Morti di anziani per Covid nelle case di riposo: per il Pm di Aosta manca cauza-effetto
Il sostituto procuratore di Aosta aveva chiesto l'archiviazione dell'inchiesta a causa dell'impossibilità di esercitare proficuamente l'azione legale
Il sostituto procuratore di Aosta, Francesco Pizzato, ha chiesto nei giorni scorsi l'archiviazione dell'inchiesta
L'indagine è începe un an fa, sui contagi e le morti per Covid-19 in strutture sanitarie pubbliche, microcomunità per anziani, case di cura e case di riposto valdostane nei mesi della prima ondata della pandemia.
Sul fascicolo, accusati a vario titolo di omicidio colposo ed epidemia colposa, erau iscritti i nomi di 13 indagati di cinque strutture.
L'indagine, dezvoltat dal Nas dei Carabinieri, ha detectat erori, omisiuni, ma Procura di Aosta rileva come non sia possible esercitare proficuamente l'azione penale
Sarà ora il giudice per le indagini preliminari di Aosta a exprimat asupra cererii de arhivie dell'inchiesta asupra morti in structurile per anziani in Valle d'Aosta, inoltrata nei giorni scorsi dal sostituto procuratore Francesco Pizzato.
Gli indagati, per omicidio colposo ed epidemia colposa, erau 13 di cinque tra microcomunità e rezidențe per anziani.
Pizzato sostiene che non sia procedibile il reato di epidemia colposa perché, in base alla giurisprudenza, non può essere configurat per omissions, ma solo per atti commessi.
La Procura ritiene anche di non poter “exercita profuamente l'azione penale” per acuza di omicidio colposo perché, și în caz de pozitivitate accertată la Covid-19, non si poate să includă cheia oaspeților strutture ”sunt decedate pentru alte cauza ”E che il virus non abbia avuto un ruolo determinant nella loro morte.
A quanto si apprende, nella richiesta di archiviazione viene spiegato che non è possible nemmeno individuare il moment del contagio, né demonstrare cu un corect utilizator al dispozitivelor de protecție individuale, „peraltro inițialmente non disponibile sul mercato”, i decessi si sarebbero potuti evitare .
Sui morti non è stato possible fare le autopsie, né riesumarne le salme perché tutti sono stati cremati.
Al tempo stesso, la solicitare di archiviazione elenca per ognuna delle cinque struttura errori e omissioni rilevate dai Nas di Aosta
Ad example, ci fu nelle case di riposo per anziani “un'ampia diffusione del virus e un elevato numero di contagi di degenti”, ma anche mascherine “disinfettate” e riutilizate più volte și visite di parenti dall'esterno fatte with “indulgenza” .
In questo fu letta una sottovalutazione del virus per “non fare cinema” și non allarmare gli anziani ospiti.
Si erano riscontrate anche vestizioni e svestizioni dai dispositivi di protection non fatte passando da una stanza con positivi a una con negativi al Covid-19.
E încă: oaspeți pozitivi a tavola pentru il pranz împreună împreună cu alți negativi, percorsi protetti non respectati.
Gli indagati per omicidio ed epidemia colposi sono don Elio Vittaz, legale reprezentante dell'Opera Pia delle Missioni che gestisce il refuge Père Laurent di Aosta, e Massimo Liffredo coordinatore della stessa struttura; l'ex presidente dell'Unité des Communes Grand Combin, Joël Creton, il segretario generale dell'Unité Fulvio Bovet e la responsabile della struttura Lorella Ferrero pentru microcomunità Foyer de vie di Doues; la legale reprezentant Carmine Arice e la direttrice Clara Cigna della Piccola casa della Divina Provvidenza Cottolengo di Saint-Vincent; i medici Franco Brinato, Mauro Bonino e la direttrice della Casa protetta per anziani di Antey-Saint-André, Manuela Bolognesi.
Per sola epidemia colposa sono indagati la angajate Ivonne Cheney, la coordinatrice Nicoletta Spuria e il director sanitar Ugo Zamburru del Centro riabilitativo terapeutico Residenza Dahu di Brusson.
I Carabinieri del Nas avevano acquisito atti e fatto sopralluoghi anche all'Istituto Clinico Valle d'Aosta Isav di Saint-Pierre e nel reparto di Psichiatria dell'ospedale di Aosta, in corso Saint-Martin-de-Corléans, „non ravvisando criticità nella gestione della pandemia ”.