ABCDE nel trauma

Premisa

Il trauma rappresenta la principal causa di morte nei soggetti in età compresa tra 1 e 40 anni ed è spesso associato a lesioni invalidanti. In considerazione del fatto che esso non è una malattia, la migliore cura è la prevenzione.

L'elemento che incide maggiormente sulla prognosi dei soggetti traumatizzati è senz'altro il "fattore tempo":

minore è il tempo impiegato tra l'evento acuto ed il primo trattamento, maggiore è la probabilità di sopravvivenza con minori esiti invalidanti del soggetto coinvolto.

L'altro elemento significativo è rappresentato dalla competenza dell'equipe di soccorso: le morti evitabili sono quelle che si verificano non per la gravità delle lesioni riportate ma per l'inadeguatezza delle cure ricevute.

Le morti per trauma seguono una curva trimodale:

la maggior parte dei traumatizzati muore nei primi minuti dopo l'evento per la gravità delle lesioni riportate

un 30% circa muore a distanza di qualche ora (la causa più frequente è l 'hemorragia)

e un 20% circa muore a distanza di alcune settimane por complicanze tardive.

Dopo quanto detto, l'importanza della "Golden Hour" è quanto mai attuale ed auspicabile. La precocità delle cure ricevute subito dopo il trauma insieme all'apropiadozza delle stesse condizionano notevolmente la prognosi dei soggetti infortunati con minori sequele invalidanti.

Il soccorso al paziente traumatizzato si attua attractverso 5 fasi:

  1. l'allertamento, rappresentato dalla precocità nell'invio dei mezzi di soccorso
  2. il triaje, che presuppone l'individuazione dei soggetti che necessitano prioritariamente di cure instant rispetto ad altri individui coinvolti
  3. el trato preospedaliero
  4. la centralizzazione, cioè il luogo più idoneo alle cure, normalmente rappresentato dai DEA di II livello
  5. ed il trattamento intraospedaliero che è quello definitivo.

El tratamiento preospedaliero

Dopo aver considerato la dinamica dell'evento e la sicurezza del luogo, inizia la fase di valutazione primaria ed assistenza.

L'acronimo ABCDE rappresenta un metodo di facile memorizzazione per eseguire la valutazione del paziente traumatizzato.

Le lettere su indica, hanno un preciso significato cronologico di valutazione, con le quali s'intende:

A Aerovía

B Respiración

C Circulación

D Discapacidad

E Exposición.

Ogni valutazione è semper seguita da un'azione volta alla correzione dell'eventuale problema riscontrato.

Una vía aérea

La primera valoración de ese guire corresponde a la letra A.

Esta comprende:

1) l'approccio frontale al traumatizzato

2) el bloque manual del raquide cervical

3) el posicionamiento del collar cervical

4) l'ispezione delle vie aeree
L'approccio frontale al traumatizzato ha il significato di evitare che la vittima compia movimenti di rotazione e flesso-estensione del capo; se fosse portatore di lesione latente del rachide cervicale, compiendo un movimento inconsulto, potrebbe slatentizzare una potenziale fractura amielica del rachide cervivale in una miélica con conseguenze molto più gravi.

Il blocco manuale del rachide cervicale assicura che il capo non possa compiere nessun movimento volontario e permette al soccorritore di posizionare il collare cervicale.

Il collare cervicale, da solo, non assicura la corretta inmovilización del rachide, pertanto è sempre necessario usar in associazione alla tavola spinee.

Assicurato il rachide cervicale, si passa all'ispezione delle vie aeree: si apre delicadamente la bocca alla ricerca di eventuali corpi estranei o alla presenza di materiale organico.

In entrambe le situazioni tutto ciò che viene reperito deve essere asportato, o manualmente o con l'ausilio dell'aspiratore in dotazione su qualunque mezzo di soccorso.

Valutato che la via aerea è libera, se la vittima non è cosciente, è necesario posizionare una cánula oro-faringea, en grado di mantenere pervia la via area stessa.
È oportuno ricordare che nel paziente traumatizzato, l'iperestensione del capo non va mai eseguita; questo non permette una corretta via area libera nella vittima non cosciente, che deve quindi essere mantenuta tramite questo presidio.

È comunque altrettanto vero, che la cannula di Guedel non va mai posizionata se la vittima è cosciente o comunque conservi i riflessi faringei.

Compiute tutte le valutazioni e le azioni correttive, nel corso della fase A si posiziona sul volto della vittima una maschera per ossigenoterapia dotata di "reservoir", e si fornisce O2 ad elevati flussi: 10-15 l / min. in modo da far respirare ossigeno in concentrazioni vicine al 100%.

Respiración

Completata la fase A, si pasa a la fase B che corrisponde alla valoración del respiro.

Por primera vez, es necesario etiquetar todos los ingredientes y recoger la carrera.

Esistono alcuni metodi di Approccio per questa valutazione. Il più semplice prevede di rilevare alcuni segni.

Yo segni sono rappresentati da:

1) l'espansione del torace

2) e dal colorito cutáneo.

