Massa, gli infermieri sollevano i problemi del nuovo ospedale: "spazi insufficienti, comunicazioni difficoltose"

MASSA – Il nuovo ospedale della riviera toscana, fiore all’occhiello strutturale e logistico della sanità in Regione, ha ancora parecchi punti sotto cui migliorare. A dirlo sono gli infermieri in una nota del Collegio IPASVI di Massa, sotto la guida della dottoressa Brunella Venturini, presidente del Consiglio direttivo.

“Nel corso del mese di novembre il Collegio Ipasvi (l’ordine degli infermieri) ha segnalato ai vertici aziendali e regionali le problematiche emerse nell’area intensiva. Oggi – continua la nota – il consiglio direttivo non può che confermare le previsioni e, purtroppo, estenderle a tutti gli ambiti e livelli di intensità. L’attivazione di questa nuova realtà ha richiesto grandi sforzi da parte del personale infermieristico che, nonostante le avversità, è riuscito a evitare, per quanto possibile, disagi all’utenza, saltando ripetutamente riposi e festività. Le criticità hanno coinvolto i vari setting assistenziali. Gli spazi di degenza e di stoccaggio dei materiali risultano insufficienti, le comunicazioni interne difficoltose, i parcheggi limitati e le inefficienze di processo si verificano quotidianamente. La nuova struttura risulta essere deficitaria anche dal punto di vista delle procedure aziendali, le quali dovrebbero mirare ad efficienti e efficaci interventi condivisi tra tutti gli operatori, soprattutto nel campo dell’emergenza-urgenza. Sottolineamo inoltre l’assenza di una sovrastruttura apicale che abbia il potere di organizzare e governare questo difficile cambiamento per la nostra professione. Questo a seguito della soppressione del dipartimento infermieristico e delle unità operative semplici di assistenza Infermieristica. Auspichiamo – conclude la nota – in una rapida svolta che, seppur tardiva, possa evitare ulteriori difficoltà. Gli infermieri sono pronti, come sempre, a dare il loro contributo affinché si possano trovare soluzioni condivise per migliorare efficacia ed appropriatezza nei percorsi clinico-assistenziali a tutela della professionalità degli operatori e della sicurezza dei pazienti con la creazione di task force in cui gli infermieri possano essere interlocutori privilegiati”.

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