Terremoto in Siria e Turchia, la voce dei soccorritori italiani: il racconto della dott.ssa Montemerani (SIMEU)

da cristiano antonino il 14 de febrero de 2023

Siria y Turchia devastate da un terremoto le cui vittime sono ormai 41 mila, soccorritori italiani che, grazie a SIMEU, raccontano lo escenario di inaudita gravità nel quale versano i due paesi

Nelle righe sotto, il racconto della dottoressa Sara Montemerani, Medico di Medicina d'Emergenza Urgenza presso il Dipartimento d'Emergenza del San Donato di Arezzo e associata SIMEU, in questi giorni all'opera in Turchia

Un'attività, la sua, che in Italia si gasta sia en ambito intra che extraospedaliero. La dottoressa Montemerani fa parte del equipo USAR Toscana

Soccorrere en Turchia, l'intervista di SIMEU

¿Dove vi trovate a prestare il vostro servizio ora?

Siamo ad Antiochia nella rivincita di Hatay (Turquía)

¿Cuál es la situación general?

La situazione è drammatica. Una ciudad devastada.

Giungono immagini strazianti di bambini.

Purtroppo troviamo molti bambini deceduti. Soltanto alcuni feriti.

dopo quanti giorni finisce la speranza di trovare gente ancora viva sotto le macerie?

Normalmente entro qualche giorno è improbable trovare sopravvissuti sotto le macerie.

Ci sono però state esperienze passate che hanno dimostrato che in realtà il tasso di sopravvivenza può essere maggiore del prevedibile anche a distanza di tempo.

Pertanto la esperanza rimane viva.

¿Qué son los mayores difíciles con los que se enfrentan a los médicos y los enfermos?

In una missione all'estero sicuramente la barriera lingüística e l'organizzazione sanitaria locale.

cosa manca principalmente? ¿Cibo? Acqua? Atrezzo? ¿Medicinali?

Essendo un equipo organizzato anche per lavorare in missione all'estero è previsto una dotazione di rifornimenti di base.

Naturalmente, los primeros días de inserción rimangono comunque impegnativi e difficili perché mancano anche le risorse del territorio locale.

C'è un rischio di infezioni?

Il rischio di infezioni aumenta progresivamente nei giorni successivi al disastro.

Le prossime settimane saranno impegnative anche su questo fronte.

Voi vengo estado? Come vi sentite?

Al momento cerco di concentrarmi sull'obbiettivo di partenza: cercare di supportare la popolazione locale recuperando con i vigili più persone possibili dalle macerie.

Paura e impotenza rimangono presenti ma al momento non possono avere il sopravvento perché c'è la necessità di essere attivi al 100% per la popolazione.