Il futuro degli infermieri: supereroi assistiti dalla tecnologia

Infermieri, una professione in evoluzione. La carriera da infermiere è molto impegnativa ma anche molto appagante, poiché permette di fare la differenza nelle vite di molti pazienti

L’empatia, la premura e l’attenzione umana non potranno mai essere sostituite dalla tecnologia ma i nuovi sviluppi della tecnologia potranno presto sollevare gli infermieri dai compiti più monotoni e ripetitivi.

Gli infermieri svolgono un ampio ventaglio di compiti fondamentali che vanno da attività fondamentali in reparto o all’interno dei blocchi operatori a compiti di prevenzione e riabilitazione, fino ad attività di ricerca e di assistenza del malato a 360 gradi.

L’assistenza infermieristica è molto impegnativa ed è stimolante vedere come la tecnologia stia finalmente venendo in loro aiuto.

In questo articolo, esamineremo alcuni degli esempi tecnologici più promettenti.

1) Robot per aiutare gli infermieri a svolgere i compiti più monotoni

I robot potrebbero presto supportare gli infermieri in una varietà di compiti all’interno di una struttura medica.

Mansioni come il trasporto di dispositivi medici da A a B, sollevare pazienti costretti a letto, la gestione dei farmaci, la pulizia e l’accoglienza di pazienti e parenti in ospedale potranno essere interamente supportati da robot.

Due esempi di robot promettenti in ambito ospedaliero sono il robot TUG e il RoboCourier.

Entrambi sono in grado di trasportare facilmente macchine mediche, farmaci, campioni di laboratorio o altre forniture delicate e possono lavorare tutto il giorno, trasportando carrelli, bidoni, ecc.

Un utilizzo diffuso e consistente di questi due robot potrebbe concedere più tempo agli infermieri per fare ciò che sanno fare meglio: dedicarsi alla cura del paziente.

I progressi tecnologici con i robot in ambito medico sono sempre più frequenti. Alcuni robot possono aiutare gli infermieri a gestire pazienti in situazioni di stress.

RoBear è un robot a forma di orso che può sollevare e spostare i pazienti, aiutandoli a stare in piedi, metterli su una sedia a rotelle e girarli per prevenire le piaghe da decubito.

Inoltre, i robot fungono da compagni per coloro che si sentono soli o che soffrono di problemi di salute mentale.

A forma di cucciolo di foca, Paro è un dolce e coccoloso robot che può essere usato per combattere la tristezza o la solitudine e alleviare lo stress.

Ancora più grande e più socievole è Pepper, alto 1.2 metri, che attualmente lavora come receptionist in due ospedali belgi.

2) La telemedicina per far raggiungere gli infermieri le comunità isolate

I progressi tecnologici hanno permesso ai servizi di telemedicina di assistere i pazienti tramite consulenze telefoniche.

Specialmente se i pazienti sono ubicati in luoghi remoti, incapaci di lasciare la propria casa o con problemi di trasporto, la telemedicina si è rivelata essere uno strumento efficace per trattare malattie minori.

La telemedicina può essere usata in contesti di emergenza e apre alla possibilità all’inclusione di infermieri nelle consulenze fra medico e paziente.

Essa permette inoltre agli infermieri di monitorare la frequenza cardiaca, i livelli di ossigeno, la respirazione, la pressione sanguigna e altro nel paziente.

In situazioni non di emergenza, gli infermieri possono anche istruire i pazienti al telefono su come trattare una piccola ustione o medicare una ferita.

3) Infermieri nel futuro: usare la tecnologia per prelevare il sangue

I prelievi del sangue risultano spesso essere una sofferenza sia per il paziente che per l’infermiere.

Molti pazienti hanno paura degli aghi o dei flebotomi e può capitare che il personale medico abbia difficoltà a trovare la vena.

Recenti progressi nella robotica hanno portato ad innovazioni come Veebot per i prelievi di sangue e VeinView e AccuVein per la scansione delle vene.

Questi robot potranno fornire un supporto nei prelievi del sangue e in molti casi addirittura svolgere l’intero processo in meno di un minuto.

La ricerca ha mostrato una precisione dell’83% nel trovare la vena appropriata.

Questi scanner di vene portatili inoltre utilizzano la tecnologia della Realtà Aumentata o Augmented Reality (AR) per facilitare l’operazione ai pazienti e agli infermieri. AccuVein permette a medici ed infermieri di localizzare i capillari proiettando le vene del paziente sulla pelle tramite AR.

Questo metodo permette di individuare i vasi sanguigni molto più facilmente e avere una possibilità 3,5 maggiore di trovare la vena giusta al primo colpo.

Finora è stato utilizzato su oltre 10 milioni di pazienti.

Anche i paesi più bisognosi stanno beneficiando di questi progressi tramite l’introduzione sul mercato di versioni stampabili in 3D più economiche, progettate originariamente da Alex Stanciu, un ingegnere in ambito militare-automotive.

4) La stampa 3D per spiegare il complesso linguaggio medico

La stampa 3D in ambito medico si è rivelato uno strumento straordinario.

Essa viene già utilizzata per realizzare parti di protesi, modelli di organi, stecche per le dita, calchi personalizzati, biomateriali e persino per la produzione di alimenti.

La stampa 3D sta cambiando e potenziando il ruolo degli infermieri nella cura dei pazienti tramite la possibilità di avere accesso a strumenti nuovi.

Gli infermieri incaricati di spiegare le procedure mediche ai pazienti possono ad esempio migliorare questo processo con una replica identica delle parti del corpo o degli organi su cui il paziente sarà operato.

