono tutti sintomi di malattia avanzata.

Risulta, dunque, importante riconoscere i sintomi apparentemente aspecifici, specie quando presenti in soggetti a rischio per lo sviluppo di tumori testa-collo.

In presenza di uno o più di questi sintomi che non si risolvono in breve tempo, è bene rivolgersi al proprio medico o ad uno specialista.

La multidisciplinarietà

Spesso, i pazienti ricevono una combinazione di modalità differenti di trattamenti ed è per questo fondamentale un approccio di tipo multidisciplinare.

Si intende per approccio multidisciplinare, un approccio che coinvolge più specialisti come il chirurgo, il medico oncologo e il radioterapista che collaborano per il raggiungimento del miglior risultato terapeutico.

Nei tumori della testa e del collo, dovrebbero far parte di questo gruppo di specialisti anche il nutrizionista, il riabilitatore (logopedista), il terapista del dolore, il dentista, lo psicologo e l’assistente sociale 5.

È stato dimostrato come l’approccio multidisciplinare sia diventato una necessità ineluttabile, in quanto può contribuire ad una maggiore sopravvivenza e ad un significativo miglioramento della qualità di vita dei pazienti colpiti da da tumore della testa e del collo.

Tumori della testa e del collo, le terapie

In questa neoplasia, esistono diverse terapie che possono essere impiegate singolarmente o insieme.

Diversi fattori incidono sulla scelta della terapia più appropriata, tra i quali:

  • la sede in cui è situato il tumore;
  • l’estensione del tumore;
  • la rapidità con cui si è diffuso;
  • le condizioni di salute generale;
  • i risultati estetici e funzionali;
  • la preferenza del paziente 5.

Le opzioni di trattamento includono:

La chirurgia

I pazienti con una patologia localizzata che non si è diffusa, possono essere sottoposti ad un intervento chirurgico del tumore. L’intervento chirurgico può essere seguito dalla radioterapia.

La radioterapia

I pazienti con tumori localmente avanzati e che non possono essere operati, possono ricevere Radioterapia da sola, radioterapia in combinazione con un anticorpo monoclonale o radioterapia in combinazione con chemioterapia.

La combinazione di radioterapia in combinazione con anticorpo monoclonale è efficace quanto la combinazione di radio e chemioterapia, ma è associata ad una minor tossicità.

La chemioterapia

La chemioterapia può essere usata nei pazienti sottoposti a chirurgia sia prima della procedura chirurgica – quando il tumore è vasto o per ridurne la dimensione o il numero di metastasi – sia dopo la chirurgia per impedire le recidive.

Negli stadi avanzati (metastatici), la chemioterapia è usata in combinazione con un anticorpo monoclonale per ridurre la massa tumorale, alleviare i sintomi e il dolore e per allungare la sopravvivenza 6.

La terapia mirata

Negli ultimi anni, un anticorpo monoclonale, indirizzato a colpire il recettore del fattore di crescita epidermico, ha contribuito a migliorare il trattamento di queste patologie.

Questo anticorpo monoclonale si attacca specificamente alle cellule tumorali e agisce interferendo con quelle particolari molecole che sono necessarie alla crescita del tumore e alla sua proliferazione.

In questo modo contribuisce a ridurre le dimensioni del tumore, aumentando l’attesa di vita e apportando notevoli vantaggi alla qualità di vita dei pazienti, in quanto riduce l’impatto dei sintomi legati a questa patologia.

Bibliografia

GLOBOCAN (www.deep.iarc.fr, accessed May 2008)

AIRTUM, I tumori in Italia, Rapporto 2006

AIRTUM, I tumori in Italia, Rapporto 2010

Licitra L; Olmi P (2011) Tumori della testa e del collo. Integrazione terapeutica nella conservazione della funzione d’organo Springer

Fondazione AIOM, I tumori della testa e del collo

Cancer.net

Per approfondire:

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Fonte dell’articolo:

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