Camere iperbariche da alta quota per curare l'edema cerebrale

Occorre scalare l 'Everest per rischiare l'edema cerebrale da alta quota?

Da medico e soccorritore en el ambiente ostile montano mi sono chiesto se questa patologia fosse realmente necessaria da inserire tra quelle da saper gestire nella realtà italiana o europea… Ciò che si scopre revisionando un po 'la letteratura stupisce molto!

Infatti, il primo dato da ricordare è che l'edema cerebrale da alta quota (HACE) si può avere in soggetti non acclimatati, già dai 3000 metri di altitudine. Per questo non è da sottovalutare nelle nostre realtà montane, semper più battute da numerosi escursionisti (non semper ben preparati!).

Ovviamente l'incidenza di questa attazione che, come vedremo, può essere mortale (se non trattata) aumenta con l'incremento alttimetrico. Già nel 1976 Hackett rilevò un'incidenza dell'1% nei excursionistas en Nepal che effettuavano escursioni tra i 4200 e 5500 metri. Molti altri studi successivi hanno confermato l'alta incidenza della patologia al crescere della quota di escursione.

L'HACE va inquadrata all'interno delle patologie aguda da alta montagna (Enfermedad de montaña aguda - AMS), correlate tutte con l'esposizione del soggetto all'alta quota.

Sintomatologia: la cefalea, la pérdida del apetito, la náusea ed il vómitos sono i primi segni che caratterizzano la presenza dell'HACE. Spesso gli escursionisti diventano irritabili, chiedono di essere lasciati soli (segno assolutamente inconfondibile) ed il loro comportamento può diventare bizzarro. La loro performance sportiva decrece dramáticamente. Se non trattati i segni evolvono inesorabilmente verso la comparsa di atassia, alucinazioni, severa iperpiressia, sino all'alterazione dello stato di coscienza.

Lo step sucesivo è lo stato di coma che, se il paziente non viene trattato, può evolvere verso la morte anche nello stretch giro di poche ore o in un giorno. Sono anche riportati casi di alterazioni di stato di coscienza permanentei, oltre a quadri di demenza post-HACE.

tratamiento:

il principal trattamento è condurre il paziente ad una quota altimetrica più bassa ed il più rapidamente possibile dall'inizio dei sintomi! Il ritardare tale scelta può rapidamente peggiorare la sintomatologia.

Il desametasone è stato dimostrato avere beneficio. Uno estudio en doppio cieco condotto da Ferrazzini dimostrò un'efficacia dello steroide en pazienti vittima di HACE. Il dosaggio consigliato è di 8 mg inizialmente e di 4 mg sucesivamente, ogni 6 ore. Il desametasona sembra migliorare i sintomi ma non le alterazioni riscontrabili con test diagnostici di images e di diagnostica emato-chimica.

Alcuni autori hanno suggerito l'impiego i diuretici ma attualmente non vi sono indicazioni al loro impiego in prehospital.

L'impiego dell 'oxigenoterapia può essere effettuato durante le fasi iniziali del soccorso, anche se non sembra correlarsi ad un miglioramento dell'outcome.

Negli ultimi anni si è diffuso l'impiego delle “camere iperbariche portatili” (bolsa hiperbárica portátil - bolsa Gamow)

Il suo impiego nell'edema cerebrale è poco documentato tuttavia è ragionevole impiegarla se non si può realizzare una rapida discesa di quota (ad esempio per condizioni meteo avverse). Il razionale sta nel creare un ambiente virtuale con una pressione ambientale maggiore rispetto all'ambiente esterno. Insufflando aria nella Gamow bag si può raggiungere una pressione ambientale paragonabile a 1000 metri di altitudine.

Camere iperbariche, cenni di fisiopatologia:

l'ipossia legata all'alta quota sembra indurre aumento della permeabilità microvascolare. L'edema intracellulare deriva dall'alterazione di funzionamento delle pompe ioniche celli con conseguente aumento del sodio intracellulare e conseguente rigonfiamento cellulare. Secondo teorie più recenti l'esposizione all 'hipoxia indotta dall'alta quota determinerebbe un edema vasogenico che conduce ad uno stato di ipertensione endocranica. L'edema vasogenico sarebbe più facilmente presente en alcune aree cerebrali come il corpo calloso. L'edema vasogenico determina un danno endoteliale nel microcircolo. Qualora si verifichi un danno cerebrale con microsanguinamenti locali e necrosi di tessuto cerebrale si avranno sequele neurologiche permanentei (sono descritti casi di demenza post-HACE).

Camere iperbariche, conclusión:

l'edema cerebrale da alta quota non va sottovalutato anche alle nostre latitudini. Semper più escursionisti, con diversos grados de preparación y condizioni cliniche di base, si avvicinano all'alta montagna. Anche cita intorno ai 3000 metri sono infatti potenzialmente dannose in soggetti predisposti. Al comparire dei primi sintomi è needario portare il paziente a quote più basse, somministrando rapidamente desametasone.

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