La stampa 3D può dunque migliorare la comunicazione tra assistenti e pazienti tramite una migliore spiegazione e comprensione di ciò che aspetta il paziente.

In Giappone alcuni ricercatori hanno eseguito una serie di esperimenti con la stampa 3D realizzando cerotti dalla forma divertente, come ad esempio quella degli animali, per alleviare l’ansia e la paura dei pazienti al momento dell’operazione chirurgica.

Un’altra innovazione è la stampa in 3D degli alimenti.

La società Bizoon, per esempio, stampa cibo dall’aspetto gourmet per le persone anziane che mangiano principalmente cibi purificati.

Questa tecnologia potrebbe essere usata anche negli ospedali.

5) Una migliore cura del paziente attraverso la diagnostica portatile

Nuove innovazioni in arrivo sul mercato come i dispositivi diagnostici palmari, portatili e facili da usare renderanno la cura dei pazienti ancora più rapida per gli infermieri.

Questi dispositivi permetteranno un monitoraggio facilitato dei segni vitali di un paziente, sostituendo le precedenti macchine ingombranti elettrocardiogrammi, ultrasuoni o test di laboratorio.

I ricercatori impegnati nello studio di questi dispositivi portatili, come l’ultrasonografia, hanno scoperto che essi permettono la riduzione di eventi come il cateterismo urinario e minimizzare l’esposizione del paziente alle radiazioni.

In definitiva, la diagnostica portatile permetterà un utilizzo più efficiente del tempo e un’accelerazione del processo diagnostico.

Dispositivi come Philips Lumify, SonoSite o Clarius rappresentano versioni palmari della tecnologia a ultrasuoni portatile.

Questi prodotti permetteranno agli infermieri di muoversi intorno ai pazienti in modo più veloce.

L’ultima novità sul mercato è il Butterfly IQ, un dispositivo di diagnostica per immagini per tutto il corpo!

6) La realtà virtuale per alleviare il dolore e istruire

Chirurgia, medicina riabilitativa, educazione medica, psicologia e psichiatria sono tutti ambiti medici che potrebbero beneficiare della realtà virtuale (RV).

Questo vale anche per l’infermieristica, che potrebbe raccogliere i frutti della RV utilizzando le simulazioni virtuali come supporto nella preparazione e formazione per gestire situazioni di emergenza come un attacco di cuore.

La RV potrebbe anche essere utilizzata per istruire gli infermieri su svariate procedure come l’inserimento delle flebo, la cura delle ferite, l’inserimento del tubo nasogastrico e la rianimazione cardiopolmonare, per citarne alcune.

La formazione passa attraverso l’utilizzo di una piattaforma che permette agli infermieri di fare pratica, in modo interattivo, con i pazienti in simulazioni simili a quelle ospedaliere, esercitandosi a prendere decisioni vitali in tempo reale.

La RV permetterà inoltre agli infermieri di aiutare ad alleviare il dolore cronico dei pazienti e, potenzialmente, a gestirlo senza usare farmaci.

7) Chatbots, piccoli robot, o pillole digitali per una migliore gestione dei farmaci da parte degli infermieri

Uno dei principali contributi al futuro dell’assistenza sanitaria è rappresentato di chatbots.

Questi bot online possono aiutare nella gestione dei pazienti e dei farmaci e fornire un supporto in casi di emergenza o di primo soccorso.

Possono inoltre fornire soluzioni per problemi medici più basilari.

l chatbot stanno rapidamente diventando i migliori alleati degli infermieri. Un esempio di chatbot in azione è Florence: un’infermiera elettronica vestita di blu, il cui compito è ricordare ai pazienti più anziani di prendere le loro medicine.

8) Gli allarmi intelligenti del futuro

Le strutture cliniche e gli ospedali sono immersi nel suono familiare di allarmi e segnali acustici costanti.

Tali segnali spesso portano ad un controllo troppo frequente delle stanze dei pazienti da parte degli infermieri e molti dei segnali si rivelano spesso essere falsi o ridondanti.

Gli infermieri sono suscettibili alla “stanchezza da allarme” poiché i bip costanti allontanano gli infermieri dal loro ruolo primario di assistenza.

Una soluzione è rappresentata dall’adozione di allarmi intelligenti che forniscono un monitoraggio più efficace del paziente e permettono agli infermieri di controllare i segni vitali attraverso un unico sistema.

I tempi di lancio sul mercato sono incerti, ma in molti si augurano che gli infermieri stessi avranno voce in capitolo nello sviluppo di tale tecnologia per realizzare l’allarme intelligente perfetto.

Infermieri e robot insieme

La professione infermieristica richiede eccellenti capacità comunicative e sociali, un altissimo livello di empatia e una grande intelligenza emotiva.

Nessuna di queste caratteristiche può essere rimpiazzata dall’Intelligenza Artificiale (IA) o dai robot e non è dunque realistico pensare ad un passaggio del testimone a breve.

Con l’aumento della domanda di infermieri, tuttavia, svariate mansione potranno essere svolte dalle nuove tecnologie come la stampa 3D, la telemedicina, i chatbot e la RV.

Diffusa è la preoccupazione che l’IA, la robotica e l’automazione possa prendere il sopravvento sugli operatori sanitari.

Tuttavia, ci sono forti statistiche a sostegno del fatto che l’infermieristica è un ambito in costante crescita, anche a causa dell’invecchiamento globale della popolazione.

Per approfondire:

Infermieri nel Pnrr (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza): Fnopi chiede “massima attenzione”

La somministrazione infermieristica del placebo, profili etici: una tesi di laurea da leggere

Fonte dell’articolo:

Humanitas University

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