Giornata Mondiale contro l'AIDS, in Emilia-Romagna sierologico gratis a chi fa il test per l’Hiv

Test sierologico gratis a chi fa il testa per l’HIV: è l’iniziativa messa in campo dalla Regione in occasione della Giornata mondiale contro l’Aids, che ha luogo l’1 dicembre

In Emilia-Romagna chi effettua il test Hiv puo’ fare, gratuitamente e nella stessa occasione, anche il test sierologico per il covid-19.

È l’iniziativa messa in campo dalla Regione in occasione della Giornata mondiale contro l’Aids in programma martedì 1 dicembre.

I nuovi casi nel 2019 sono stati 209, rispetto ai 220 dell’anno precedente.

Ma resta ancora alto il numero di chi arriva a una diagnosi tardiva: e’ successo nel 58% dei casi e il 43% delle persone aveva gia’ sviluppato l’infezione al momento della diagnosi.

Il problema, spiega la Regione, e’ dovuto soprattutto a una “errata bassa percezione del rischio in alcune fasce della popolazione”, soprattutto tra gli eterosessuali.

Questo si traduce in un lieve aumento di emiliano-romagnoli che hanno sviluppato l’Aids: 59 nel 2019 contro i 53 dell’anno precedente.

LA NECESSITA’ DEL TEST PER L’HIV: I DATI DEGLI ULTIMI 10 ANNI

In Emilia-Romagna in 10 anni (dal 2010 al 2019) le nuove diagnosi tra i cittadini residenti sono quasi dimezzate, passando da 388 a 209 (-46%), con un calo piu’ deciso negli ultimi anni.

Le diagnosi del 2019 riguardano 165 uomini e 44 donne, con un’incidenza di 4,7 persone sieropositive ogni 100.000 abitanti.

Guardando gli ultimi 10 anni nel loro complesso, il 74% delle persone sieropositive è di sesso maschile, il 31% ha dai 30 ai 39 anni, il 68% e’ italiano.

La classe di età più colpita è quella tra i 20 e i 49 anni (78%), i casi di Hiv sono invece modesti tra i piu’ giovani e negli over50.

L’incidenza tra i maschi e’ 11,4 casi ogni 100.000 abitanti, tra le femmine e’ 3,8.

Le persone straniere sieropositive sono poco meno di un terzo del totale (32%), piu’ giovani rispetto agli italiani e per lo piu’ di sesso femminile.

La modalita’ di trasmissione principale (88% nel 2019) rimane quella sessuale. Il 47% di tutti i casi e’ dovuto a trasmissione eterosessuale ed e’ proprio tra gli etero che la percezione del rischio e’ piu’ bassa: solo il 14% dei sieropositivi, infatti, l’ha dichiarata come motivazione del test di diagnosi.

A livello provinciale, le nuove diagnosi di Hiv nel 2019 sono state: 47 a Bologna, con un’incidenza di 4,6 casi ogni 100.000 abitanti); 30 a Modena (incidenza 4,2); 24 a Ravenna (incidenza 6,1); 22 a Parma (incidenza 4,9) e Rimini (incidenza 6,5); 21 a Forli’-Cesena (incidenza 5,3); 20 a Reggio Emilia (incidenza 3,8); 13 a Piacenza (incidenza 4,5); 10 a Ferrara (incidenza 2,9).

Per approfondire:

1° dicembre, Giornata Mondiale contro l’AIDS: i dati dell’ISS per l’Italia

Hiv, in Italia calano i casi ma aumenta l’incidenza tra i 25 e i 29 anni

Fonte dell’articolo:

Agenzia Dire

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