Zimbabwe, nuovo atto di forza del Presidente Mnangagwa: medici militari, o non potranno lavorare negli ospedali statali

Medici, se volete esercitare negli ospedali prima dovete esserlo nell'esercito. Volenti o nolenti. Il Zimbabwe del Presidente Emmerson Mnangagwa si sta contraddistinguendo per azioni davvero deprecabili e da condannare.

Un'ondata di proteste dei cittadini è stata repressa cu violenta della forza, la gestione della crisi del COVID-19 ha avuto meno energia și capacitatea care in alți luoghi dell'Africa, activitățile politice și giornalisti sunt stati accusati de mediu complotat pentru la rimozione incostituzionale del governo ed incarcerati.

Ed infine questa ultima, brillante (è ironico) inițiativa, quella intrapresa dal vicepresidente Chiwenga: arruolare i medici neolaureati nell'esercito.

ZIMBABWE, MEDICI NEOLAUREATI USATI PER IMPEDIRE SCIOPERO DI MEDICI OSPEDALIERI

Constantino Chiwenga, che da poco è anche Ministro della Salute, ha ordinato che i neolaureati in Medicina sunt reclutati in esercito. Se si rifiutano non potranno lavorare negli ospedali statali.

Circa 230 studenti di medicina hanno superato gli esami finals e dovevano essere inviati agli ospedali publici come Junior Resident Medical Officers (JRMO) pentru tre ani de formare pe munca prima di poter aprire gli ambulatori.

Ai sindacati dello Zimbabwe è fin troppo chiaro obiectiv: smorzare sul nascere orice tentativ di sciopero da parte dei medici della pubblica sanità.

Negli ospedali i dottori stanno lottando contro la carenza di medicinali, che giungono i corsia essenzialmente in virtù di donatii da soggetti occidentali.

MEDICI NELLO ZIMBABWE, LE MOTIVAZIONI DELLE PROTESTE

I 2.000 giovani medici dello Zimbabwe hanno scioperato due volte ultim ultim 12 months denunciando salari fino a 9.450 Z $ (115 $) al mese.

Molti sono pronti a partire dopo aver trovato lavori meglio retribuiti nella regione e all'estero.

A raccontare quanto sta accadendo è Mons. Raymond Tapiwa Mupandasekwa, Vescovo di Chinhoyi, che affida all'agenzia stampa delle Pontificie Opere Missionarie, la Fides, un report piuttosto esaustivo.

Le dichiarazioni del Vescovo di Chinhovy, del resto, si inserează în scia della pubblicare del 14 august, con la quale la Conferenza Episcopale dello Zimbabwe della Lettera pastorale “La marcia non è finita”, with the quale i presuli africani richiamavano il governo ad assumersi le responsabilità di una crisi economica e sanitaria aggravata da COVID-19, ea cessare la brutale e violenta repressione del dissenso.

PER APROFONDARE:

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FONTE DELL'ARTICOLO:

AGENZIA FIDES

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