Coronavirus, Miccio (Emergency): “Così dopo ebola salviamo vite a Bergamo” | Emergency Live

Coronavirus, Miccio (Khẩn cấp): “Così dopo ebola salviamo vite a Bergamo”

da Cuộc sống khẩn cấp il 28 tháng 2020, XNUMX

“Il coronavirus ci ha dimostrato che davvero non esistono confini” scandisce Rossella Miccio, una vita in giro per il mondo, dall'Afghanistan al Sudan. Qua Skype, questa volta, risponde pero 'dall'Italia: dal reparto di terapia intensiva gestito da Báo chí khẩn cấp il presidio ospedaliero del Papa Giovanni XXIII alla Fiera di Bergamo.

CORONAVIRUS, KHẨN CẤP AL SERVIZIO DEI CITTADINI DI BERGAMO:

Nella struttura, aperta nei giorni del nuovo coronavirus, operano 40 tra medici, invmieri, Oss, fisioterapisti, tecnici di laboratorio e di radiologia, molti dei đủ điều kiện gia 'trong prima fila nella lotta control Ebola ở Châu Phi o al lavoro ở Paesi attraversati armati.

Miccio, una vita in collrazione, dal 2000 con Khẩn cấp, prima come co-direttrice dei programmi umanitari e poi come Presidente, in Meo la nascita a Khartoum del Centro Salam di cardiochirurgia, ha appena parlato con un paziente di Covid-19.

CORONAVIRUS, INTERVISTA A ROSSELLA MICCIO (KHẨN CẤP):

“Mi ha detto: 'Chi l'avrebbe mai immaginato, Khẩn cấp ở ospedale a Bergamo'”.

Invece e 'andata proprio cosi'.

"E non e 'affatto strano", sottolinea trong un'intervista con Oltremare, tạp chí web il dell'Agenzia italiana per la collrazione allo sviluppo (Aics): "L'esperienza che abbiamo maturato ở tanti anni, ở Afghanistan o ở Sierra Leone , con i protocolli messi a punto con ebola e la gestione degli ospedali a 360 gradi, sono st il punto di partenza per il nostro impegno qui adesso ”.

La prima domanda, nell'intervista, riguarda lallaborazione circleolare, definita come aiuto che torna anche indetro e fa Bene a tutti, sull'esempio di quanto accaduto con tôi protocolli messi a punto control ebola.

KHẨN CẤP: NELLA PANDEMIA DA CORONAVIRUS DIMOSTRATO CHE DAVVERO NON ESISTONO CONFINI

“Nel momento del bisogno, anzitutto sul piano della salute, davanti alle malattie, siamo tutti uguali” xúc xắc Miccio.

“Il virus ci ha Mostrato che davvero non esistono confini.

L'esperienza maturata ở tanti anni, dalla Sierra Leone al Sudan e all'Afghanistan, e 'stata fondamentale ở queste settimane.

Siamo contenti di aver potuto dám bỏ đóng góp ở Lombardia, una regione davvero molto colpita dall'epidemia ”.

La Presidente di khẩn cấp sottolinea l'importanza dell'esperienza a Bergamo.

“I colleghi del posto ci dicevano che qui una cosa cosi 'non la ricordava nessuno" racconta Miccio.

“Ha chiuso perfino la trattoria storica goneno alla Fiera dove e 'stato realizzato questo ospedale: era rimasta aperta anche durante la Secondaitiara mondiale”.

Secondo la Presidente, d'altra parte, "essere riusciti a ticket un pezzetto di strada insieme con questa comunita 'e mettere a disposizione cio' che abbiamo imparato in tanti anni di lavoro in sistemiari molto piu 'fragili del nostro, d'altra parte, e 'stato un impegno importante anche per khẩn cấp ”.

La Premessa e 'che il Covid-19 non e' uguale a ebola. “E anche la risposta in terminiosystemari non e 'un semplice copia-Inclla" sottolinea Miccio.

“Per dám ora una risposta efficace ed performancee e 'stato fatto un lavoro di ripensamento e di adattamento delle linee Guida e dei protocolli messi a punto anni fa in Sierra Leone”.

Ma che cosa e 'stato ripreso nello specifico di quella esperienza e messo a servizio del sistemanitiario italiano?

“Una delle prime cose che avevano createo tantissimi problemmi durante ebola e poi anche qui in Italia sono state la Scara sicurezza e protezione degli operatorinitiari” risponde Miccio.

“Trong Sierra Leone eravamo riusciti non solo a gestire do centri specializzati, una dei Qual l'unico in tutta l'Africa mysidentale con la terapia intensiva per il trattamento dei malati del virus, ma anche a garantire la funzionalita 'di un ospedale che fa chirurgia di urgenza e pediatria mentre tutti gli altri chiudevano perche 'medici e invmieri si ammalavano.

Quell'impostazione e quei protocolli di prevenzione e controlllo delle lowzioni sono statin un punto di partenza per la risposta ở Italia, con aggiustamenti ma anche con similitudini importanti ”.

COVID-19, LA FIGURA DELL 'VỆ SINH VỆ SINH:

La Presidente di Emergency fa riferimento a una nuova figura Introductionotta a Bergamo, che ở Sierra leone si chiama 'vệ sinh' ed e 'il responseabile delle procedure di Controlllo dell'infezione.

“Non deve essere needariamente ne 'un medico ne' un invmiere bensi 'una persona formata con il compito di verifyficare che tutti tôi comportamenti di chi si muove in una struttura dove c'e' un virus siano corretti e seguano i protocolli" xúc xắc Miccio .

“Questa figura in Italia non esiste ma siamo riusciti lo stesso a trovare volontari, ad esempio tanti dentisti che non stavano lavorando, che hanno Decisiono di impegnarsi e sono st coinvolti nella struttura di Bergamo”.

Nell'intervista sono passati in rassegna i punti chiave dei protocolli anti-Covid.

“Anzitutto e 'fondamentale la Capita' di gestire e Organizare a 360 gradi i flussi ospedalieri" sottolinea Miccio.

“Una delle differencenze tra ebola e Covid-19 e 'che ebola aveva sintomi-sentinella molto chiari: se hai la febbre e' un primo sintomo; ti cô lập e ti faccio il thử nghiệm. Con il nuovo coronavirus invece questo non e 'Possibile: tanti pazienti sono Posvi pur essendo asintomatici ”.

L'impostazione che si sarebbe cercato di dám e 'coi chừng tutti nell'ospedale đến sở hữu thể portatori incapevoli del Covid, innalzando le protezioni allivelo massimo.

“Abbiamo aggiunto postazioni per il lavaggio delle mani e fatto si 'che i percorsi per il' pulito 'e per lo' sporco 'non si incrocino mai" xúc xắc Miccio.

“Anche attraverso il modo in cui si e 'vestiti Idifichiamo le persone che hanno accesso alla zona gialla, rossa o verde: bisogna evitare quella che viene chiamata nhiễm chéo”.