L'ambulanza ai tempi del coronavirus: il pensiero di un autista soccorritore

“Voi italiani se trovate una camera d'aria in mare, ci costruite una bicicletta”. Furono queste le parole che mi disse un anziano paziente alcuni anni fa, durante o transporte em ospedale.

Coronavirus e esperienze em ambulanza

L'uomo, affetto do tempo de uma malattia cronico degenerativa, si stava riferendo a quanto gli disse un soldato tedesco ai tempi del secondo conflitto mondiale. Le sue parole mi sono rimaste impressionar e in questo moment storico per la diffusione del coronavírus ritengo possano essere quanto mai cotruttive for non abattersi.

Coronavírus e decreti Conte

O decreto emanado do Presidente do Consiglio dei Ministri tem um ancor di mais ristretto il numero de esercizi publici che possono tenere aperto. Da ieri non possiamo più prendere il caffè al bar, né andare al rTPS, e troveremo aperti solamente negozi per la vendita di generi di prima necessità. Una decisione drastica, per certi versi inaspettata, che deve far riflettere e non abbattere. Em questi giorni ho ascoltato in silenzio le parole di molte persone, da quelle dei vari biker che con la bella stagione devono tenere la loro moto na garagem, uma quelle dei giovani che nel prossimo fim de semana non avranno un luogo pomba ritrovarsi alla sera ed è proprio in questo contesto che penso che sia giusto “costruire una bicicletta da una camera d'aria”.

Fermarsi e pensar não solo ai lati negativi, ma a quelli positivi, porque só assim riusciremo ad uscirne.

Cosa ho riscoperto in questi giorni

Ho riscoperto quanto sia importante o contatto umano com a pessoa que está malate e che hanno paura di avere preso il Covid-19, che hanno paura e al quale é necessário tentare di regalare un sorriso, spiegando loro che il coronavirus non é l'unica malattia al mondo. Ho sempre pensato che il contatto con il paziente sia un qualcosa che va al di sopra del ruolo rivestito, al quale dobbiamo comunque sempre attenerci. Anche per chi fa un lavoro non riconosciuto, ma su questo non è il momento di parlarne ora: adesso dobbiamo essere uniti ancor di più e pensare ai malati.

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