Ruanda, il governo si muove per affrontare la carenza di ambulanze: in arrivo almeno 50 nuove autoambulanze
Ruanda, il Ministero della Salute ha deciso di analizzare e risolvere il problema della carenza e del funzionamento delle ambulanze nel paese dell’Africa centrale
Ambulanze in Ruanda, l’analisi del Ministero in seno alla discussione del Bilancio
Il dottor Tharcisse Mpunga, Ministro in carica dell’assistenza sanitaria primaria, ha dichiarato al quotidiano New Times di guardare con preoccupazione alla situazione legata agli interventi in emergenza con ambulanza.
In tutto il Ruanda, infatti, esistono solo 277 ambulanze.
Di queste 150 sono in buone condizioni, mentre 105 sono funzionanti ma in condizioni non ottimali, perché troppo vecchie.
In Ruanda il rapporto è di un’ambulanza ogni 45.715 cittadini.
“L’obiettivo nel piano strategico del settore sanitario [entro il 2024] è di avere un’ambulanza ogni 40.000 persone”, ha detto.
Patience Mazimpaka, coordinatrice degli operatori sanitari comunitari nel distretto di Karongi, ha detto che ci sono sei centri sanitari che indirizzano direttamente i pazienti al Kirinda Hospital nello stesso distretto per ulteriori cure, ma nessuno di loro ha un’ambulanza.
L’ospedale di Kirinda ha in questo momento due ambulanze.
“Se un paziente ha una condizione di emergenza come l’assunzione di acido e ha bisogno di cure urgenti in ospedale, il trattamento sarà ritardato nel caso in cui un’ambulanza si trovi a Kigali o Butare”, ha detto.
“Se una donna incinta è in travaglio ma non c’è un’ambulanza nelle vicinanze per portarla rapidamente in ospedale, potrebbe morire a causa dei ritardi nell’accesso all’assistenza sanitaria”, ha detto.
Al problema della carenza di ambulanze si accoppia quello dello stato di manutenzione delle strade di accesso agli ospedali: anch’esso verrà affrontato a breve per garantire da un lato la rapidità dell’intervento sanitario, dall’altro la buona condizione delle ambulanze nel medio e lungo periodo.
Ambulanze in aumento, il Ruanda mette a bilancio i fondi
Il ministro Mpunga ha affermato che il governo sta pianificando di raggiungere tale obiettivo in modi diversi, tra cui continuare la mobilitazione delle risorse attraverso diverse partnership al fine di acquisire una nuova flotta e migliorare la gestione delle ambulanze, nonché la graduale proprietà del Distretto nell’acquisizione di nuove ambulanze da collegare il divario e rinnovare la flotta.
“Attraverso diverse partnership, ci aspettiamo che quasi 50 ambulanze possano essere acquisite durante questo esercizio fiscale 2020-2021, ma il ministero continuerà a mobilitarsi”, ha affermato indicando che un’ambulanza costa tra Rwf65 milioni e Rwf70 milioni.
“È stato concordato con tutti i distretti di considerare di inserire le ambulanze nel budget annuale e nei contratti di prestazione, finora sono state acquistate 19 ambulanze [da 18 distretti] in questo quadro”, ha dichiarato.
Ambulanze private per il trasporto sanitario nelle aree rurali del Ruanda? Se ne discute
Durante l’udienza di bilancio 2020/2021, il Ministero della Salute ha detto ai legislatori che esiste una società privata che offrirà servizi di trasporto in ambulanza ai pazienti in Ruanda, a partire da 35 ambulanze dalla provincia occidentale.
A volte, quando i pazienti provenienti da aree remote vengono dimessi dagli ospedali, faticano a raggiungere la casa perché nessuna macchina fornisce servizi di trasporto lì o non possono permettersi il costo da soli, una situazione che rende necessario adottare il trasporto in ambulanza da e per gli ospedali.
Mpunga ha affermato che secondo le politiche del governo, i pazienti in condizioni critiche vengono indirizzati utilizzando le ambulanze, lo stesso vale anche per il contro-rinvio quando il paziente non è ancora stabile per utilizzare un altro mezzo di trasporto come il trasporto pubblico o privato.
Il pagamento del servizio di trasporto in ambulanza è coperto dall’assicurazione sanitaria comunitaria (CBHI) – Mutuelle de Santé.
Attualmente, la tariffa di un’ambulanza è Rwf400 (circa 34 centesimi di euro) al chilometro per i membri CBHI. Il paziente paga il 10 per cento mentre l’assicurazione sanitaria copre il 90 per cento.
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