L'espansione del torace può fornirci molte informazioni:

1) osservando el torace si può prendere directamente visione di ferite di superficie o di ferite penetranti

2) osservando la ritmicità del respiro ci si accorge che la vittima respira

3) può farci rilevare una eventuale asimmetricità dell'espansione durante l'atto respiratorio

4) può farci rilevare la presenza di un “lembo mobile” o “volet costale”.
In presenza di "volet costale" è semper necessario contrastare il "movimento paradosso" che si realizza durante gli atti respiraratori. Tale lesione è caratterizzata da una frattura su due lati della medesima costa e su più coste sul lato omolaterale. Il lembo di costa, svincolato dal rimanente corpo costale, si muove con movimento opposto agli atti respiratori. Ne risulta che durante l'inspirazione tale lembo rientra rispetto alla gabbia toracica che invece si espande e nell'espirazione avviene esattamente il contrario.
In presenza di ferite penetranti, se il corpo estraneo è ancora conficcato nel torace lo si lascia in sede. Se la ferita è invece aperta, è necessario medicarla con una garza larga in modo da coprire l'intera ferita chiudendola su tre lati; il quarto lato deve rimanere libero in modo che l'aria possa uscire, ma non possa entrare durante l'inspirazione.

Dopo la fase ispettiva del torace è necesario rilevare:

1) la frecuencia respiratoria

2) e la saturimetria mediante el saturimetro.
La frecuencia respiratoria si rileva appoggiando il palmo di una mano sul diafragma. Tale punto di repere permette di rilevare con exactzza la fase respiratoria sia nell'uomo che nella donna, in cui nel primo è principalmente diaframmatica, mentre nella donna è sostanzialmente toracica. La frecuencia respiratoria viene rilevata contando il numero di atti respiratori nell'unità di tempo. Gli atti respiraratori normali sono compresi tra 12 e 18 al minuto. Por frecuencia respiratoria superior a 18 atti al minuto si parla di tachipnea, mentre por frecuencia inferiori a 12 al minuto si parla di brachipnea. La saturimetria rilevata mediante l'utilizzo del saturimetro indica la percentuale di ossigeno legato all'emoglobina present nel sangue periferico.

E 'oportuno ricordare a questo proposito che i dati rilevati dal saturimetro non semper sono attenibili in quanto l'accuratezza dello strumento è condizionata da una serie di circostanze come la temperatura corporea, la presenza di smallto sulle unghie, il movimento ed altri fattori. In tale evenienza è necessario considerare attentamente il colorito cutaneo.

Se al momento della valorazione della fase B il traumatizzato non ha movimenti respiratori si mettono in atto le manovre di rianimazione cardiopolmonare.

C Circulación

La valoración de la búsqueda de fase prevee:

1) il rilievo del polso radiale, se non presente

2) el rilievo del polso carotideo

3) e il controllo delle emorragie esterne visibili di una certa entity.

Il rilevamento del polso radiale può fornire utili informazioni in quanto se presente la vittima ha sicuramente una pressione arteriosa superiore a 80 mmHg, ma questa valutazione può essere subdola e insidiosa. Se sono presenti emorragie visibili o ancora peggio non visibili, il traumatizzato può, nell'arco di qualche minuto, perdere completamente questo polso.

Apprezzare il polso radiale può fornirci un'altra utile informazione, cioè far capire se si apprezza una frequenza cardiaca elevata, diminuita o normale. A tal proposito è importante ricordare che la tachicardia è il primo segno di shock ipovolemico e pertanto non va mai sottovalutata.

Si non si apprezza il polso radiale o se esso scompare, è necesario rilevare il polso carotideo.

L'ultima valutazione della fase C è il controllo delle emorragie esterne visibili che vanno controllate con la semplice compresse della ferita stessa.

D Discapacidad

La valoración neurológica si se aplica con la escala de GCS (Escala de Coma de Glasgow)

Cuento scala prevede la valutazione dei seguenti parametri:

1) apertura de los ojos

2) risposta verbal

3) e risposta motoria.

La valutazione neurologica si esegue semper sul lato del corpo con minore compromissione.

E Exposición

L'esposizione del paziente prevede la completa rimozione degli indumenti, prevenendo nello stesso tempo l'infortunato dall'ipotermia.

L'esposizione permette di effettuare una rapida valutazione “testa-piedi”.

Si controlla il capo alla ricerca di ferite o cedimenti della teca; si controlla il collo alla ricerca di ferite penetranti; si ricontrolla il torace per assicurarsi che a ciò che è stato precedentemente riscontrato non si associ altra lesione importante; si ispeziona e si palpa l'addome; si controlla la stabilità del bacino ed infine si controllano gli arti inferiori.

In presenza di fratture agli arti è semper consigliabile eseguire l'immobilizzazione degli stessi mediante i presidi a depressione.

Terminata la valutazione primaria si procede alla completa immobilizzazione del traumatizzato su tavola spinale, posizionato con la manovra del "logroll". Si assicura il paziente con i cinghiaggi in dotazione e si trasborda sul mezzo di soccorso sul quale vengono rapidamente controllati i signos vitales. Dopo aver eseguito tale rapida valutazione, si contatta la Centrale Operativa del 118 alla quale viene fornito un codice di rientro e l'ospedale di destinazione, a meno di diversa istruzioni fornite dalla Centrale stessa.

Durante el percorso verso l'Ospedale si monitorizza costantemente l'infortunato rilevando in continuo i parametri vitali e lo si rivaluta fino all'arrivo en Pronto Soccorso.

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